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CONI - Sport, Malagò: senza l'uso delle palestre c'è il rischio di perdere una generazione
02.07.2020 14:20 di Napoli Magazine

Il rischio che le palestre scolastiche non possano essere utilizzate dalle società sportive per le loro attività è "una cosa assurda. Volley, basket e pallamano sono notevolmente colpite da questa situazione. I 4/5 delle Asd non hanno palazzetto, una palestra in concessione, ma svolgono attività in strutture scolastici fuori dalle ore didattiche. Si sta creando oltre il danno anche la beffa". Lo dice il presidente del Coni Giovanni Malagò al termine della Giunta. "Questi temi li ho tutti denunciati con molta fermezza - ha aggiunto il capo dello sport italiano - Ci siamo sempre occupati della scuola pur non avendo deleghe o norme statutarie. Sono molto dispiaciuto che in tutto questo periodo ci si sia occupati di fare tante altre cose ma nessuno si è occupato di sistemare un problema atavico, il rapporto tra sport e scuola è la madre di tutte le battaglie. C'era la priorità di farlo, invece di andarsi a occupare di cose che prima funzionavano e ora sono in un limbo prima dei decreti. Un problema spaventoso. C'è rischio di perdere un pezzo di generazione, adesso c'è anche l'alibi e diventa tutto più complicato".

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CONI - Sport, Malagò: senza l'uso delle palestre c'è il rischio di perdere una generazione

di Napoli Magazine

02/07/2024 - 14:20

Il rischio che le palestre scolastiche non possano essere utilizzate dalle società sportive per le loro attività è "una cosa assurda. Volley, basket e pallamano sono notevolmente colpite da questa situazione. I 4/5 delle Asd non hanno palazzetto, una palestra in concessione, ma svolgono attività in strutture scolastici fuori dalle ore didattiche. Si sta creando oltre il danno anche la beffa". Lo dice il presidente del Coni Giovanni Malagò al termine della Giunta. "Questi temi li ho tutti denunciati con molta fermezza - ha aggiunto il capo dello sport italiano - Ci siamo sempre occupati della scuola pur non avendo deleghe o norme statutarie. Sono molto dispiaciuto che in tutto questo periodo ci si sia occupati di fare tante altre cose ma nessuno si è occupato di sistemare un problema atavico, il rapporto tra sport e scuola è la madre di tutte le battaglie. C'era la priorità di farlo, invece di andarsi a occupare di cose che prima funzionavano e ora sono in un limbo prima dei decreti. Un problema spaventoso. C'è rischio di perdere un pezzo di generazione, adesso c'è anche l'alibi e diventa tutto più complicato".