Si è concluso nella serata di sabato 20 settembre a Padova, allo Stadio Plebiscito, con una bella vittoria il cammino europeo della Nazionale Italiana U19, capace di battere la Czechia per 13 a 6 dopo un match molto combattuto. Questo il recap dell’incontro.
Tanto sole e caldo a Padova, in quest’ultimo weekend d’estate, e l’atmosfera non potrebbe essere migliore, con i giovani atleti italiani e cechi visibilmente emozionati per quest’ultimo appuntamento che, per qualcuno di loro concluderà un ciclo.
I cechi vincono il sorteggio e scelgono di attaccare nel secondo tempo: Italia, dunque, in campo per il primo possesso offensivo del match. In cabina di regia Sergio Marzullo, giovane QB dei Guelfi Firenze, che parte bene con lanci precisi ed efficaci che portano l’Italia rapidamente oltre la metà campo. Gli Azzurri avanzano, con calma e meticolosità ma l’effort si infrange a poco meno di 30 yard dall’endzone, ottimamente fermati dalla difesa ceca.
I giovani cechi scelgono di partire affidandosi al running game, ma la difesa azzurra fa buona guardia e la prima azione offensiva della Czechia si chiude con un punt. L’Italia torna in attacco, la partita entra nel secondo quarto di gioco e per la prima volta gli Azzurri si affacciano nella red zone, senza però riuscire a sbloccare il risultato: il tentativo di field goal dalle 27 yard, infatti, non va a buon fine e la palla torna in mano ai cechi.
Solida la difesa italiana, che non concede alcuno spazio agli avversari, costretti subito al punt, che consente all’attacco azzurro di ripartire a ridosso della metà campo, ma senza riuscire ad avanzare l’ovale. Il botta e risposta difensivo continua fino a meno di un minuto dall’half time, quando la Czechia riesce a sbloccare il risultato con un bel field goal da 43 yard calciato da Krystof Dolezal: 0-3.
Il secondo tempo inizia con la Czechia in attacco, subito molto aggressiva ma ben arginata dalla difesa azzurra che, tuttavia, non riesce ad evitare un secondo field goal, anche questo da 42 yard, che porta il punteggio sullo 0-6. Un buon ritorno di kick off di Gioele Schiavoni fa ripartire l’Italia dalle proprie 30 yard. Con un buon mix di corse e lanci, aiutati anche da una penalità, gli Azzurri tornano a bussare alla red zone ed è Gregorio Giorgi a siglare il primo TD della partita, con una bellissima ricezione su lancio di Marzullo. Luca Ballarini trasforma su calcio e l’Italia passa in vantaggio: 7-6.
La difesa dell’Italia alza il muro e ferma la Czechia sulle proprie 30 yard per un sanguinoso turnover on downs. L’attacco azzurro, però, non riesce a capitalizzare e il drive termina con un punt.
La partita entra nell’ultima frazione di gioco e sono ancora le difese protagoniste, con la battaglia che si fa furiosa per guadagnare ogni centimetro. L’attacco azzurro si affida alle corse di Gabriele Borruso, Jacob Regio e Filippo Franco ma è con un gran lancio di Marzullo per Gioele Schiavoni che la nostra Nazionale arriva a ridosso dell’endzone, facendo esplodere di gioia il pubblico del Plebiscito. Su un quarto down e 1 yard da coprire sulle 7 yard, l’Italia tenta un trick play, ma il gioco non riesce e abbiamo un nuovo cambio di possesso, con la palla che torna nelle mani della Czechia. E’ un fumble ricoperto da Piero Bressan a riaccendere l’entusiasmo: l’attacco azzurro rientra in campo sulle 24 yard della Czechia e, con circa 5 minuti ancora da giocare, tenta un nuovo attacco all’endzone. Il raddoppio azzurro arriva con una bellissima azione che converte un quarto down in touchdown, grazie alla ricezione e successiva corsa di Franco. La trasformazione non va a buon fine: 13-6.
La difesa azzurra tiene e, di fatto, chiude la partita forzando un fumble e recuperando la palla sulla linea della 11 yard avversarie: il cronometro corre, il Referee dà l’avviso dei 2 minuti. Un fallo antisportivo commesso dalla difesa della Czechia consente all’Italia di chiudere il match, con la Winning Formation che regala all’Italia il sesto posto nel ranking europeo.
Missione compiuta, dunque, per gli Azzurrini di coach Giorgio Longhi che completano con il sorriso un biennio decisamente in crescita e che fa ben sperare per il futuro.