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Golf: PGA Tour, chiesti 1 milione di kit diagnostici
21.04.2020 04:00 di Napoli Magazine

Fino a un milione di kit diagnostici per la rilevazione del coronavirus. E' questa la richiesta del PGA Tour di golf per poter riprendere a giocare dal 11 giugno a Fort Worth, in Texas, col Charles Schwab Challenge. Misure di sicurezza massime e controlli diurni per giocatori, caddie e addetti ai lavori, per un totale di circa 800 persone coinvolte. E' questo il piano del massimo circuito americano del green tra procedure rigorose e quarantene di almeno 14 giorni per chi dovesse risultare positivo al Covid-19. Kit per monitoraggio anche direttamente a casa dei protagonisti della disciplina per scongiurare ogni pericolo. E poi comfort ridotti con spogliatoi e strutture adibite per la ristorazione, chiuse. Nei giorni scorsi il PGA Tour, anche attraverso il commissario Jay Monahan, ha chiesto a gran voce l'allargamento dei test, ancora troppo carenti pure negli States. E ora ecco il piano per ritornare a giocare, seppur a porte chiuse, almeno per i primi 4 eventi. Ma la situazione resta difficile anche e soprattutto per diversi big europei, residenti nel Vecchio Continente, che potrebbero avere difficoltà a lasciare i propri paesi per entrare negli Stati Uniti.

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di Napoli Magazine

21/04/2024 - 04:00

Fino a un milione di kit diagnostici per la rilevazione del coronavirus. E' questa la richiesta del PGA Tour di golf per poter riprendere a giocare dal 11 giugno a Fort Worth, in Texas, col Charles Schwab Challenge. Misure di sicurezza massime e controlli diurni per giocatori, caddie e addetti ai lavori, per un totale di circa 800 persone coinvolte. E' questo il piano del massimo circuito americano del green tra procedure rigorose e quarantene di almeno 14 giorni per chi dovesse risultare positivo al Covid-19. Kit per monitoraggio anche direttamente a casa dei protagonisti della disciplina per scongiurare ogni pericolo. E poi comfort ridotti con spogliatoi e strutture adibite per la ristorazione, chiuse. Nei giorni scorsi il PGA Tour, anche attraverso il commissario Jay Monahan, ha chiesto a gran voce l'allargamento dei test, ancora troppo carenti pure negli States. E ora ecco il piano per ritornare a giocare, seppur a porte chiuse, almeno per i primi 4 eventi. Ma la situazione resta difficile anche e soprattutto per diversi big europei, residenti nel Vecchio Continente, che potrebbero avere difficoltà a lasciare i propri paesi per entrare negli Stati Uniti.