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FIDAL - Il presidente Mei: "Minà? Un lutto per tutta la cultura italiana"
29.03.2023 18:42 di Napoli Magazine

"Chi parla di lutto per il giornalismo descrive solo una parte della verità: è un lutto per tutta la cultura italiana". Lo afferma il presidente della Fidal, Stefano Mei, dopo essere passato in Campidoglio per un saluto a Gianni Minà, "l'amico di una vita". "Ho conosciuto Gianni nel 1986, all'apice della mia carriera - racconta Mei, che quell'anno colse l'oro europeo dei 10mila metri - e ho subito apprezzato l'uomo, oltre che lo straordinario professionista. Da allora mi è sempre stato vicino: ricordo tante serate insieme, tanti discorsi, i compleanni sulla terrazza della sua casa alla Camilluccia, momenti di festa a Forte dei Marmi". "Ho lavorato con lui a Tuttosport, e poi ha sostenuto, con appassionata partecipazione, il mio percorso nella dirigenza sportiva - prosegue Mei -. Minà sapeva cogliere il valore delle persone, e nel racconto sportivo, era capace di andare oltre la prestazione, la figura del campione, mettendo in luce lo spessore umano del protagonista".

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FIDAL - Il presidente Mei: "Minà? Un lutto per tutta la cultura italiana"

di Napoli Magazine

29/03/2024 - 18:42

"Chi parla di lutto per il giornalismo descrive solo una parte della verità: è un lutto per tutta la cultura italiana". Lo afferma il presidente della Fidal, Stefano Mei, dopo essere passato in Campidoglio per un saluto a Gianni Minà, "l'amico di una vita". "Ho conosciuto Gianni nel 1986, all'apice della mia carriera - racconta Mei, che quell'anno colse l'oro europeo dei 10mila metri - e ho subito apprezzato l'uomo, oltre che lo straordinario professionista. Da allora mi è sempre stato vicino: ricordo tante serate insieme, tanti discorsi, i compleanni sulla terrazza della sua casa alla Camilluccia, momenti di festa a Forte dei Marmi". "Ho lavorato con lui a Tuttosport, e poi ha sostenuto, con appassionata partecipazione, il mio percorso nella dirigenza sportiva - prosegue Mei -. Minà sapeva cogliere il valore delle persone, e nel racconto sportivo, era capace di andare oltre la prestazione, la figura del campione, mettendo in luce lo spessore umano del protagonista".