L'APPUNTO
L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Napoli, ma che parlamm’ a fà?"
24.11.2019 14:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ma che parlamm' a fà, Sempe de stess' cos’, Pe' ce ntussecà... Ecco, che ne parliamo a fare? C’è davvero qualcosa da aggiungere all’ennesimo intossico finale che nell’intermezzo ha fatto sussultare i cuori azzurri, per quanto? Cinque minuti? Quelli del vantaggio del Napoli prima del pareggio del Milan. Più o meno il tempo di cosa? Di nulla, come nulla ci si aspetta oramai da questo Napoli, molto meno dell’ombra di quella squadra gloriosa e spettacolare e poco, pochissimo importa cosa accade sugli altri campi se sul proprio non si riesce nemmeno stavolta ad andare oltre l’inutile 1-1 contro il Milan nella 13esima giornata di un agonizzante campionato. C’è poco da aggiungere, c’è poco forse anche da meravigliarsi: ammutinamenti, polemiche, multe, rapine o pseudo tali, sono solo l’amaro contorno di un piatto che non piace davvero più a nessuno. La maglia, quella che un tempo si onorava ad ogni uscita in campo, come squadra, come città, come giocatore e professionista, oggi è solo una specie di divisa, come “divisa” sembra essere la squadra e chi la guida o dovrebbe guidarla. Questo è. Senza rancori, quasi senza più delusioni. Mercoledì si torna in Champions e chissà che qualcosa di cui andare ancora fieri non venga proprio da lì o magari dall’Europa, vista una classifica di cui si è persino stati alla vetta e che adesso vede il Napoli al settimo posto, lontano da tutto ciò che di spettacolare sapeva regalare. È vero, non si molla la squadra nel momento del bisogno, quando ne ha davvero bisogno, ma siamo proprio sicuri che non sia stata la squadra quella che per prima ha deciso di mollare?

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Napoli, ma che parlamm’ a fà?"

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24/11/2024 - 14:04

NAPOLI - Ma che parlamm' a fà, Sempe de stess' cos’, Pe' ce ntussecà... Ecco, che ne parliamo a fare? C’è davvero qualcosa da aggiungere all’ennesimo intossico finale che nell’intermezzo ha fatto sussultare i cuori azzurri, per quanto? Cinque minuti? Quelli del vantaggio del Napoli prima del pareggio del Milan. Più o meno il tempo di cosa? Di nulla, come nulla ci si aspetta oramai da questo Napoli, molto meno dell’ombra di quella squadra gloriosa e spettacolare e poco, pochissimo importa cosa accade sugli altri campi se sul proprio non si riesce nemmeno stavolta ad andare oltre l’inutile 1-1 contro il Milan nella 13esima giornata di un agonizzante campionato. C’è poco da aggiungere, c’è poco forse anche da meravigliarsi: ammutinamenti, polemiche, multe, rapine o pseudo tali, sono solo l’amaro contorno di un piatto che non piace davvero più a nessuno. La maglia, quella che un tempo si onorava ad ogni uscita in campo, come squadra, come città, come giocatore e professionista, oggi è solo una specie di divisa, come “divisa” sembra essere la squadra e chi la guida o dovrebbe guidarla. Questo è. Senza rancori, quasi senza più delusioni. Mercoledì si torna in Champions e chissà che qualcosa di cui andare ancora fieri non venga proprio da lì o magari dall’Europa, vista una classifica di cui si è persino stati alla vetta e che adesso vede il Napoli al settimo posto, lontano da tutto ciò che di spettacolare sapeva regalare. È vero, non si molla la squadra nel momento del bisogno, quando ne ha davvero bisogno, ma siamo proprio sicuri che non sia stata la squadra quella che per prima ha deciso di mollare?

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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