Attualità
CODACONS - Incendi sul Vesuvio, pronti a chiedere maxi-risarcimento danni ai responsabili
13.07.2017 14:56 di Napoli Magazine
Il Codacons si costituisce formalmente parte offesa nelle inchieste aperte dalla magistratura campana sui roghi che stanno devastando il Vesuvio e, una volta accertati i responsabili degli incendi, chiederà nei loro confronti un maxi-risarcimento danni.
“Abbiamo inviato la costituzione di parte offese coadiuvata da un esposto alle Procure di Torre Annunziata, Nola e Napoli in cui si chiede una estensione delle indagini sui roghi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Nello specifico abbiamo chiesto alla magistratura di procedere per una serie di reati contro l’ambiente e contro la salute dei cittadini, considerati i rischi e l’inquinamento prodotto dagli incendi”.
Si legge al riguardo nell’esposto del Codacons:
“si chiede di procedere a tutti gli accertamenti CON NECESSITÀ DI ESTENDERE LE INDAGINI non solo all’ipotesi di incendio DOLOSO considerato il configurarsi di diverse fattispecie penalmente rilavanti dall’art. 328 c.p., al omesso controllo e vigilanza,  all’art. 452 c.p. delitti colposi contro la salute pubblica e all’art. 674 c.p. (trattasi di reato di pericolo, di mera condotta ed istantaneo, ma che assume natura permanente quando l'emissione della sostanza pericolosa venga effettuata ininterrottamente) alla violazione del d.lgs 81/2008, dell’ artt. 452-bis c.p. (inquinamento ambientale) 452-ter c.p. (danno ambientale. Pericolo per la vita o l’incolumità personale) e violazione del d.lgs. 152/2006 (c.d. testo unico ambientale)  pericolo per la sicurezza la salute e l’incolumità’ pubblica (i reati contro l’incolumità pubblica hanno, nella maggior parte delle ipotesi, la struttura di reati di pericolo che intervengono prima, ovvero segnano un’anticipazione della tutela penale, si punisce prima che si sia verificato un danno, si punisce solo per la semplice messa in pericolo di un certo bene giuridico), concorso nei suddetti reati, violazione del fondamentale principio di rango costituzionale di tutela del patrimonio storico e artistico e del paesaggio della nazione (art. 9 cost.e cnfr. Inoltre art. 117 cost. Comma 2 lett. S) a carico di tutti coloro che soggetti pubblici e /o privati fossero ritenuti responsabili, chiedendo che venga esercitata l’azione penale, riservandosi la costituzione di parte civile nel procedimento penale che eventualmente dovesse essere instaurato in conseguenza del presente atto, al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi in conseguenza del denunciato comportamento criminoso”.
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CODACONS - Incendi sul Vesuvio, pronti a chiedere maxi-risarcimento danni ai responsabili

di Napoli Magazine

13/07/2024 - 14:56

Il Codacons si costituisce formalmente parte offesa nelle inchieste aperte dalla magistratura campana sui roghi che stanno devastando il Vesuvio e, una volta accertati i responsabili degli incendi, chiederà nei loro confronti un maxi-risarcimento danni.
“Abbiamo inviato la costituzione di parte offese coadiuvata da un esposto alle Procure di Torre Annunziata, Nola e Napoli in cui si chiede una estensione delle indagini sui roghi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Nello specifico abbiamo chiesto alla magistratura di procedere per una serie di reati contro l’ambiente e contro la salute dei cittadini, considerati i rischi e l’inquinamento prodotto dagli incendi”.
Si legge al riguardo nell’esposto del Codacons:
“si chiede di procedere a tutti gli accertamenti CON NECESSITÀ DI ESTENDERE LE INDAGINI non solo all’ipotesi di incendio DOLOSO considerato il configurarsi di diverse fattispecie penalmente rilavanti dall’art. 328 c.p., al omesso controllo e vigilanza,  all’art. 452 c.p. delitti colposi contro la salute pubblica e all’art. 674 c.p. (trattasi di reato di pericolo, di mera condotta ed istantaneo, ma che assume natura permanente quando l'emissione della sostanza pericolosa venga effettuata ininterrottamente) alla violazione del d.lgs 81/2008, dell’ artt. 452-bis c.p. (inquinamento ambientale) 452-ter c.p. (danno ambientale. Pericolo per la vita o l’incolumità personale) e violazione del d.lgs. 152/2006 (c.d. testo unico ambientale)  pericolo per la sicurezza la salute e l’incolumità’ pubblica (i reati contro l’incolumità pubblica hanno, nella maggior parte delle ipotesi, la struttura di reati di pericolo che intervengono prima, ovvero segnano un’anticipazione della tutela penale, si punisce prima che si sia verificato un danno, si punisce solo per la semplice messa in pericolo di un certo bene giuridico), concorso nei suddetti reati, violazione del fondamentale principio di rango costituzionale di tutela del patrimonio storico e artistico e del paesaggio della nazione (art. 9 cost.e cnfr. Inoltre art. 117 cost. Comma 2 lett. S) a carico di tutti coloro che soggetti pubblici e /o privati fossero ritenuti responsabili, chiedendo che venga esercitata l’azione penale, riservandosi la costituzione di parte civile nel procedimento penale che eventualmente dovesse essere instaurato in conseguenza del presente atto, al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi in conseguenza del denunciato comportamento criminoso”.