A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Luciano Nobili, onorevole di Italia Viva: "Milan-Roma, partita rovinata dai due episodi. Forse, è un campionato più aperto con 6-7 squadre che possono competere per lo scudetto. Lo sport? In Consiglio dei Ministri abbiamo detto con forza che non eravamo d'accordo con il Dpcm, chiederemo che venga modificato. La priorità del paese è contenere il contagio, il Governo deve parlare con franchezza e dire che qualche errore è stato fatto. Ora, bisogna sostenere economicamente le attività chiuse. Non si possono penalizzare quelli che hanno rispettato le regole, come palestre e piscine o anche come cinema e teatri. Vale anche per i ristoranti. Le scelte devono essere fatte sui dati: ha inciso la scuola? I ristoranti? Le piscine? Se si chiude un comparto, si deve avere il dato certo ed è quello che vogliamo vedere. Questo è un paese che avrebbe diritto di fare sport o di qualche momento di svago: chiediamo razionalità e scelte sensate: pericoloso tenere nei week-end tenere i centri commerciali aperti e sul trasporto pubblico locale. Nel primo lockdown gli interventi economici non sono stati erogati nella maniera adeguata: ci sono persone che aspettano da mesi la cassa integrazione. Salvataggio calcio e sport giovanile? Lo sport pare equivalga sempre al tempo libero ed abbiamo assistito ad un eccesso di populismo. Non è così: lo sport è un ecosistema, soffre lo sport di alto e basso livello. Bisogna destinare risorse del recovery fund allo sport, anche nelle strutture".
di Napoli Magazine
27/10/2024 - 17:04
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Luciano Nobili, onorevole di Italia Viva: "Milan-Roma, partita rovinata dai due episodi. Forse, è un campionato più aperto con 6-7 squadre che possono competere per lo scudetto. Lo sport? In Consiglio dei Ministri abbiamo detto con forza che non eravamo d'accordo con il Dpcm, chiederemo che venga modificato. La priorità del paese è contenere il contagio, il Governo deve parlare con franchezza e dire che qualche errore è stato fatto. Ora, bisogna sostenere economicamente le attività chiuse. Non si possono penalizzare quelli che hanno rispettato le regole, come palestre e piscine o anche come cinema e teatri. Vale anche per i ristoranti. Le scelte devono essere fatte sui dati: ha inciso la scuola? I ristoranti? Le piscine? Se si chiude un comparto, si deve avere il dato certo ed è quello che vogliamo vedere. Questo è un paese che avrebbe diritto di fare sport o di qualche momento di svago: chiediamo razionalità e scelte sensate: pericoloso tenere nei week-end tenere i centri commerciali aperti e sul trasporto pubblico locale. Nel primo lockdown gli interventi economici non sono stati erogati nella maniera adeguata: ci sono persone che aspettano da mesi la cassa integrazione. Salvataggio calcio e sport giovanile? Lo sport pare equivalga sempre al tempo libero ed abbiamo assistito ad un eccesso di populismo. Non è così: lo sport è un ecosistema, soffre lo sport di alto e basso livello. Bisogna destinare risorse del recovery fund allo sport, anche nelle strutture".