La Fondazione Italiana Diabete (FID) si prepara a invadere pacificamente le strade di Milano il prossimo 6 aprile, in occasione della Wizz Air Milano Marathon 2025, con un obiettivo ambizioso: accelerare la ricerca per una cura definitiva del diabete di tipo 1.
Una vera e propria “squadra” di runner, composta da atleti, genitori, personaggi pubblici e sostenitori, correrà per FID, portando con sé storie di resilienza, speranza e un impegno tangibile verso un futuro senza diabete di tipo 1.
Tra questi, i nomi più famosi dei campioni del calcio di Milano Ambrosini, Brocchi, Matri e Vieri che correranno in staffetta e poi l'atleta da guinness dei primati Simone Carniglia, ma l'onda di solidarietà è composta da molte persone e dalle lore storie. Quest’anno FID è Platinum Charity Partner con 88 staffette.
Oltre 50 staffette di storie ispiratrici
La partecipazione di FID alla Milano Marathon non è solo una questione di sport, ma un potente veicolo per dare voce alle storie di chi convive con il diabete di tipo 1 e di chi li sostiene. Un mosaico di storie motivanti per trasformare l’empatia in un impegno concreto a sostegno della ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1.
• Ambrosini, Brocchi, Matri e Vieri: Leggende del calcio milanese correranno insieme in staffetta per la Maratona di Milano, sostenendo FID e la ricerca di una cura. Massimo Ambrosini correrà per il figlio Alessandro che ha il diabete di tipo 1, sostenuto da Brocchi, Matri e Vietri. Un gesto di grande impatto per diffondere un messaggio di speranza e di solidarietà che vuole motivare le persone a donare.
• Simone Carniglia: Atleta diabetico di tipo 1, detentore di un Guinness dei primati per aver corso le sei maratone Major nel minor tempo totale. Simone correrà per sostenere la ricerca, dimostrando che il diabete non è un limite, ma una sfida da superare con determinazione.
• Cristina Cucchiarelli: Personal trainer e ideatrice del Pronking Method, un programma di allenamento specifico per persone con diabete di tipo 1, riconosciuto dalla International Diabetes Federation (IDF). Cristina Cucchiarelli tiene degli incontri di formazione per i runner con Diabete di Tipo 1, ed è a disposizione per consigli e suggerimenti in vista della corsa.
• Saliscendicorri: 4 ragazzi con il diabete di tipo 1 che hanno trovato la forza di affrontare la corsa assieme per sostenere la ricerca e ora partecipano a tutte le maratone con la Fondazione Italiana Diabete.
• Simone Uras: Un eroe della porta accanto che viene dalla provincia di Varese, legato alla sua comunità, alla figlia, alla birra “zaino in spalla” che utilizza per raccogliere fondi, la birra non la produce lui, la compra e la usa come strumento di raccolta fondi che correrà per fare la differenza e sensibilizzare sul diabete di tipo 1.
• David (Diabetiamo 2.0 & Gliceman): Ragazzo con diabete di tipo 1, creatore di una pagina Instagram che è diventata punto di riferimento di condivisione e confronto sempre con una nota di ironia online. David correrà per celebrare la forza della connessione e dell'esperienza condivisa.
• Marco Taurino: Biologo e ultramaratoneta con diabete di tipo 1, Marco spinge i suoi limiti per ispirare gli altri e sensibilizzare sulla condizione, unendo scienza e sport in un messaggio di resilienza e determinazione.
E tantissime altre le storie da ascoltare e raccontare ognuna unica e con il suo fardello quotidiano da reggere unite insieme con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati alla ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1.
"La Wizz Air Milano Marathon è un'occasione straordinaria per FID per sensibilizzare l'opinione pubblica sul diabete di tipo 1 e raccogliere fondi vitali per la ricerca" afferma Nicola Zeni, Presidente di Fondazione Italiana Diabete. "Siamo grati a tutti i runner, i donatori e i partner che ci sostengono in questa importante missione. Insieme, possiamo fare la differenza e accelerare la ricerca per una cura definitiva."
I numeri di FID: Un impegno concreto per la ricerca
La partecipazione di FID alla Milano Marathon è supportata da numeri che testimoniano un impegno costante e crescente:
• 2023: Prima partecipazione di FID alla maratona di Milano, con una raccolta di 105.640 euro grazie alla partecipazione di Massimo Ambrosini che per la prima volta ha raccontato la malattia del figlio.
• 2024: 95.964 euro raccolti e numerosi premi vinti alla Milano Marathon Awards tra cui il primo posto come organizzazione top fundraiser, per numero di donazioni e per numero di personal fundraiser che hanno superato i 1000 euro raccolti. Un movimento di raccolta dal basso che ha visto le persone comuni avvicinarsi e sostenere la causa per la ricerca di una cura definitiva.
