L'APPUNTO
L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Grazie Napoli, al di là del risultato"
30.04.2018 16:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - Al di là del risultato. Di ogni risultato. Di questo risultato. E di quello su un campo milanese. Al di là di tutto, Forza Napoli. Sempre. E comunque. Forza alla squadra, forza alla città. Forza anche se non sarà scudetto. Forza per rialzarsi, per continuare a giocare, per non pensare che la matematica abbia già tirato le sue somme. Forza. E coraggio. Tanto, tantissimo coraggio. Di camminare a testa alta, sempre e comunque. Perché chiariamolo, la testa è alta, perché 7 giorni fa non si festeggiava uno scudetto, è stato detto in tutti i modi: si festeggiava al di là del risultato finale. Si festeggiava al di là del risultato. Si festeggiava al di là. Beh, si festeggiava. Ok, no: nessun rimpianto, nessun rimorso, nessuna malinconia o amarezza. Sette giorni fa era un’altra storia, era un’altra vita, era un’altra cosa. Sette giorni fa l’adrenalina ha tolto il sonno, per chi c’era e per chi l’ha vista da lontano. Sette giorni fa in una guerra impari, aveva vinto l’Amore, contro tutto e tutti. E si è creduto che potesse bastare. Si è creduto davvero. Prima di dover smettere. Ma Napoli ringrazia per ciò che è stato: Napoli sarà forte abbastanza da ringraziare, onorare e accettare ciò che umanamente non ha potuto combattere, e cambiare, consapevole che se fosse dipeso dagli 11, solo da 11 giocatori senza 12esimi uomini in campo, ora si starebbe ancora festeggiando. E non perché una partita ne possa o ne debba condizionare un’altra ma perché... Come si combatte contro i Mulini a vento? Non si può. Ora il processo sarà alla mentalità, sarà alla concentrazione calata, sarà a gialli e rossi buttati lì a caso, sarà a scelte fatte o non fatte. Ma questa stagione del Napoli va al di là dei processi e delle loro sentenze. Non si può smettere di pensarci, lo sappiamo. Così come però, non si può smettere di amare e di sognare. Bisogna solo smettere di illudersi. Quello sì, perché quello che una settimana fa sembrava un sogno reale, oggi sarebbe solo un’illusione che farebbe più male che bene al Napoli e a Napoli. Non c’è rammarico: c’è solo un grande “grazie” per ciò che è stato fatto, per quanto e quando si è vinto, per come si è gioito. Nulla più. La realtà, la vita, poi sono un’altra cosa, un’altra storia: ora le direzioni cambiano, i sorrisi sono amari. La giostra non smette certo di girare. Non smette mai. Solo che gira in un altro verso, con un’altra velocità e ogni tanto bisogna scendere. E restare in piedi nonostante la testa giri ancora. Ma nel cuore non si smette mai di giocare col cuore e l’anima, di amare e di pensare che è stato bello esserci stati. Sempre, comunque, al di là del risultato... Forza Napoli.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Grazie Napoli, al di là del risultato"

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30/04/2024 - 16:52

NAPOLI - Al di là del risultato. Di ogni risultato. Di questo risultato. E di quello su un campo milanese. Al di là di tutto, Forza Napoli. Sempre. E comunque. Forza alla squadra, forza alla città. Forza anche se non sarà scudetto. Forza per rialzarsi, per continuare a giocare, per non pensare che la matematica abbia già tirato le sue somme. Forza. E coraggio. Tanto, tantissimo coraggio. Di camminare a testa alta, sempre e comunque. Perché chiariamolo, la testa è alta, perché 7 giorni fa non si festeggiava uno scudetto, è stato detto in tutti i modi: si festeggiava al di là del risultato finale. Si festeggiava al di là del risultato. Si festeggiava al di là. Beh, si festeggiava. Ok, no: nessun rimpianto, nessun rimorso, nessuna malinconia o amarezza. Sette giorni fa era un’altra storia, era un’altra vita, era un’altra cosa. Sette giorni fa l’adrenalina ha tolto il sonno, per chi c’era e per chi l’ha vista da lontano. Sette giorni fa in una guerra impari, aveva vinto l’Amore, contro tutto e tutti. E si è creduto che potesse bastare. Si è creduto davvero. Prima di dover smettere. Ma Napoli ringrazia per ciò che è stato: Napoli sarà forte abbastanza da ringraziare, onorare e accettare ciò che umanamente non ha potuto combattere, e cambiare, consapevole che se fosse dipeso dagli 11, solo da 11 giocatori senza 12esimi uomini in campo, ora si starebbe ancora festeggiando. E non perché una partita ne possa o ne debba condizionare un’altra ma perché... Come si combatte contro i Mulini a vento? Non si può. Ora il processo sarà alla mentalità, sarà alla concentrazione calata, sarà a gialli e rossi buttati lì a caso, sarà a scelte fatte o non fatte. Ma questa stagione del Napoli va al di là dei processi e delle loro sentenze. Non si può smettere di pensarci, lo sappiamo. Così come però, non si può smettere di amare e di sognare. Bisogna solo smettere di illudersi. Quello sì, perché quello che una settimana fa sembrava un sogno reale, oggi sarebbe solo un’illusione che farebbe più male che bene al Napoli e a Napoli. Non c’è rammarico: c’è solo un grande “grazie” per ciò che è stato fatto, per quanto e quando si è vinto, per come si è gioito. Nulla più. La realtà, la vita, poi sono un’altra cosa, un’altra storia: ora le direzioni cambiano, i sorrisi sono amari. La giostra non smette certo di girare. Non smette mai. Solo che gira in un altro verso, con un’altra velocità e ogni tanto bisogna scendere. E restare in piedi nonostante la testa giri ancora. Ma nel cuore non si smette mai di giocare col cuore e l’anima, di amare e di pensare che è stato bello esserci stati. Sempre, comunque, al di là del risultato... Forza Napoli.

 

 

Nunzia Marciano

 

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