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Sport, Universiadi: Paltrinieri re a Taipei, Acerenza rimanda la sfida a Napoli 2019
22.08.2017 17:06 di Napoli Magazine

Gregorio Paltrinieri si conferma il principe del nuoto italiano. Oro nei 1500 metri alle Universiadi di Taipei. “Un vero fenomeno – spiega il presidente del Cusi Lorenzo Lentini – che ha colto appieno il significato di partecipazione e impegno alle Universiadi, nonostante la sua stagione pesante e ricca di successi”. Ma tra gli avversari del futuro c’è una stellina targata Canottieri Napoli. Perché Domenico Acerenza, lucano e trapiantato a Napoli si propone, va veloce, è ambizioso e si piazza alle spalle dei colossi SuperGreg e Gabriele Detti. Il primo passo è stata la finale dei 1500 metri dominata dal fenomeno italiano, con cui Acerenza ha battagliato per più vasche, reggendone il ritmo, prima di cedere alla stanchezza e all’emozione della prima grande manifestazione internazionale. “Avere davanti un fenomeno del genere avanti mi rende contento, posso solo allenarmi al meglio per provare a raggiungerlo”, ha spiegato in mix zone il giovane atleta della Canottieri, che ieri nella batteria che portava alle finali diventava il sesto italiano a tagliare il traguardo sotto i 15 minuti. E che aveva cominciato a inserire le marce alte dai campionati assoluti di Riccione, l’anno scorso. Un argento nei 1500 metri stile libero, due terzi gradini del podio nei 400 e 800 metri.  Staccando così i tempi necessari per il viaggio a Taipei. Ma lo sguardo di Acerenza va oltre, obiettivo Universiadi 2019 a Napoli, divenuta la sua città. “L’occasione adatta per mostrare al mondo la fame di sport ad alto livello che c’è tra i napoletani, che abbracceranno tutti con il loro calore”, ha aggiunto il nuotatore della Canottieri, che sarà una delle punte della squadra italiana alle Universiadi napoletane. “Non vedo l’ora e quel giorno spero di avvicinarmi alla zona medaglia...”. 

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Sport, Universiadi: Paltrinieri re a Taipei, Acerenza rimanda la sfida a Napoli 2019

di Napoli Magazine

22/08/2024 - 17:06

Gregorio Paltrinieri si conferma il principe del nuoto italiano. Oro nei 1500 metri alle Universiadi di Taipei. “Un vero fenomeno – spiega il presidente del Cusi Lorenzo Lentini – che ha colto appieno il significato di partecipazione e impegno alle Universiadi, nonostante la sua stagione pesante e ricca di successi”. Ma tra gli avversari del futuro c’è una stellina targata Canottieri Napoli. Perché Domenico Acerenza, lucano e trapiantato a Napoli si propone, va veloce, è ambizioso e si piazza alle spalle dei colossi SuperGreg e Gabriele Detti. Il primo passo è stata la finale dei 1500 metri dominata dal fenomeno italiano, con cui Acerenza ha battagliato per più vasche, reggendone il ritmo, prima di cedere alla stanchezza e all’emozione della prima grande manifestazione internazionale. “Avere davanti un fenomeno del genere avanti mi rende contento, posso solo allenarmi al meglio per provare a raggiungerlo”, ha spiegato in mix zone il giovane atleta della Canottieri, che ieri nella batteria che portava alle finali diventava il sesto italiano a tagliare il traguardo sotto i 15 minuti. E che aveva cominciato a inserire le marce alte dai campionati assoluti di Riccione, l’anno scorso. Un argento nei 1500 metri stile libero, due terzi gradini del podio nei 400 e 800 metri.  Staccando così i tempi necessari per il viaggio a Taipei. Ma lo sguardo di Acerenza va oltre, obiettivo Universiadi 2019 a Napoli, divenuta la sua città. “L’occasione adatta per mostrare al mondo la fame di sport ad alto livello che c’è tra i napoletani, che abbracceranno tutti con il loro calore”, ha aggiunto il nuotatore della Canottieri, che sarà una delle punte della squadra italiana alle Universiadi napoletane. “Non vedo l’ora e quel giorno spero di avvicinarmi alla zona medaglia...”.