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Ciclocross, Europei: 4 medaglie dell'Italia, 2 sono d'oro
03.11.2024 20:50 di Napoli Magazine

L'Italia lascia il segno agli Europei di ciclocross a Pontevedra, con un bottino di quattro medaglie: 2 ori, un argento e un bronzo. Risultati che portano il gruppo azzurro in vetta al medagliere della rassegna continentale, lasciandosi alle spalle Belgio, Olanda e Francia, e confermano l'Italia come come potenza indiscussa a livello giovanile nel panorama internazionale del ciclocross. Lo aveva già in parte dimostrato lo scorso anno con il titolo mondiale e la leadership in Coppa del Mondo conquistati da Stefano Viezzi. Il secondo titolo europeo di questi Europei per l'Italia del ciclocross, dopo quello conquistato ieri nel Team Relay, arriva grazie a Mattia Agostinacchio, che trionfa in solitaria nella categoria juniores. Il 17enne valdostano dimostra grande talento e determinazione, mettendo in riga tutti gli avversari già da metà gara. Agostinacchio ha dato il via alla sua azione decisiva nel penultimo giro, staccando tutta la concorrenza e controllando poi il vantaggio negli ultimi km. Alle spalle dell'azzurro l'austriaco Valentin Hofer (+8'') e il belga Mats Vanden Eynde (+10''). Buon sesto posto per l'altro azzurro in gara, Ettore Fabbro. Giornata speciale per la famiglia Agostinacchio, che dopo aver visto Mattia salire sul gradino più alto del podio, ha potuto festeggiare anche l'argento del fratello Filippo nella categoria Under 23 (entrambi erano in gara nel Team Relay). Il 21enne di Aosta chiude in seconda posizione dopo aver condotto una gara in perfetta sintonia con il ritmo dei belgi e degli olandesi, capitanati da Michels e Haverdings. La sfortuna colpisce Haverdings, che si ferma a causa di un salto di catena proprio mentre si avvicina all'arrivo. Nello sprint finale, il belga Jente Michels taglia il traguardo per primo, riconfermandosi campione dopo il successo dell'anno scorso a Pontchâteau. Filippo Agostinacchio conquista il secondo posto con appena 3'' di ritardo. La quarta medaglia sui tracciati spagnoli arriva grazie a Giorgia Pellizotti, che conquista un meritato terzo posto nella gara juniores femminile. La giovane figlia d'arte, classe 2008 e al primo anno nella categoria, si gioca il successo fino all'ultimo rettilineo, ma è battuta allo sprint dalla svizzera Anja Grossmann e dalla ceca Barbora Bukovska. A completare l'ottima prova delle azzurre, il quinto posto di Elisa Ferri a 18 secondi dalla vincitrice. Non può che ritenersi soddisfatto il ct azzurro Daniele Pontoni, che rientra da Pontevedra con la consapevolezza di star raccogliendo tutto il buono seminato in questi ultimi anni: "Ritorniamo a casa con 2 ori, 1 argento e 1 bronzo, oltre a numerosi piazzamenti nella top 10 - le parole del ct -. Sono contento perché ho visto tutti dare il 100%: era un appuntamento non facile ma la squadra ha risposto alla grande. Un grazie speciale va a chi lavora instancabilmente al nostro fianco, e alla dirigenza federale che non smette mai di offrire sostegno a tutta la squadra". Secondo il presidente della Fci Cordiano Dagnoni "questi risultati confermano ancora una volta il grande lavoro, soprattutto con i più giovani e nel ciclismo di base, che abbiamo fatto in questi anni. I nostri juniores, in particolare, nel 2024 hanno dato dimostrazione di grande valore, permettendoci di guardare con ottimismo alle sfide future".

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Ciclocross, Europei: 4 medaglie dell'Italia, 2 sono d'oro

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03/11/2024 - 20:50

L'Italia lascia il segno agli Europei di ciclocross a Pontevedra, con un bottino di quattro medaglie: 2 ori, un argento e un bronzo. Risultati che portano il gruppo azzurro in vetta al medagliere della rassegna continentale, lasciandosi alle spalle Belgio, Olanda e Francia, e confermano l'Italia come come potenza indiscussa a livello giovanile nel panorama internazionale del ciclocross. Lo aveva già in parte dimostrato lo scorso anno con il titolo mondiale e la leadership in Coppa del Mondo conquistati da Stefano Viezzi. Il secondo titolo europeo di questi Europei per l'Italia del ciclocross, dopo quello conquistato ieri nel Team Relay, arriva grazie a Mattia Agostinacchio, che trionfa in solitaria nella categoria juniores. Il 17enne valdostano dimostra grande talento e determinazione, mettendo in riga tutti gli avversari già da metà gara. Agostinacchio ha dato il via alla sua azione decisiva nel penultimo giro, staccando tutta la concorrenza e controllando poi il vantaggio negli ultimi km. Alle spalle dell'azzurro l'austriaco Valentin Hofer (+8'') e il belga Mats Vanden Eynde (+10''). Buon sesto posto per l'altro azzurro in gara, Ettore Fabbro. Giornata speciale per la famiglia Agostinacchio, che dopo aver visto Mattia salire sul gradino più alto del podio, ha potuto festeggiare anche l'argento del fratello Filippo nella categoria Under 23 (entrambi erano in gara nel Team Relay). Il 21enne di Aosta chiude in seconda posizione dopo aver condotto una gara in perfetta sintonia con il ritmo dei belgi e degli olandesi, capitanati da Michels e Haverdings. La sfortuna colpisce Haverdings, che si ferma a causa di un salto di catena proprio mentre si avvicina all'arrivo. Nello sprint finale, il belga Jente Michels taglia il traguardo per primo, riconfermandosi campione dopo il successo dell'anno scorso a Pontchâteau. Filippo Agostinacchio conquista il secondo posto con appena 3'' di ritardo. La quarta medaglia sui tracciati spagnoli arriva grazie a Giorgia Pellizotti, che conquista un meritato terzo posto nella gara juniores femminile. La giovane figlia d'arte, classe 2008 e al primo anno nella categoria, si gioca il successo fino all'ultimo rettilineo, ma è battuta allo sprint dalla svizzera Anja Grossmann e dalla ceca Barbora Bukovska. A completare l'ottima prova delle azzurre, il quinto posto di Elisa Ferri a 18 secondi dalla vincitrice. Non può che ritenersi soddisfatto il ct azzurro Daniele Pontoni, che rientra da Pontevedra con la consapevolezza di star raccogliendo tutto il buono seminato in questi ultimi anni: "Ritorniamo a casa con 2 ori, 1 argento e 1 bronzo, oltre a numerosi piazzamenti nella top 10 - le parole del ct -. Sono contento perché ho visto tutti dare il 100%: era un appuntamento non facile ma la squadra ha risposto alla grande. Un grazie speciale va a chi lavora instancabilmente al nostro fianco, e alla dirigenza federale che non smette mai di offrire sostegno a tutta la squadra". Secondo il presidente della Fci Cordiano Dagnoni "questi risultati confermano ancora una volta il grande lavoro, soprattutto con i più giovani e nel ciclismo di base, che abbiamo fatto in questi anni. I nostri juniores, in particolare, nel 2024 hanno dato dimostrazione di grande valore, permettendoci di guardare con ottimismo alle sfide future".