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IL PARERE - Corruzione nello sport, il procuratore antimafia Cafiero De Raho: "Piccole società sportive a rischio infiltrazioni, vietare scommesse su campionati minori"
17.02.2020 17:20 di Napoli Magazine

Grande attenzione, secondo il procuratore antimafia Cafiero De Raho, va rivolta alle scelta delle competizioni da sottoporre a scommesse: «Tutte le competizioni su cui si scommette sono a rischio, e quelle minori non fanno certo eccezione, anzi sono quelle in cui la corruzione si sviluppa più facilmente. - ha spiegato il procuratore, riferisce Agipronews, nel corso del suo intervento al World congress on Global Leadership & Anticorruption in Sport - Nelle serie minori, abbiamo riscontrato l’acquisto di club da parte delle mafie, perché attraverso queste società il mafioso riesce ad avere consenso sociale e quella base che gli consente di accrescere le proprie relazioni». Quanto alle strategie di contrasto, il procuratore cita «il ruolo di controllo e garanzia svolto non solo dagli arbitri, ma anche dagli organismi di vigilanza. È necessaria poi la collaborazione continua tra autorità giudiziarie e gli organismi che tutelano la correttezza nella sport. Inoltre, le società sportive devono avere una struttura che non sia più basata su modelli amatoriali, poco idonei a contrastare le infiltrazioni. Va scardinato poi il sistema delle scommesse illegali su siti non autorizzati, vanno vietate le giocate sui campionati minori, più vulnerabili. Infine, bisogna mettere a punto una disciplina che tuteli chi denuncia, come accade per i collaboratori di giustizia».MF/Agipro

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IL PARERE - Corruzione nello sport, il procuratore antimafia Cafiero De Raho: "Piccole società sportive a rischio infiltrazioni, vietare scommesse su campionati minori"

di Napoli Magazine

17/02/2024 - 17:20

Grande attenzione, secondo il procuratore antimafia Cafiero De Raho, va rivolta alle scelta delle competizioni da sottoporre a scommesse: «Tutte le competizioni su cui si scommette sono a rischio, e quelle minori non fanno certo eccezione, anzi sono quelle in cui la corruzione si sviluppa più facilmente. - ha spiegato il procuratore, riferisce Agipronews, nel corso del suo intervento al World congress on Global Leadership & Anticorruption in Sport - Nelle serie minori, abbiamo riscontrato l’acquisto di club da parte delle mafie, perché attraverso queste società il mafioso riesce ad avere consenso sociale e quella base che gli consente di accrescere le proprie relazioni». Quanto alle strategie di contrasto, il procuratore cita «il ruolo di controllo e garanzia svolto non solo dagli arbitri, ma anche dagli organismi di vigilanza. È necessaria poi la collaborazione continua tra autorità giudiziarie e gli organismi che tutelano la correttezza nella sport. Inoltre, le società sportive devono avere una struttura che non sia più basata su modelli amatoriali, poco idonei a contrastare le infiltrazioni. Va scardinato poi il sistema delle scommesse illegali su siti non autorizzati, vanno vietate le giocate sui campionati minori, più vulnerabili. Infine, bisogna mettere a punto una disciplina che tuteli chi denuncia, come accade per i collaboratori di giustizia».MF/Agipro