Domenica 13 luglio il Centro Sportivo Italiano ha laureato otto squadre campioni nella categoria Open e una nella categoria Top Junior. Centinaia le gare disputate contemporaneamente in quattro diverse zone d’Italia. Ovunque è stata una festa dello sport ed un’esplosione di gioia incontenibile per chi ha saputo conquistare il tricolore associativo. Il Veneto chiude la stagione con tre successi, due per Treviso nel volley ed uno per Verona nel calcio ad 11. La Lombardia torna a casa con Bergamo campione nel calcio a 5 femminile e Milano nella pallavolo Top Junior. Calabria “reggina” del basket. Cuneo porta un titolo in Piemonte, Fano alle Marche, Teramo all’Abruzzo. Ventisei partite, venti direttori di gara, dieci campi di gioco nelle zone dell'Unione Terre di Castelli, ossia nei Comuni di Castelvetro, Vignola, Spilamberto, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro. In campo le migliori sette squadre ciessine di calcio a 7 e di calcio a 11, oltre al tipico sapore di aceto e di Lambrusco che caratterizza le Terre modenesi dei Castelli. Sono questi in sintesi i numeri dello scudetto del finale di campionato calcistico nazionale del CSI, promosso nel modenese con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno di APT Servizi Emilia-Romagna e SportValley. In campo lungo, a 11, nel sintetico di Castelvetro la vittoria è andata ai veronesi del Cerea Sud. Passano 4-2 ai rigori dopo lo 0-0 nei regolamentari contro il collaudatissimo Atletico Moncalieri, a punteggio pieno dopo le qualificazioni nei gironi ed aver superato la semifinale dal dischetto. Nel calcio a 7, sempre sul sintetico, a Spilamberto esplode la gioia dei campioni regionali d’Abruzzo, i Giuliesi per Sempre, 4-3 di misura il successo sui lariani del Fitore. I giallorossi di Giulianova, custodi della memoria storica del calcio giuliese, a giorni saranno ricevuti dal sindaco Jwan Costantini. Rimanendo ai gol scudetto, il calcio a 5 ha concluso i suoi Campionati nazionali, maschili e femminili, in terra marchigiana. A Fano, presso l’Alma Park, le donne hanno premiato le orobiche dell’Albano Calcio, in finale successo per 6-2 sulle capitoline del Circolo Montecitorio Calcio, dopo che nel girone di qualificazione nella gara d’esordio del torneo tricolore era terminato 3-3 il confronto diretto, vinto poi ai rigori dalle romane. In campo maschile, tra le 14 finaliste, a cucirsi lo scudetto sul petto è stato il quintetto di casa, i fortissimi fanesi del Bruscia Impianti & Polver, una schiacciasassi la squadra marchigiana, almeno sei gol realizzati nelle cinque gare disputate, avendone subiti solo 8 in tutto, due nella finale vinta per 6-2 sul Venezia Calcio sul campo del Tre Ponti. Ad alzare la coppa al cielo innanzi al pubblico amico il capitano dei fanesi Maicol Boni. Di reti in reti, quelle separatorie dei campi gara della pallavolo hanno visto impegnate 29 squadre finaliste in campo a Perugia e nei Palazzetti dei Comuni limitrofi al capoluogo umbro. Si confermano le campionesse in carica, le trevigiane del Volley Piave nell’Open femminile, sudatissimo al tie break il titolo contro le etnee del Liotri Volley, avanti un set a zero e ad un passo dal tricolore nel secondo set, vinto poi 27-25 dalle venete, che hanno fatto festa grande nel terzo set, chiuso sul 15-8. Argento catanese, sempre con il sestetto del Liotri Volley, anche nell’Open maschile. Abdicano gli “elefanti” siciliani, in favore dei cuneesi del San Rocco Castagnaretta ’85, due soli set persi in Umbria, nel match d'esordio contro i cavesi del Pianesi e nel girone sempre contro gli etnei. Per i piemontesi la precisione e l’attenzione nei due tie break disputati hanno fatto la differenza, portandoli a scucire il triangolino sul petto del sestetto isolano. Un’altra detronizzazione è arrivata al PalaBarton Energy