“È chiaro che siamo molto dispiaciuti sul caso di Angela Carini”. Così in un’intervista a Sky Sport, da Parigi, il presidente del Coni Giovanni Malagò torna sul caso dell’atleta azzurra, che ieri si è ritirata dopo 46 secondi del match olimpico contro Imane Khelif, l'atleta algerina esclusa un anno fa dall'IBA dai Mondiali di pugilato per livelli anomali di testosterone e invece ammessa dal CIO a partecipare all'Olimpiade di Parigi. “Io prima ho parlato, poi ho scritto, poi ho fatto una protesta ufficiale -ha proseguito il presidente del Coni- Mi hanno risposto che i test assolutamente attestano la possibilità (per Imane Khelif, ndr) di gareggiare nella categoria, test fatti da una commissione scientifica di molti membri, terza, con curriculum professionali importanti. Certo poi uno guarda tutto questo e rimane quantomeno perplesso: quello che la gente deve sapere è che questa signora è arrivata da un altro pianeta, è quasi 10 anni che gareggia in quella categoria come donna. Ha fatto campionati africani, è stata portabandiera ai Giochi del Mediterraneo, ha fatto un mondiale peraltro non vincendo, ha fatto le Olimpiadi a Tokyo arrivando quinta. Oggi ci siamo lamentati e abbiamo protestato in modo forte ma lo abbiamo fatto soltanto noi, oggi voglio vedere cosa fanno le altre nazioni. Ho parlato con Carini, come nei giorni precedenti. Le ho detto di fare il possibile e di non tener conto, evidentemente ognuno reagisce come crede, io sto ovviamente dalla sua parte”.
di Napoli Magazine
02/08/2024 - 11:26
“È chiaro che siamo molto dispiaciuti sul caso di Angela Carini”. Così in un’intervista a Sky Sport, da Parigi, il presidente del Coni Giovanni Malagò torna sul caso dell’atleta azzurra, che ieri si è ritirata dopo 46 secondi del match olimpico contro Imane Khelif, l'atleta algerina esclusa un anno fa dall'IBA dai Mondiali di pugilato per livelli anomali di testosterone e invece ammessa dal CIO a partecipare all'Olimpiade di Parigi. “Io prima ho parlato, poi ho scritto, poi ho fatto una protesta ufficiale -ha proseguito il presidente del Coni- Mi hanno risposto che i test assolutamente attestano la possibilità (per Imane Khelif, ndr) di gareggiare nella categoria, test fatti da una commissione scientifica di molti membri, terza, con curriculum professionali importanti. Certo poi uno guarda tutto questo e rimane quantomeno perplesso: quello che la gente deve sapere è che questa signora è arrivata da un altro pianeta, è quasi 10 anni che gareggia in quella categoria come donna. Ha fatto campionati africani, è stata portabandiera ai Giochi del Mediterraneo, ha fatto un mondiale peraltro non vincendo, ha fatto le Olimpiadi a Tokyo arrivando quinta. Oggi ci siamo lamentati e abbiamo protestato in modo forte ma lo abbiamo fatto soltanto noi, oggi voglio vedere cosa fanno le altre nazioni. Ho parlato con Carini, come nei giorni precedenti. Le ho detto di fare il possibile e di non tener conto, evidentemente ognuno reagisce come crede, io sto ovviamente dalla sua parte”.