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TOKYO - Boxe, Zurlo: "Irma Testa è alla sua seconda Olimpiade, è carica"
30.07.2021 15:02 di Napoli Magazine

A Radio Punto Nuovo è intervenuto Lucio Zurlo, maestro del pugile Irma Testa: "Dal 1960 alleno pugili, il primo pugile che ho allenato è Ernesto Bergamasco che ha partecipato alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Sono ancora a Torre Annunziata e amo Torre Annunziata per questo sono qui a fare sacrifici. Irma? Era una ragazzina terribile, una bambina che litigava sempre con gli ometti vicino casa. Lei ha seguito la sorella in palestra, una volta salita sul ring a 12 anni non ha più smesso. Essendo così terribile, non frequentava le persone giuste, ma la gente del rione. Irma è alla seconda olimpiade, in Brasile non aveva più voglia di fare sacrifici, ha dovuto capire se dover fare pugilato oppure no. Stamattina ci siamo sentiti, abbiamo fatto una videochiamata, l'ho vista carica e sorridente. Irma sta dimostrando di aver raggiunto un punto fondamentale: il pugilato non è violenza, non è uno sport facile. Io non ci sono riuscito a diventare pugile perché andare e tornare da Napoli nel 1960 non c'erano i mezzi. La maggior parte dei ragazzi che ho allevato sono venuti via dalla strada. Professionismo delle donne non lo concepisco: nell'ambito professionistico è troppo tosto. Sarà dura domani per la mia principessa".

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TOKYO - Boxe, Zurlo: "Irma Testa è alla sua seconda Olimpiade, è carica"

di Napoli Magazine

30/07/2024 - 15:02

A Radio Punto Nuovo è intervenuto Lucio Zurlo, maestro del pugile Irma Testa: "Dal 1960 alleno pugili, il primo pugile che ho allenato è Ernesto Bergamasco che ha partecipato alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Sono ancora a Torre Annunziata e amo Torre Annunziata per questo sono qui a fare sacrifici. Irma? Era una ragazzina terribile, una bambina che litigava sempre con gli ometti vicino casa. Lei ha seguito la sorella in palestra, una volta salita sul ring a 12 anni non ha più smesso. Essendo così terribile, non frequentava le persone giuste, ma la gente del rione. Irma è alla seconda olimpiade, in Brasile non aveva più voglia di fare sacrifici, ha dovuto capire se dover fare pugilato oppure no. Stamattina ci siamo sentiti, abbiamo fatto una videochiamata, l'ho vista carica e sorridente. Irma sta dimostrando di aver raggiunto un punto fondamentale: il pugilato non è violenza, non è uno sport facile. Io non ci sono riuscito a diventare pugile perché andare e tornare da Napoli nel 1960 non c'erano i mezzi. La maggior parte dei ragazzi che ho allevato sono venuti via dalla strada. Professionismo delle donne non lo concepisco: nell'ambito professionistico è troppo tosto. Sarà dura domani per la mia principessa".