perugino, nella pallavolo Open ciessina mista. Il 2025 applaude ancora Treviso con l’immensa gioia della Polisportiva Fossaltina, incoronata campionessa, dopo la finale vinta contro campioni e campionesse in carica del Puma Volley Macerata, il sestetto marchigiano che dai gironi alla semifinale non aveva perso neanche un set. È infine Milano a prendersi il titolo Top Junior femminile grazie all’en plein di successi, sei vittorie in sei gare, del sestetto del Santa Rita Volley. Non un caso impossibile insomma per le giovani atlete che difendono i colori della Santa da Cascia. Dalle reti alle retine dei canestri, le fasi finali del campionato nazionale CSI si sono disputare nel Bolognese, in terra di Basket City. Otto squadre sono scese in campo in un clima di grande amicizia e sportività al Pala Enzo Biagi di Lizzano in Belvedere ed al Pala Itis di Porretta Terme. Apprezzatissima la visita al Santuario della Madonna del Ponte, ossia la patrona della pallacanestro, ed alla Casa della Pallacanestro. Sul parquet, poi partite di ottimo livello, tutte assai equilibrate, con super difese e finali al cardiopalma. Incoronato campione nazionale il quintetto reggino della Reghion Basket Popolare Reggio Calabria, squadra formata da cestisti accompagnati dagli storici tifosi neroarancio, i Total Kaos, sposando il progetto “Popolare”. In finale domenica mattina la Popolare si è ritrovata di fronte i lariani de Il Gigante Inverigo, squadra battuta poche ore prima di un solo punto, 47-46 (proprio come contro i campioni nazionali uscenti, la forte Furiosi di Verona). Situazione analoga nella gara-scudetto. A 3'' dal termine il punteggio dice 46 pari. Con la rimessa reggina, che cerca e trova sotto canestro Kevin Pandolfi che realizza il +2 dell’apoteosi. Sirena e festa grande per la Popolare di coach Saccà, che riporta dopo 11 anni il titolo neroarancio sullo Stretto.
di Napoli Magazine
14/07/2025 - 16:11
Domenica 13 luglio il Centro Sportivo Italiano ha laureato otto squadre campioni nella categoria Open e una nella categoria Top Junior. Centinaia le gare disputate contemporaneamente in quattro diverse zone d’Italia. Ovunque è stata una festa dello sport ed un’esplosione di gioia incontenibile per chi ha saputo conquistare il tricolore associativo. Il Veneto chiude la stagione con tre successi, due per Treviso nel volley ed uno per Verona nel calcio ad 11. La Lombardia torna a casa con Bergamo campione nel calcio a 5 femminile e Milano nella pallavolo Top Junior. Calabria “reggina” del basket. Cuneo porta un titolo in Piemonte, Fano alle Marche, Teramo all’Abruzzo. Ventisei partite, venti direttori di gara, dieci campi di gioco nelle zone dell'Unione Terre di Castelli, ossia nei Comuni di Castelvetro, Vignola, Spilamberto, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro. In campo le migliori sette squadre ciessine di calcio a 7 e di calcio a 11, oltre al tipico sapore di aceto e di Lambrusco che caratterizza le Terre modenesi dei Castelli. Sono questi in sintesi i numeri dello scudetto del finale di campionato calcistico nazionale del CSI, promosso nel modenese con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno di APT Servizi Emilia-Romagna e SportValley. In campo lungo, a 11, nel sintetico di Castelvetro la vittoria è andata ai veronesi del Cerea Sud. Passano 4-2 ai rigori dopo lo 0-0 nei regolamentari contro il collaudatissimo Atletico Moncalieri, a punteggio pieno dopo le qualificazioni nei gironi ed aver superato la semifinale dal dischetto. Nel calcio a 7, sempre sul sintetico, a Spilamberto esplode la gioia dei campioni regionali d’Abruzzo, i Giuliesi per Sempre, 4-3 di misura il successo sui lariani del Fitore. I giallorossi di Giulianova, custodi della memoria storica del calcio giuliese, a giorni saranno ricevuti dal sindaco Jwan