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Tennis, Djokovic: "Panichi e Badio fenomenali, sorprendono i cambi di Sinner"
28.06.2025 19:18 di Napoli Magazine

Novak Djokovic commenta il terremoto nello staff di Sinner proprio alla vigilia di Wimbledon: "Io ho lavorato con Marco Panichi e Uli Badio, e penso che entrambi siano dei professionisti fenomenali, hanno contribuito tanto ai miei successi e del mio team. Non so quali siano le ragioni che hanno portato alla separazione con Jannik. È stata una sorpresa anche per me perché penso che il gioco e il fisico di Jannik siano migliorati molto nell'ultimo anno e mezzo. Loro sono stati una parte integrante del team. A essere onesto, quindi, ripeto, non so perché si siano separati, ma i cambiamenti possono succedere. Non è solo necessariamente qualcosa legato a un aspetto professionale, magari può essere anche qualcosa di più privato. Ci possono essere tanti fattori che ti portano a decidere a voler o meno lavorare con qualcuno. Quello che posso dire come persona che ha fatto dei cambiamenti, è che lo capisco. Capisco che a volte non sei semplicemente più allineato a un modo di pensare o vedere le cose. E a quel punto ti separi. A volte stai cercando qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, qualcosa di più fresco. Ad alcuni piace stare nella comfort zone. Quando hai un allenatore, o un preparatore o un fisioterapista che è stato con te a lungo, come è successo a me, metà del mio team è con me da tantissimo tempo questo sicuramente ti dà stabilità emotiva. Ti dà un senso di sicurezza, e da questo punto di vista anche forza. Ma ripeto, è difficile dare giudizi generali perché ognuno di noi è diverso dagli altri".

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Tennis, Djokovic: "Panichi e Badio fenomenali, sorprendono i cambi di Sinner"

di Napoli Magazine

28/06/2025 - 19:18

Novak Djokovic commenta il terremoto nello staff di Sinner proprio alla vigilia di Wimbledon: "Io ho lavorato con Marco Panichi e Uli Badio, e penso che entrambi siano dei professionisti fenomenali, hanno contribuito tanto ai miei successi e del mio team. Non so quali siano le ragioni che hanno portato alla separazione con Jannik. È stata una sorpresa anche per me perché penso che il gioco e il fisico di Jannik siano migliorati molto nell'ultimo anno e mezzo. Loro sono stati una parte integrante del team. A essere onesto, quindi, ripeto, non so perché si siano separati, ma i cambiamenti possono succedere. Non è solo necessariamente qualcosa legato a un aspetto professionale, magari può essere anche qualcosa di più privato. Ci possono essere tanti fattori che ti portano a decidere a voler o meno lavorare con qualcuno. Quello che posso dire come persona che ha fatto dei cambiamenti, è che lo capisco. Capisco che a volte non sei semplicemente più allineato a un modo di pensare o vedere le cose. E a quel punto ti separi. A volte stai cercando qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, qualcosa di più fresco. Ad alcuni piace stare nella comfort zone. Quando hai un allenatore, o un preparatore o un fisioterapista che è stato con te a lungo, come è successo a me, metà del mio team è con me da tantissimo tempo questo sicuramente ti dà stabilità emotiva. Ti dà un senso di sicurezza, e da questo punto di vista anche forza. Ma ripeto, è difficile dare giudizi generali perché ognuno di noi è diverso dagli altri".