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IL PROGETTO - Un film per evadere: al via lunedì nella casa circondariale di Poggioreale con la proiezione di "The Wrestler"
20.05.2017 11:16 di Napoli Magazine

Tutto pronto per la prima proiezione nell'ambito della rassegna ''Un film per evadere'', il progetto dedicato alla comunità dei detenuti e nato dalla collaborazione tra l'Istituto per gli studi giuridici M&C Militerni e il Comune di Napoli. Si comincia lunedì con ''The Wrestler'' a Poggioreale, il mese prossimo partiranno le proiezioni anche a Pozzuoli e Nisida. La rassegna cinematografica, creata selezionando una serie di pellicole che saranno proiettate all'interno delle case circondariali, ha lo scopo di utilizzare il forte potere evocativo del cinema, il quale non costituisce soltanto un mero momento di distrazione e intrattenimento. La visione di un film, infatti, attraverso il processo di identificazione con le storie e i personaggi narrati, stimola emozioni forti, fantasie e memorie. La discussione sulle emozioni e sulle riflessioni suscitate dal film, parte fondamentale del progetto, consente di elaborare i vissuti dei detenuti, di connettere la trama del film ad una parte della trama della propria vita. Ogni proiezione sarà seguita da un dibattito con le psicologhe Ilaria Ricupero e Francesca Scannapieco e ogni detenuto potrà mettere su carta le riflessioni suscitate dalla visione-discussione del film, in brevi elaborati che saranno raccolti in un libro (il ricavato sarà devoluto per la realizzazione di progetti con finalità sociale). Il progetto prevede la proiezione di quattro pellicole con cadenza quindicinale anticipate da una brevissima introduzione e seguite da un dibattito. Maria Caniglia, presidente Commissione Welfare; ''Un film per evadere è una rassegna cinematografica che rende gli spettatori-attori, infatti i detenuti che parteciperanno non si limiteranno ad assistere alla proiezione di una pellicola bensì realizzeranno loro stessi un'opera. Dopo l'attività introspettiva metteranno su carta le loro emozioni che saranno raccolte in un libro, frutto di un personale lavoro, che finanzierà attività di natura sociale''.

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IL PROGETTO - Un film per evadere: al via lunedì nella casa circondariale di Poggioreale con la proiezione di "The Wrestler"

di Napoli Magazine

20/05/2024 - 11:16

Tutto pronto per la prima proiezione nell'ambito della rassegna ''Un film per evadere'', il progetto dedicato alla comunità dei detenuti e nato dalla collaborazione tra l'Istituto per gli studi giuridici M&C Militerni e il Comune di Napoli. Si comincia lunedì con ''The Wrestler'' a Poggioreale, il mese prossimo partiranno le proiezioni anche a Pozzuoli e Nisida. La rassegna cinematografica, creata selezionando una serie di pellicole che saranno proiettate all'interno delle case circondariali, ha lo scopo di utilizzare il forte potere evocativo del cinema, il quale non costituisce soltanto un mero momento di distrazione e intrattenimento. La visione di un film, infatti, attraverso il processo di identificazione con le storie e i personaggi narrati, stimola emozioni forti, fantasie e memorie. La discussione sulle emozioni e sulle riflessioni suscitate dal film, parte fondamentale del progetto, consente di elaborare i vissuti dei detenuti, di connettere la trama del film ad una parte della trama della propria vita. Ogni proiezione sarà seguita da un dibattito con le psicologhe Ilaria Ricupero e Francesca Scannapieco e ogni detenuto potrà mettere su carta le riflessioni suscitate dalla visione-discussione del film, in brevi elaborati che saranno raccolti in un libro (il ricavato sarà devoluto per la realizzazione di progetti con finalità sociale). Il progetto prevede la proiezione di quattro pellicole con cadenza quindicinale anticipate da una brevissima introduzione e seguite da un dibattito. Maria Caniglia, presidente Commissione Welfare; ''Un film per evadere è una rassegna cinematografica che rende gli spettatori-attori, infatti i detenuti che parteciperanno non si limiteranno ad assistere alla proiezione di una pellicola bensì realizzeranno loro stessi un'opera. Dopo l'attività introspettiva metteranno su carta le loro emozioni che saranno raccolte in un libro, frutto di un personale lavoro, che finanzierà attività di natura sociale''.