Costantini. Rimanendo ai gol scudetto, il calcio a 5 ha concluso i suoi Campionati nazionali, maschili e femminili, in terra marchigiana. A Fano, presso l’Alma Park, le donne hanno premiato le orobiche dell’Albano Calcio, in finale successo per 6-2 sulle capitoline del Circolo Montecitorio Calcio, dopo che nel girone di qualificazione nella gara d’esordio del torneo tricolore era terminato 3-3 il confronto diretto, vinto poi ai rigori dalle romane. In campo maschile, tra le 14 finaliste, a cucirsi lo scudetto sul petto è stato il quintetto di casa, i fortissimi fanesi del Bruscia Impianti & Polver, una schiacciasassi la squadra marchigiana, almeno sei gol realizzati nelle cinque gare disputate, avendone subiti solo 8 in tutto, due nella finale vinta per 6-2 sul Venezia Calcio sul campo del Tre Ponti. Ad alzare la coppa al cielo innanzi al pubblico amico il capitano dei fanesi Maicol Boni. Di reti in reti, quelle separatorie dei campi gara della pallavolo hanno visto impegnate 29 squadre finaliste in campo a Perugia e nei Palazzetti dei Comuni limitrofi al capoluogo umbro. Si confermano le campionesse in carica, le trevigiane del Volley Piave nell’Open femminile, sudatissimo al tie break il titolo contro le etnee del Liotri Volley, avanti un set a zero e ad un passo dal tricolore nel secondo set, vinto poi 27-25 dalle venete, che hanno fatto festa grande nel terzo set, chiuso sul 15-8. Argento catanese, sempre con il sestetto del Liotri Volley, anche nell’Open maschile. Abdicano gli “elefanti” siciliani, in favore dei cuneesi del San Rocco Castagnaretta ’85, due soli set persi in Umbria, nel match d'esordio contro i cavesi del Pianesi e nel girone sempre contro gli etnei. Per i piemontesi la precisione e l’attenzione nei due tie break disputati hanno fatto la differenza, portandoli a scucire il triangolino sul petto del sestetto isolano. Un’altra detronizzazione è arrivata al PalaBarton Energy perugino, nella pallavolo Open ciessina mista. Il 2025 applaude ancora Treviso con l’immensa gioia della Polisportiva Fossaltina, incoronata campionessa, dopo la finale vinta contro campioni e campionesse in carica del Puma Volley Macerata, il sestetto marchigiano che dai gironi alla semifinale non aveva perso neanche un set. È infine Milano a prendersi il titolo Top Junior femminile grazie all’en plein di successi, sei vittorie in sei gare, del sestetto del Santa Rita Volley. Non un caso impossibile insomma per le giovani atlete che difendono i colori della Santa da Cascia. Dalle reti alle retine dei canestri, le fasi finali del campionato nazionale CSI si sono disputare nel Bolognese, in terra di Basket City. Otto squadre sono scese in campo in un clima di grande amicizia e sportività al Pala Enzo Biagi di Lizzano in Belvedere ed al Pala Itis di Porretta Terme. Apprezzatissima la visita al Santuario della Madonna del Ponte, ossia la patrona della pallacanestro, ed alla Casa della Pallacanestro. Sul parquet, poi partite di ottimo livello, tutte assai equilibrate, con super difese e finali al cardiopalma. Incoronato campione nazionale il quintetto reggino della Reghion Basket Popolare Reggio Calabria, squadra formata da cestisti accompagnati dagli storici tifosi neroarancio, i Total Kaos, sposando il progetto “Popolare”. In finale domenica mattina la Popolare si è ritrovata di fronte i lariani de Il Gigante Inverigo, squadra battuta poche ore prima di un solo punto, 47-46 (proprio come contro i campioni nazionali uscenti, la forte Furiosi di Verona). Situazione analoga nella gara-scudetto. A 3'' dal termine il punteggio dice 46 pari. Con la rimessa reggina, che cerca e trova sotto canestro Kevin Pandolfi che realizza il +2 dell’apoteosi. Sirena e festa grande per la Popolare di coach Saccà, che riporta dopo 11 anni il titolo neroarancio sullo Stretto.