Si ferma agli ottavi di finale la corsa di Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti verso i piani alti del Roland Garros. Erano gli ultimi italiani ancora in lizza nel secondo slam stagionale, ma hanno trovato la sporta sbarrata nelle sfide con il russo Karen Khachanov (n.11 al mondo) per il torinese e col n.1 mondiale Carlos Alcaraz per il toscano. Entrambi sono comunque usciti a testa alta dal torneo più importante sulla terra rossa, dove nel frattempo è approdato ai quarti anche Novak Djokovic, il quale si troverà davanti proprio Khachanov. "Per un set e mezzo giocava troppo bene: davvero non sapevo cosa fare" ha commentato il russo alla fine della partita con Sonego, che ha vinto per 1-6, 6-4, 7-6, 6-1, dopo quasi tre ore e mezza di lotta. L'azzurro, n.48 Atp, ha mancato un set-point nel tie-break della seconda frazione, poi ha pagato con un problema alla coscia destra la fatica per la maratona contro Andrej Rublev di venerdì scorso. "Fisicamente non ne avevo più, ho dato tutto - ha confermato Sonego - Ho qualche rimpianto ma ho lottato alla pari con un giocatore tra i più forti. Partivo sfavorito, e comunque sono riuscito a dire la mia". "Ho iniziato molto bene, nel primo set aveva una percentuale bassa di prime al servizio e io potevo comandare con i piedi dentro il campo - ha spiegato ancora - Poi gli scambi si sono allungati, la partita è diventata più dura, non ho avuto più possibilità di comandare e non sono riuscito a fare i break quando avrei potuto". E proprio sul fisico intende lavorare ora il torinese: "Tecnicamente mi sto avvicinando molto ai migliori ma a livello fisico ho grandi margini di miglioramento. Dopo i cinque set con Rublev devo riuscire a mantenere quella forma e quella lucidità, senza avere cali". Anche Musetti ha cominciato molto bene contro Alcaraz, ma lo spagnolo non si è fatto sorprendere dopo aver subito il break al primo gioco, alzando immediatamente il livello del suo gioco proprio per evitare sorprese. Così il toscano dal 2-0 si è trovato sotto 2-5 contro un rivale sempre più rapido a mettere i piedi in campo, più incisivo in risposta e nella presa della rete. "Ho giocato una partita completa", ha commentato il n.1 al mondo, che si è imposto 6-3, 6-2, 6-2 in poco più di due ore. Per Musetti si tratta della terza sconfitta in tre partite contro un Top 10 negli Slam, segno che anche lui nonostante gli enormi progressi ha ancora qualche gradino da salire per essere al loro livello. Vent'anni ha Alcaraz, 36 ne ha Djokovic, che però con altrettanta facilità si è sbarazzato del suo avversario, peraltro più modesto di Musetti, il peruviano Juan Pablo Varillas, spazzato via in neanche due ore di gioco e il punteggio di 6-3, 6-2, 6-2. L'attuale numero 3 del mondo ha dimostrato ancora come, specie nei tornei top, il suo livello cresca di giorno in giorno, per andare a caccia del 23/o slam in carriera. Intanto, è diventato il giocatore con più qualificazioni ai quarti di finale del Roland Garros, diciassette, battendo il primato che apparteneva al rivale di sempre, Rafa Nadal.
di Napoli Magazine
05/06/2023 - 13:07
Si ferma agli ottavi di finale la corsa di Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti verso i piani alti del Roland Garros. Erano gli ultimi italiani ancora in lizza nel secondo slam stagionale, ma hanno trovato la sporta sbarrata nelle sfide con il russo Karen Khachanov (n.11 al mondo) per il torinese e col n.1 mondiale Carlos Alcaraz per il toscano. Entrambi sono comunque usciti a testa alta dal torneo più importante sulla terra rossa, dove nel frattempo è approdato ai quarti anche Novak Djokovic, il quale si troverà davanti proprio Khachanov. "Per un set e mezzo giocava troppo bene: davvero non sapevo cosa fare" ha commentato il russo alla fine della partita con Sonego, che ha vinto per 1-6, 6-4, 7-6, 6-1, dopo quasi tre ore e mezza di lotta. L'azzurro, n.48 Atp, ha mancato un set-point nel tie-break della seconda frazione, poi ha pagato con un problema alla coscia destra la fatica per la maratona contro Andrej Rublev di venerdì scorso. "Fisicamente non ne avevo più, ho dato tutto - ha confermato Sonego - Ho qualche rimpianto ma ho lottato alla pari con un giocatore tra i più forti. Partivo sfavorito, e comunque sono riuscito a dire la mia". "Ho iniziato molto bene, nel primo set aveva una percentuale bassa di prime al servizio e io potevo comandare con i piedi dentro il campo - ha spiegato ancora - Poi gli scambi si sono allungati, la partita è diventata più dura, non ho avuto più possibilità di comandare e non sono riuscito a fare i break quando avrei potuto". E proprio sul fisico intende lavorare ora il torinese: "Tecnicamente mi sto avvicinando molto ai migliori ma a livello fisico ho grandi margini di miglioramento. Dopo i cinque set con Rublev devo riuscire a mantenere quella forma e quella lucidità, senza avere cali". Anche Musetti ha cominciato molto bene contro Alcaraz, ma lo spagnolo non si è fatto sorprendere dopo aver subito il break al primo gioco, alzando immediatamente il livello del suo gioco proprio per evitare sorprese. Così il toscano dal 2-0 si è trovato sotto 2-5 contro un rivale sempre più rapido a mettere i piedi in campo, più incisivo in risposta e nella presa della rete. "Ho giocato una partita completa", ha commentato il n.1 al mondo, che si è imposto 6-3, 6-2, 6-2 in poco più di due ore. Per Musetti si tratta della terza sconfitta in tre partite contro un Top 10 negli Slam, segno che anche lui nonostante gli enormi progressi ha ancora qualche gradino da salire per essere al loro livello. Vent'anni ha Alcaraz, 36 ne ha Djokovic, che però con altrettanta facilità si è sbarazzato del suo avversario, peraltro più modesto di Musetti, il peruviano Juan Pablo Varillas, spazzato via in neanche due ore di gioco e il punteggio di 6-3, 6-2, 6-2. L'attuale numero 3 del mondo ha dimostrato ancora come, specie nei tornei top, il suo livello cresca di giorno in giorno, per andare a caccia del 23/o slam in carriera. Intanto, è diventato il giocatore con più qualificazioni ai quarti di finale del Roland Garros, diciassette, battendo il primato che apparteneva al rivale di sempre, Rafa Nadal.