"Faccio i miei complimenti al presidente Barelli per la rielezione alla guida della mia Federazione e ricordo senza polemiche che, in totale assenza di rivali, ha conseguito il 77% dei consensi, cui vanno tolti i voti di atleti e tecnici che per errore sono stati fatti votare, non essendo previsti dallo Statuto". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia in una nota. "Ricordo che questo brillante risultato si è raggiunto con la modalità medievale dei pacchetti di deleghe - ha proseguito -, che non mi è stato consentito il privilegio di portare un saluto in assemblea né - perfino - di essere fisicamente presente in sala, nonostante il mio ruolo istituzionale, che non è stata data la parola ad alcun delegato nel dibattito prima della votazione del presidente, che la mia richiesta di riammissione non è stata ancora esaminata dal Collegio di garanzia del Coni e, per questo, avevo consigliato un rinvio tecnico per poter giungere a un'assemblea con più candidati, come democrazia prescrive". Per la Fin Rampelli non poteva essere in sala perché da regolamento "sono ammessi a partecipare soltanto i seguenti soggetti: delegati delle società accreditate, candidati, dirigenti federali, componenti degli organi di giustizia federale e giornalisti accreditati". Rampelli ha poi concluso: "Mi rammarica constatare che non riesca a ottenere il 100% dei consensi con lo 0% degli sfidanti".
di Napoli Magazine
07/09/2024 - 20:36
"Faccio i miei complimenti al presidente Barelli per la rielezione alla guida della mia Federazione e ricordo senza polemiche che, in totale assenza di rivali, ha conseguito il 77% dei consensi, cui vanno tolti i voti di atleti e tecnici che per errore sono stati fatti votare, non essendo previsti dallo Statuto". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia in una nota. "Ricordo che questo brillante risultato si è raggiunto con la modalità medievale dei pacchetti di deleghe - ha proseguito -, che non mi è stato consentito il privilegio di portare un saluto in assemblea né - perfino - di essere fisicamente presente in sala, nonostante il mio ruolo istituzionale, che non è stata data la parola ad alcun delegato nel dibattito prima della votazione del presidente, che la mia richiesta di riammissione non è stata ancora esaminata dal Collegio di garanzia del Coni e, per questo, avevo consigliato un rinvio tecnico per poter giungere a un'assemblea con più candidati, come democrazia prescrive". Per la Fin Rampelli non poteva essere in sala perché da regolamento "sono ammessi a partecipare soltanto i seguenti soggetti: delegati delle società accreditate, candidati, dirigenti federali, componenti degli organi di giustizia federale e giornalisti accreditati". Rampelli ha poi concluso: "Mi rammarica constatare che non riesca a ottenere il 100% dei consensi con lo 0% degli sfidanti".