Il giorno dopo il pre conclave tra i presidenti di federazione in vista delle elezioni a numero uno del Coni in programma il 26 giugno, Luciano Buonfiglio (al momento nel novero dei candidati con Luca Pancalli ed Ettore Thermes) si sente più forte. E al telefono con l'ANSA tiene a motivare le sue sensazioni. "Da atleta mi sono sempre concentrato sull'obiettivo da raggiungere, dando tutto me stesso per raggiungerlo. Il confronto di ieri, dal quale è emersa la volontà del mondo sportivo di avere un presidente che sia espressione delle federazioni, seppur con idee e sfaccettature diverse, certamente fortifica l'intenzione che ho manifestato mesi fa - le parole dell'attuale n.1 della federcanoa -. Non si tratta di una sfida, che può essere a due o a più punte, ma di trovare un percorso condiviso per continuare a far evolvere lo sport italiano, ascoltando tutti e condividendo il programma". Gianni Petrucci parla di discontinuità e pacificazione, può rappresentarle lei? "Sicuramente sì - ribatte Buonfiglio -, il mio programma si basa su un concetto di evoluzione perché i tempi sono cambiati e bisogna prenderne atto. E' quindi necessario, con una squadra forte, coesa e competente, confrontarsi in maniera diretta con i Ministeri competenti e con l'operatività di Sport e Salute, con rispetto e dignità reciproca". Cosa risponde ai molti che la definiscono 'uomo di Malagò'? "Io cerco di prendere sempre il meglio dalle persone con cui lavoro e Malagò di cose buone ne ha fatte tante - conclude Buonfiglio -. Che sia chiaro, chi ambisce alla presidenza del CONI non può non considerare di ascoltare coloro che hanno ricoperto questa carica o i membri CIO. Sono aperto al confronto con tutti i rappresentanti degli Organismi Sportivi, che devono essere sempre al centro delle nostre attività, perché conosco perfettamente le dinamiche che animano il nostro mondo".
di Napoli Magazine
29/04/2025 - 15:14
Il giorno dopo il pre conclave tra i presidenti di federazione in vista delle elezioni a numero uno del Coni in programma il 26 giugno, Luciano Buonfiglio (al momento nel novero dei candidati con Luca Pancalli ed Ettore Thermes) si sente più forte. E al telefono con l'ANSA tiene a motivare le sue sensazioni. "Da atleta mi sono sempre concentrato sull'obiettivo da raggiungere, dando tutto me stesso per raggiungerlo. Il confronto di ieri, dal quale è emersa la volontà del mondo sportivo di avere un presidente che sia espressione delle federazioni, seppur con idee e sfaccettature diverse, certamente fortifica l'intenzione che ho manifestato mesi fa - le parole dell'attuale n.1 della federcanoa -. Non si tratta di una sfida, che può essere a due o a più punte, ma di trovare un percorso condiviso per continuare a far evolvere lo sport italiano, ascoltando tutti e condividendo il programma". Gianni Petrucci parla di discontinuità e pacificazione, può rappresentarle lei? "Sicuramente sì - ribatte Buonfiglio -, il mio programma si basa su un concetto di evoluzione perché i tempi sono cambiati e bisogna prenderne atto. E' quindi necessario, con una squadra forte, coesa e competente, confrontarsi in maniera diretta con i Ministeri competenti e con l'operatività di Sport e Salute, con rispetto e dignità reciproca". Cosa risponde ai molti che la definiscono 'uomo di Malagò'? "Io cerco di prendere sempre il meglio dalle persone con cui lavoro e Malagò di cose buone ne ha fatte tante - conclude Buonfiglio -. Che sia chiaro, chi ambisce alla presidenza del CONI non può non considerare di ascoltare coloro che hanno ricoperto questa carica o i membri CIO. Sono aperto al confronto con tutti i rappresentanti degli Organismi Sportivi, che devono essere sempre al centro delle nostre attività, perché conosco perfettamente le dinamiche che animano il nostro mondo".