È arrivato mentre in campo andavano in scena le semifinali e per un'ora è diventato l'altro protagonista di Milano Premier Padel P1. Zlatan Ibrahimovic è spuntato all'Allianz Cloud in un pomeriggio di grande padel, salutando giocatori e concedendosi per autografi e selfie, compreso quello con Alejandro Galan che aveva appena vinto la sua partita contro Navarro e Chingotto.
"Sono qui perché godo quando gioco a padel, è uno sport che mi piace tanto", dice Ibra dopo aver ricevuto l'applauso e i cori degli spettatori in tribuna. "Sono da tanto tempo un appassionato, per questo otto anni fa ho iniziato a giocare e ad aprire centri sportivi dedicati. Voglio dare a tutti l'opportunità di provare il padel e di goderne", prosegue.
Ibra spiega poi una delle ragioni per cui la magia del padel si diffonde rapidamente: "E' uno sport che cresce velocemente, è divertente, non c'è bisogno di essere professionisti e non c'è neanche bisogno di essere bravi. In questo il tennis è un po' troppo difficile: se non riesci a giocare non è facile apprezzarlo, mentre a padel ci si diverte anche se non si è bravi". Al pari di Zlatan, tanti altri calciatori si cimentano tutti i giorni con la "pala", spesso con ottimi risultati. È quindi vero che chi ha giocato a calcio ad alti livelli è più avvantaggiato a giocare a padel? Ibra scherza: "La palla sul vetro e riesco a giocarla, questo sì. Ma mi manca la tecnica, vado più di fisico; però ci sto lavorando". Poi, una passeggiata sul campo dell'Allianz Cloud con il presidente dell' International Padel Federation Luigi Carraro, le foto di rito con lo stesso Carraro e con il suo ex presidente al Psg e numero uno di Premier Padel Nasser Al Khelaifi, con il quale si è intrattenuto all'insegna del sorriso e di quattro chiacchiere. Infine, tutti insieme in tribuna autorità a guardare la super semifinale tra Coello-Tapia e Stupaczuk-Di Nenno.
di Napoli Magazine
09/12/2023 - 18:40
È arrivato mentre in campo andavano in scena le semifinali e per un'ora è diventato l'altro protagonista di Milano Premier Padel P1. Zlatan Ibrahimovic è spuntato all'Allianz Cloud in un pomeriggio di grande padel, salutando giocatori e concedendosi per autografi e selfie, compreso quello con Alejandro Galan che aveva appena vinto la sua partita contro Navarro e Chingotto.
"Sono qui perché godo quando gioco a padel, è uno sport che mi piace tanto", dice Ibra dopo aver ricevuto l'applauso e i cori degli spettatori in tribuna. "Sono da tanto tempo un appassionato, per questo otto anni fa ho iniziato a giocare e ad aprire centri sportivi dedicati. Voglio dare a tutti l'opportunità di provare il padel e di goderne", prosegue.
Ibra spiega poi una delle ragioni per cui la magia del padel si diffonde rapidamente: "E' uno sport che cresce velocemente, è divertente, non c'è bisogno di essere professionisti e non c'è neanche bisogno di essere bravi. In questo il tennis è un po' troppo difficile: se non riesci a giocare non è facile apprezzarlo, mentre a padel ci si diverte anche se non si è bravi". Al pari di Zlatan, tanti altri calciatori si cimentano tutti i giorni con la "pala", spesso con ottimi risultati. È quindi vero che chi ha giocato a calcio ad alti livelli è più avvantaggiato a giocare a padel? Ibra scherza: "La palla sul vetro e riesco a giocarla, questo sì. Ma mi manca la tecnica, vado più di fisico; però ci sto lavorando". Poi, una passeggiata sul campo dell'Allianz Cloud con il presidente dell' International Padel Federation Luigi Carraro, le foto di rito con lo stesso Carraro e con il suo ex presidente al Psg e numero uno di Premier Padel Nasser Al Khelaifi, con il quale si è intrattenuto all'insegna del sorriso e di quattro chiacchiere. Infine, tutti insieme in tribuna autorità a guardare la super semifinale tra Coello-Tapia e Stupaczuk-Di Nenno.