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LA DECISIONE - Chalet Ciro: nessuna risposta da parte del Comune, al via i licenziamenti
30.06.2017 13:26 di Napoli Magazine

Dal Comune di Napoli ancora nessuna risposta. Si consolida, così, la triste decisione da parte del titolare dello storico Chalet Ciro sul lungomare di Mergellina, Antonio De Martino, di procedere al licenziamento di circa venti dipendenti. A seguito della disposizione comunale che ha ridimensionato lo spazio occupato da tavolini, sedie e ombrelloni, infatti, i lavoratori della pasticceria di Via Caracciolo sono stati costretti a fermarsi, ormai da una settimana. La minaccia di perdere il posto di lavoro, la protesta, la petizione degli “Amici dello Chalet Ciro”, il sit-in davanti Palazzo San Giacomo per sensibilizzare il sindaco, non sono bastati per richiedere un intervento concreto e, ad oggi, silenzio assoluto. «Non abbiamo ricevuto alcuna notizia da parte del Comune – spiega Antonio De Martino –, in attesa del ricorso al Tar mi vedo costretto a prendere un provvedimento che mi spezza il cuore. Chiediamo di essere ascoltati, è una situazione insostenibile!».

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LA DECISIONE - Chalet Ciro: nessuna risposta da parte del Comune, al via i licenziamenti

di Napoli Magazine

30/06/2024 - 13:26

Dal Comune di Napoli ancora nessuna risposta. Si consolida, così, la triste decisione da parte del titolare dello storico Chalet Ciro sul lungomare di Mergellina, Antonio De Martino, di procedere al licenziamento di circa venti dipendenti. A seguito della disposizione comunale che ha ridimensionato lo spazio occupato da tavolini, sedie e ombrelloni, infatti, i lavoratori della pasticceria di Via Caracciolo sono stati costretti a fermarsi, ormai da una settimana. La minaccia di perdere il posto di lavoro, la protesta, la petizione degli “Amici dello Chalet Ciro”, il sit-in davanti Palazzo San Giacomo per sensibilizzare il sindaco, non sono bastati per richiedere un intervento concreto e, ad oggi, silenzio assoluto. «Non abbiamo ricevuto alcuna notizia da parte del Comune – spiega Antonio De Martino –, in attesa del ricorso al Tar mi vedo costretto a prendere un provvedimento che mi spezza il cuore. Chiediamo di essere ascoltati, è una situazione insostenibile!».