Questi risultati sono il frutto di un lavoro di squadra, della generosità dei donatori e della passione dei runner che scelgono di correre per FID, trasformando ogni passo in un contributo concreto alla ricerca.
L'importanza della ricerca
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che colpisce bambini e adulti, richiedendo una gestione complessa e continua. La ricerca è l'unica via per trovare una cura definitiva e migliorare la qualità di vita delle persone con diabete. FID si impegna a finanziare progetti di ricerca all'avanguardia, come il trapianto di isole pancreatiche e le terapie geniche e immunologiche, e a promuovere la consapevolezza sulla malattia.
Un invito alla solidarietà
FID invita tutti a sostenere la sua corsa alla Wizz Air Milano Marathon 2025, donando e diffondendo il messaggio di speranza e solidarietà. Ogni contributo, piccolo o grande, può fare la differenza nella vita di chi convive con il diabete di tipo 1.
Il diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1, spesso confuso con il più diffuso tipo 2, è una malattia autoimmune, cronica, degenerativa e incurabile, che affligge tra le 200.000 e le 300.000 persone in Italia* e che esordisce, in oltre il 50% dei casi, in età pediatrica. All’esordio richiede, nella maggioranza dei casi, un ricovero ospedaliero e, nel 40% degli stessi, il ricorso alla terapia intensiva o semi intensiva a causa della chetoacidosi, una grave complicanza che può comportare esiti anche letali.
La terapia insulinica a vita consente a una persona affetta da diabete di tipo 1 di sopravvivere, ma è una delle terapie più complesse da gestire, perché i valori glicemici sono influenzati da molti fattori diversi (alimentazione, emozioni, stress, attività fisica, clima ecc.). Le dosi di insulina, dopo un iniziale set-up con il diabetologo, nella quotidianità vengono decise autonomamente dai pazienti. L’ormone esogeno, se iniettato in eccesso o in difetto, può causare svariate complicanze acute o croniche, tra cui il coma (per ipoglicemia o, all’opposto, per chetoacidosi diabetica conseguente all’iperglicemia) e la morte. Una persona affetta da diabete di tipo 1 ha un’aspettativa di vita di almeno dieci anni inferiore rispetto alla media e si trova a dover gestire frequentemente stati di ipoglicemia.
di Napoli Magazine
25/03/2025 - 15:33
La Fondazione Italiana Diabete (FID) si prepara a invadere pacificamente le strade di Milano il prossimo 6 aprile, in occasione della Wizz Air Milano Marathon 2025, con un obiettivo ambizioso: accelerare la ricerca per una cura definitiva del diabete di tipo 1.
Una vera e propria “squadra” di runner, composta da atleti, genitori, personaggi pubblici e sostenitori, correrà per FID, portando con sé storie di resilienza, speranza e un impegno tangibile verso un futuro senza diabete di tipo 1.
Tra questi, i nomi più famosi dei campioni del calcio di Milano Ambrosini, Brocchi, Matri e Vieri che correranno in staffetta e poi l'atleta da guinness dei primati Simone Carniglia, ma l'onda di solidarietà è composta da molte persone e dalle lore storie. Quest’anno FID è Platinum Charity Partner con 88 staffette.
Oltre 50 staffette di storie ispiratrici
La partecipazione di FID alla Milano Marathon non è solo una questione di sport, ma un potente veicolo per dare voce alle storie di chi convive con il diabete di tipo 1 e di chi li sostiene. Un mosaico di storie motivanti per trasformare l’empatia in un impegno concreto a sostegno della ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1.
• Ambrosini, Brocchi, Matri e Vieri: Leggende del calcio milanese correranno insieme in staffetta per la Maratona di Milano, sostenendo FID e la ricerca di una cura. Massimo Ambrosini correrà per il figlio Alessandro che ha il diabete di tipo 1, sostenuto da Brocchi, Matri e Vietri. Un gesto di grande impatto per diffondere un messaggio di speranza e di solidarietà che vuole motivare le persone a donare.
• Simone Carniglia: Atleta diabetico di tipo 1, detentore di un Guinness dei primati per aver corso le sei maratone Major nel minor tempo totale. Simone correrà per sostenere la ricerca, dimostrando che il diabete non è un limite, ma una sfida da superare con determinazione.
• Cristina Cucchiarelli: Personal trainer e ideatrice del Pronking Method, un programma di allenamento specifico per persone con diabete di tipo 1, riconosciuto dalla International Diabetes Federation (IDF). Cristina Cucchiarelli tiene degli incontri di formazione per i runner con Diabete di Tipo 1, ed è a disposizione per consigli e suggerimenti in vista della corsa.
