Attualità
LUTTO - Addio all'attore e cantante partenopeo Luciano Rondinella
28.06.2020 13:38 di Napoli Magazine Fonte: ilroma.net

NAPOLI. Si terranno lunedì 29 giugno, alle ore 11 nella chiesa di San Ferdinando in piazza Trieste e Trento, i funerali di Luciano Rondinella (nella foto), fratello di Giacomo. Aveva 86 anni. Il suo vero debutto nel mondo dello spettacolo, dopo le prime esperienze nel coro parrocchiale, avvenne nel 1954, in veste di attore in una compagnia di Rivista accanto a Nino Besozzi e, nello stesso anno, prese parte al film “L'oro di Napoli” di Vittorio De Sica. Dopo poco venne scritturato da Garinei e Giovannini in una delle loro famose commedie musicali, “L'adorabile Giulio”, con Carlo Dapporto e Delia Scala. Dotato di una voce calda ed estesa, simile a quella del fratello, raggiunse la popolarità al Festival di Napoli 1959 con il brano “Primmavera”. L'anno precedente aveva interpretato il film musicarello “Sorrisi e canzoni” al fianco di Maria Fiore. Nel 1960 si aggiudicò il Festival Internazionale di Firenze con il brano “Rondini fiorentine” e prese parte alla “Sei Giorni della Canzone” con il motivo “Olimpya in Rome”. Nel 1961 giunse in finale a “Canzonissima” con la celebre canzone “Santa Lucia”. Nello stesso anno debuttò al Festival di Sanremo con la canzone "Che freddo", eseguita in abbinamento con Edoardo Vianello. Fu attivissimo anche come operatore, produttore, organizzatore. Negli Anni ’70 fondò le Edizioni Musicali Rondinella con la annessa casa discografica Hello. Nel 1977 aprì uno dei primi negozi di importazione diretta di dschi con postazioni d'ascolto e promozione di concerti, "Top Music", attivo fino al 1992. Con Tato Russo ed altri fu il promotore della riapertura del teatro Bellini. Nel ’93 inaugurò il ristorante-palcoscenico “Girulà”, che fu definito “la casa della canzone napoletana”, un accogliente ritrovo al centro di Napoli sulla cui pedana fino al 2007, tra ricordi del passato, foto e locandine d’epoca, sono passati grandi nomi della canzone e del teatro tra i quali Roberto Murolo, Carlo e Aldo Giuffrè, Elio Pandolfi e tanti altri. Le sue tre figlie hanno seguito la vocazione artistica di famiglia: Clelia è attrice - è stata anche al fianco di Massimo Troisi nel fortunato film “Le vie del Signore sono finite”, mentre Amelia e Francesca hanno formato un apprezzato duo chiamato per l'appunto “Le Rondinella”, proseguendo e rinnovando la tradizione della canzone napoletana anche oltre i confini nazionali.

ULTIMISSIME ATTUALITÀ
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
LUTTO - Addio all'attore e cantante partenopeo Luciano Rondinella

di Napoli Magazine

28/06/2020 - 13:38

NAPOLI. Si terranno lunedì 29 giugno, alle ore 11 nella chiesa di San Ferdinando in piazza Trieste e Trento, i funerali di Luciano Rondinella (nella foto), fratello di Giacomo. Aveva 86 anni. Il suo vero debutto nel mondo dello spettacolo, dopo le prime esperienze nel coro parrocchiale, avvenne nel 1954, in veste di attore in una compagnia di Rivista accanto a Nino Besozzi e, nello stesso anno, prese parte al film “L'oro di Napoli” di Vittorio De Sica. Dopo poco venne scritturato da Garinei e Giovannini in una delle loro famose commedie musicali, “L'adorabile Giulio”, con Carlo Dapporto e Delia Scala. Dotato di una voce calda ed estesa, simile a quella del fratello, raggiunse la popolarità al Festival di Napoli 1959 con il brano “Primmavera”. L'anno precedente aveva interpretato il film musicarello “Sorrisi e canzoni” al fianco di Maria Fiore. Nel 1960 si aggiudicò il Festival Internazionale di Firenze con il brano “Rondini fiorentine” e prese parte alla “Sei Giorni della Canzone” con il motivo “Olimpya in Rome”. Nel 1961 giunse in finale a “Canzonissima” con la celebre canzone “Santa Lucia”. Nello stesso anno debuttò al Festival di Sanremo con la canzone "Che freddo", eseguita in abbinamento con Edoardo Vianello. Fu attivissimo anche come operatore, produttore, organizzatore. Negli Anni ’70 fondò le Edizioni Musicali Rondinella con la annessa casa discografica Hello. Nel 1977 aprì uno dei primi negozi di importazione diretta di dschi con postazioni d'ascolto e promozione di concerti, "Top Music", attivo fino al 1992. Con Tato Russo ed altri fu il promotore della riapertura del teatro Bellini. Nel ’93 inaugurò il ristorante-palcoscenico “Girulà”, che fu definito “la casa della canzone napoletana”, un accogliente ritrovo al centro di Napoli sulla cui pedana fino al 2007, tra ricordi del passato, foto e locandine d’epoca, sono passati grandi nomi della canzone e del teatro tra i quali Roberto Murolo, Carlo e Aldo Giuffrè, Elio Pandolfi e tanti altri. Le sue tre figlie hanno seguito la vocazione artistica di famiglia: Clelia è attrice - è stata anche al fianco di Massimo Troisi nel fortunato film “Le vie del Signore sono finite”, mentre Amelia e Francesca hanno formato un apprezzato duo chiamato per l'appunto “Le Rondinella”, proseguendo e rinnovando la tradizione della canzone napoletana anche oltre i confini nazionali.

Fonte: ilroma.net