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Rugby, Italia, Crowley: "Contro l'Uruguay sarà una battaglia fisica"
19.09.2023 14:27 di Napoli Magazine

"Abbiamo considerato tutte le opzioni riguardo alla formazione per l'Uruguay, una squadra che è una minaccia. Quando ero alla guida del Canada, 15 anni fa, gli uruguayani stavano cominciando a mettere in piedi il loro movimento con un programma centralizzato a Montevideo. Ora hanno diversi ragazzi che giocano in Europa, fra cui il numero 9 che è uno dei migliori mediani di Francia". Da Nizza, dove domani con inizio alle 17,45 l'Italia giocherà contro 'Los Teros' la sua seconda partita di questo Mondiale, il ct Kieran Crowley invita gli azzurri a non abbassare la guardia. "In più ci sono 19 giocatori che hanno già partecipato almeno a un Mondiale - ricorda - e hanno esperienza di decine di test match. Abbiamo rispetto per loro, sarà una battaglia fisica e abbiamo visto quello che sono riusciti a fare contro la Francia". "La cosa non mi ha sorpreso per niente - continua il ct dell'Italrugby -. Se guardiamo bene, in questo Mondiale fin qui ci sono state forse solo un paio di partite già chiuse alla fine del primo tempo. Tutte le altre sono state delle battaglie, perché le squadre di second fascia, come Uruguay, Portogallo e Cile, stanno dimostrando sul campo i passi in avanti fatti per chiudere il gap con le nazionali di primo piano. Hanno solo bisogno di affrontarle in maniera più continuativa".

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Rugby, Italia, Crowley: "Contro l'Uruguay sarà una battaglia fisica"

di Napoli Magazine

19/09/2023 - 14:27

"Abbiamo considerato tutte le opzioni riguardo alla formazione per l'Uruguay, una squadra che è una minaccia. Quando ero alla guida del Canada, 15 anni fa, gli uruguayani stavano cominciando a mettere in piedi il loro movimento con un programma centralizzato a Montevideo. Ora hanno diversi ragazzi che giocano in Europa, fra cui il numero 9 che è uno dei migliori mediani di Francia". Da Nizza, dove domani con inizio alle 17,45 l'Italia giocherà contro 'Los Teros' la sua seconda partita di questo Mondiale, il ct Kieran Crowley invita gli azzurri a non abbassare la guardia. "In più ci sono 19 giocatori che hanno già partecipato almeno a un Mondiale - ricorda - e hanno esperienza di decine di test match. Abbiamo rispetto per loro, sarà una battaglia fisica e abbiamo visto quello che sono riusciti a fare contro la Francia". "La cosa non mi ha sorpreso per niente - continua il ct dell'Italrugby -. Se guardiamo bene, in questo Mondiale fin qui ci sono state forse solo un paio di partite già chiuse alla fine del primo tempo. Tutte le altre sono state delle battaglie, perché le squadre di second fascia, come Uruguay, Portogallo e Cile, stanno dimostrando sul campo i passi in avanti fatti per chiudere il gap con le nazionali di primo piano. Hanno solo bisogno di affrontarle in maniera più continuativa".