La polacca Iga Swiatek - finalista ieri del torneo sull'erba di Bad Homburg, dove è stata sconfitta da Jessica Pegula - ha guadagnato quattro posizioni nella classifica Wta, salendo dall'ottavo al quarto posto. E' quello finora occupato dalla numero uno italiana, Jasmine Paolini, che ora è scesa di un gradino.Proprio la polacca aveva battuto l'azzurra nella semifinale del torneo tedesco. Il ranking femminile è stato aggiornato dalla Wta alla vigilia di Wimbledon e vede sempre in vetta la bielorussa Aryna Sabalenka che precede le statunitensi Coco Gauff e Pegula. Dietro a Paolini ci sono la cinese Zheng Qinwen , la russa Mirra Andreeva e la statunitense Madison Keys. Completano la top 10 la spagnola Paula Badosa e la statunitense Emma Navarro. L'unica altra azzurra nella top 100 è Lucia Bronzetti, che scende di due posizioni, al n.63. Oltre la centesima posizione ne recupera sei Elisabetta Cocciaretto, ora n.116. Piccoli passi avanti anche per Lucrezia Stefanini (n.161), Nuria Brancaccio (183) e Martina Trevisan (188).
di Napoli Magazine
29/06/2025 - 10:52
La polacca Iga Swiatek - finalista ieri del torneo sull'erba di Bad Homburg, dove è stata sconfitta da Jessica Pegula - ha guadagnato quattro posizioni nella classifica Wta, salendo dall'ottavo al quarto posto. E' quello finora occupato dalla numero uno italiana, Jasmine Paolini, che ora è scesa di un gradino.Proprio la polacca aveva battuto l'azzurra nella semifinale del torneo tedesco. Il ranking femminile è stato aggiornato dalla Wta alla vigilia di Wimbledon e vede sempre in vetta la bielorussa Aryna Sabalenka che precede le statunitensi Coco Gauff e Pegula. Dietro a Paolini ci sono la cinese Zheng Qinwen , la russa Mirra Andreeva e la statunitense Madison Keys. Completano la top 10 la spagnola Paula Badosa e la statunitense Emma Navarro. L'unica altra azzurra nella top 100 è Lucia Bronzetti, che scende di due posizioni, al n.63. Oltre la centesima posizione ne recupera sei Elisabetta Cocciaretto, ora n.116. Piccoli passi avanti anche per Lucrezia Stefanini (n.161), Nuria Brancaccio (183) e Martina Trevisan (188).