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COVID – Crisanti spiega: "E' più pericoloso prendere un aereo che fare il vaccino per una persona affetta da trombofilia"
14.04.2021 15:29 di Napoli Magazine

Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il vaccino ha una sua vita e durante questa vita cambia. Si possono classificare delle classi di rischio per certe persone che possono sviluppare delle complicazioni. Molte caratteristiche possono mettere a rischio ma le coincidenze sono bassissime. E' più pericoloso prendere un aereo che fare il vaccino per una persona affetta da trombofilia. I casi fatali sono veramente pochi: uno su un milione e mezzo. Chi si vaccina lo fa per se stesso, lo fa per la famiglia e per ordine pubblico. Le persone potenzialmente a rischio è giusto che abbiamo un vaccino alternativo. Sicuramente la vaccinazione è uno degli strumenti più efficaci per tornare alla normalità. La vaccinazione da sola non risolve il problema se non è accompagnato da sistemi di sorveglianza, da fasi transitorie di misure di medicazione e misure di sicurezza. Serve un programma di tracciamento che spenga focolai. Solo il vaccino non aiuta, però è fondamentale. Non pensiamo che vaccinandoci abbiamo risolto tutto".

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COVID – Crisanti spiega: "E' più pericoloso prendere un aereo che fare il vaccino per una persona affetta da trombofilia"

di Napoli Magazine

14/04/2024 - 15:29

Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il vaccino ha una sua vita e durante questa vita cambia. Si possono classificare delle classi di rischio per certe persone che possono sviluppare delle complicazioni. Molte caratteristiche possono mettere a rischio ma le coincidenze sono bassissime. E' più pericoloso prendere un aereo che fare il vaccino per una persona affetta da trombofilia. I casi fatali sono veramente pochi: uno su un milione e mezzo. Chi si vaccina lo fa per se stesso, lo fa per la famiglia e per ordine pubblico. Le persone potenzialmente a rischio è giusto che abbiamo un vaccino alternativo. Sicuramente la vaccinazione è uno degli strumenti più efficaci per tornare alla normalità. La vaccinazione da sola non risolve il problema se non è accompagnato da sistemi di sorveglianza, da fasi transitorie di misure di medicazione e misure di sicurezza. Serve un programma di tracciamento che spenga focolai. Solo il vaccino non aiuta, però è fondamentale. Non pensiamo che vaccinandoci abbiamo risolto tutto".