• Saliscendicorri: 4 ragazzi con il diabete di tipo 1 che hanno trovato la forza di affrontare la corsa assieme per sostenere la ricerca e ora partecipano a tutte le maratone con la Fondazione Italiana Diabete.
• Simone Uras: Un eroe della porta accanto che viene dalla provincia di Varese, legato alla sua comunità, alla figlia, alla birra “zaino in spalla” che utilizza per raccogliere fondi, la birra non la produce lui, la compra e la usa come strumento di raccolta fondi che correrà per fare la differenza e sensibilizzare sul diabete di tipo 1.
• David (Diabetiamo 2.0 & Gliceman): Ragazzo con diabete di tipo 1, creatore di una pagina Instagram che è diventata punto di riferimento di condivisione e confronto sempre con una nota di ironia online. David correrà per celebrare la forza della connessione e dell'esperienza condivisa.
• Marco Taurino: Biologo e ultramaratoneta con diabete di tipo 1, Marco spinge i suoi limiti per ispirare gli altri e sensibilizzare sulla condizione, unendo scienza e sport in un messaggio di resilienza e determinazione.
E tantissime altre le storie da ascoltare e raccontare ognuna unica e con il suo fardello quotidiano da reggere unite insieme con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati alla ricerca di una cura definitiva al diabete di tipo 1.
"La Wizz Air Milano Marathon è un'occasione straordinaria per FID per sensibilizzare l'opinione pubblica sul diabete di tipo 1 e raccogliere fondi vitali per la ricerca" afferma Nicola Zeni, Presidente di Fondazione Italiana Diabete. "Siamo grati a tutti i runner, i donatori e i partner che ci sostengono in questa importante missione. Insieme, possiamo fare la differenza e accelerare la ricerca per una cura definitiva."
I numeri di FID: Un impegno concreto per la ricerca
La partecipazione di FID alla Milano Marathon è supportata da numeri che testimoniano un impegno costante e crescente:
• 2023: Prima partecipazione di FID alla maratona di Milano, con una raccolta di 105.640 euro grazie alla partecipazione di Massimo Ambrosini che per la prima volta ha raccontato la malattia del figlio.
• 2024: 95.964 euro raccolti e numerosi premi vinti alla Milano Marathon Awards tra cui il primo posto come organizzazione top fundraiser, per numero di donazioni e per numero di personal fundraiser che hanno superato i 1000 euro raccolti. Un movimento di raccolta dal basso che ha visto le persone comuni avvicinarsi e sostenere la causa per la ricerca di una cura definitiva.
Questi risultati sono il frutto di un lavoro di squadra, della generosità dei donatori e della passione dei runner che scelgono di correre per FID, trasformando ogni passo in un contributo concreto alla ricerca.
L'importanza della ricerca
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che colpisce bambini e adulti, richiedendo una gestione complessa e continua. La ricerca è l'unica via per trovare una cura definitiva e migliorare la qualità di vita delle persone con diabete. FID si impegna a finanziare progetti di ricerca all'avanguardia, come il trapianto di isole pancreatiche e le terapie geniche e immunologiche, e a promuovere la consapevolezza sulla malattia.
Un invito alla solidarietà
FID invita tutti a sostenere la sua corsa alla Wizz Air Milano Marathon 2025, donando e diffondendo il messaggio di speranza e solidarietà. Ogni contributo, piccolo o grande, può fare la differenza nella vita di chi convive con il diabete di tipo 1.
Il diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1, spesso confuso con il più diffuso tipo 2, è una malattia autoimmune, cronica, degenerativa e incurabile, che affligge tra le 200.000 e le 300.000 persone in Italia* e che esordisce, in oltre il 50% dei casi, in età pediatrica. All’esordio richiede, nella maggioranza dei casi, un ricovero ospedaliero e, nel 40% degli stessi, il ricorso alla terapia intensiva o semi intensiva a causa della chetoacidosi, una grave complicanza che può comportare esiti anche letali.
La terapia insulinica a vita consente a una persona affetta da diabete di tipo 1 di sopravvivere, ma è una delle terapie più complesse da gestire, perché i valori glicemici sono influenzati da molti fattori diversi (alimentazione, emozioni, stress, attività fisica, clima ecc.). Le dosi di insulina, dopo un iniziale set-up con il diabetologo, nella quotidianità vengono decise autonomamente dai pazienti. L’ormone esogeno, se iniettato in eccesso o in difetto, può causare svariate complicanze acute o croniche, tra cui il coma (per ipoglicemia o, all’opposto, per chetoacidosi diabetica conseguente all’iperglicemia) e la morte. Una persona affetta da diabete di tipo 1 ha un’aspettativa di vita di almeno dieci anni inferiore rispetto alla media e si trova a dover gestire frequentemente stati di ipoglicemia.