Marco Di Paola, numero 1 della FISE, si è rivolto al presidente del CONI in scadenza di mandato, durante la presentazione del 92° CSIO di Roma - Piazza di Siena - Master d'Inzeo: "Sento un po' di malinconia: abbiamo iniziato questa avventura di Piazza di Siena nel 2017, ero appena stato eletto presidente della Fise e avevo paura. Mi sono rivolto al presidente Malagò che con il suo atteggiamento paternalistico mi ha rassicurato, indicandomi la persona adatta per sostenermi. Abbiamo quindi iniziato con Diego Nepi Molineris questo percorso bellissimo che ha dato grandissimi risultati: ecco perché la malinconia per l'ultima edizione in cui sarai presidente del Coni e volevo ringraziarti non solo per quello che hai fatto per Piazza di Siena ma per tutto lo sport in generale. Organizziamo questo evento insieme al Comune di Roma e a Sport e Salute, alla Regione Lazio che ci accompagna e al ministero dello Sport sempre più attivo nell'organizzazione. Oggi essere qui all'interno di questo monumento ci dà ancora più senso di responsabilità per rispettare i protocolli anche per quel che riguarda l'ecosostenibilità. Infine, grazie ai nostri atleti che ci fanno gioire e a volte anche soffrire".
di Napoli Magazine
12/05/2025 - 14:17
Marco Di Paola, numero 1 della FISE, si è rivolto al presidente del CONI in scadenza di mandato, durante la presentazione del 92° CSIO di Roma - Piazza di Siena - Master d'Inzeo: "Sento un po' di malinconia: abbiamo iniziato questa avventura di Piazza di Siena nel 2017, ero appena stato eletto presidente della Fise e avevo paura. Mi sono rivolto al presidente Malagò che con il suo atteggiamento paternalistico mi ha rassicurato, indicandomi la persona adatta per sostenermi. Abbiamo quindi iniziato con Diego Nepi Molineris questo percorso bellissimo che ha dato grandissimi risultati: ecco perché la malinconia per l'ultima edizione in cui sarai presidente del Coni e volevo ringraziarti non solo per quello che hai fatto per Piazza di Siena ma per tutto lo sport in generale. Organizziamo questo evento insieme al Comune di Roma e a Sport e Salute, alla Regione Lazio che ci accompagna e al ministero dello Sport sempre più attivo nell'organizzazione. Oggi essere qui all'interno di questo monumento ci dà ancora più senso di responsabilità per rispettare i protocolli anche per quel che riguarda l'ecosostenibilità. Infine, grazie ai nostri atleti che ci fanno gioire e a volte anche soffrire".