"Dopo i primi mesi della stagione un po' complicati non vedevo l'ora di tornare a giocare su erba. Ero indecisa se andare a Bari, ma ho pensato alla gioia che provo quando arriva questo momento dell'anno e ho preferito giocare subito su questa superficie. Mi piace tutto di questo torneo, l'eleganza, l'atmosfera... qui è un'altra cosa! Mi sto godendo tutto". E' raggiante Elisabetta Cocciaretto dopo aver raggiunto per la seconda volta in carriera il terzo turno di Wimbledon. Sofia "Goggia mi ha scritto dopo il primo match e dopo quello di oggi - racconta - sta vedendo tutte le mie partite e ne sono felice. Il tabellone? Non lo guardo mai… mi ero fermata al primo turno in realtà! Alla fine ogni partita è storia a sé, si è visto in questi giorni. Siamo umane, tutte con due braccia e due gambe e puoi vincere o perdere con tutte". In questi giorni a Wimbledon il tema salute mentale è tornato di attualità e le parole di alcuni protagonisti hanno scosso l'ambiente: "In questi casi penso sempre alla mia famiglia e ai sacrifici che hanno fatto mio nonno, mia nonna, mia zia e i miei genitori - ha sottolineato Cocciaretto - Anche io ho perso tante partite, lo sconforto ci sta ma bisogna accettare e convivere con il fatto che le cose possano andar male. La vita è dura per tutti ma dobbiamo apprezzare quello che si ha. Anche io sono stata sveglia tutta la notte per una sconfitta, perché è la mia passione e il mio lavoro e perché ci tengo. Ma il giorno dopo sono tornata ad allenarmi. Bisogna guardare anche altri contesti, i problemi veri sono altri. Per questo amo vedere anche lontano dal campo da tennis, perché credo che arricchiscano come persona e di conseguenza ti rendono un po' più sereno. Ho 24 anni, ho tante amicizie, amo passare del tempo con le mie amiche storiche, studiare… Vedo tanti ragazzi che hanno solo il tennis, ma questa è una bolla e la vita è diversa". A proposito di studio: "Lo faccio per un arricchimento mio personale - conclude - , studiare mi è sempre piaciuto e a fine carriera me lo ritroverò. Ma in questo momento non ci penso, ho 24 anni e spero in una carriera lunga. Per adesso penso a finire l'università, soprattutto per mio padre… il mio numero 1".
di Napoli Magazine
03/07/2025 - 22:06
"Dopo i primi mesi della stagione un po' complicati non vedevo l'ora di tornare a giocare su erba. Ero indecisa se andare a Bari, ma ho pensato alla gioia che provo quando arriva questo momento dell'anno e ho preferito giocare subito su questa superficie. Mi piace tutto di questo torneo, l'eleganza, l'atmosfera... qui è un'altra cosa! Mi sto godendo tutto". E' raggiante Elisabetta Cocciaretto dopo aver raggiunto per la seconda volta in carriera il terzo turno di Wimbledon. Sofia "Goggia mi ha scritto dopo il primo match e dopo quello di oggi - racconta - sta vedendo tutte le mie partite e ne sono felice. Il tabellone? Non lo guardo mai… mi ero fermata al primo turno in realtà! Alla fine ogni partita è storia a sé, si è visto in questi giorni. Siamo umane, tutte con due braccia e due gambe e puoi vincere o perdere con tutte". In questi giorni a Wimbledon il tema salute mentale è tornato di attualità e le parole di alcuni protagonisti hanno scosso l'ambiente: "In questi casi penso sempre alla mia famiglia e ai sacrifici che hanno fatto mio nonno, mia nonna, mia zia e i miei genitori - ha sottolineato Cocciaretto - Anche io ho perso tante partite, lo sconforto ci sta ma bisogna accettare e convivere con il fatto che le cose possano andar male. La vita è dura per tutti ma dobbiamo apprezzare quello che si ha. Anche io sono stata sveglia tutta la notte per una sconfitta, perché è la mia passione e il mio lavoro e perché ci tengo. Ma il giorno dopo sono tornata ad allenarmi. Bisogna guardare anche altri contesti, i problemi veri sono altri. Per questo amo vedere anche lontano dal campo da tennis, perché credo che arricchiscano come persona e di conseguenza ti rendono un po' più sereno. Ho 24 anni, ho tante amicizie, amo passare del tempo con le mie amiche storiche, studiare… Vedo tanti ragazzi che hanno solo il tennis, ma questa è una bolla e la vita è diversa". A proposito di studio: "Lo faccio per un arricchimento mio personale - conclude - , studiare mi è sempre piaciuto e a fine carriera me lo ritroverò. Ma in questo momento non ci penso, ho 24 anni e spero in una carriera lunga. Per adesso penso a finire l'università, soprattutto per mio padre… il mio numero 1".