“Ritengo, e lo abbiamo detto anche in questo caso per primi, che le multe (per i costruttori di auto europei che non hanno rispettato gli obiettivi di decarbonizzazione, ndr) siano un ostacolo insormontabile per l'industria dell'auto europea che sarebbe penalizzata per circa 15 miliardi di euro nel momento in cui invece dovrebbe investire di più sull’innovazione tecnologica, sulla competitività e sulla produzione. La loro rimozione è necessaria ma non è assolutamente sufficiente. Occorre affrontare e risolvere subito l'ostacolo delle multe e nel contempo realizzare tutte le altre misure che noi abbiamo enucleato con una visione strategica (non paper italiano relativo al settore automotive europeo a tutela del lavoro e dell'industria europea, ndr) già da diverso tempo e quindi affrontare la questione della neutralità tecnologica. Non si può puntare solo sull'elettrico, che non tira, che oggi è appannaggio della Cina che ha la tecnologia più avanzata. Dobbiamo utilizzare tutte le altre tecnologie a cominciare dal biocombustibile, che è il carburante più ecologico che esista, occorre investire con risorse adeguate sulle imprese come fanno gli Stati Uniti e nel contempo realizzare un piano europeo che rilanci la domanda delle auto sostenibili omogeneo e duraturo nel tempo”. Lo ha detto Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, a 24 Mattino su Radio 24.
"C'è un problema industriale in Europa. La Germania è in recessione economica, da due anni, ed è il gigante dell'economia europea a cui è collegata la gran parte del nostro sistema industriale. C'è un problema dell'industria in Europa, perché tutti gli altri paesi industriali, sono in affanno. Per quanto riguarda l'Italia, notiamo che nell'ultimo trimestre si segnala una leggera ripresa del sistema industriale. Sappiamo che il problema va risolto laddove è nato, cioè in Europa. Per questo siamo impegnati con tutte le nostre forze a cambiare la politica industriale europea, affinché sia altrettanto assertiva come quella degli Stati Uniti. Una politica industriale che si deve fondare su una politica energetica che punti all'autonomia energetica europea e che sia tutelata da misure commerciali che tutelino le imprese europee dalla concorrenza sleale di altri attori". Lo ha detto Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, a 24 Mattino su Radio 24.
“Per l’Italia la prospettiva è di crescita del PIL nel prossimo anno e di continua crescita dell’occupazione in un contesto molto difficile che dobbiamo tutelare con gli investimenti. Per questo il governo ha messo in campo, per quest’anno, oltre 22 miliardi di euro come incentivi agli investimenti e alla produzione delle imprese, con contratti di sviluppo, piccoli contratti di sviluppo come chiedono le piccole e medie imprese, accordi di innovazione, Transizione 5.0 e Industria 4.0, IRES premiale per chi investe nelle proprie imprese, ZES unica del Mezzogiorno. Insomma, ci sono in campo 22 miliardi per chi vuole crescere nel nostro paese con nuovi investimenti produttivi, ammodernando i propri stabilimenti per renderli più competitivi nella duplice transizione green e digitale”. Lo ha detto Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, a 24 Mattino su Radio 24.
di Napoli Magazine
31/01/2025 - 11:00
“Ritengo, e lo abbiamo detto anche in questo caso per primi, che le multe (per i costruttori di auto europei che non hanno rispettato gli obiettivi di decarbonizzazione, ndr) siano un ostacolo insormontabile per l'industria dell'auto europea che sarebbe penalizzata per circa 15 miliardi di euro nel momento in cui invece dovrebbe investire di più sull’innovazione tecnologica, sulla competitività e sulla produzione. La loro rimozione è necessaria ma non è assolutamente sufficiente. Occorre affrontare e risolvere subito l'ostacolo delle multe e nel contempo realizzare tutte le altre misure che noi abbiamo enucleato con una visione strategica (non paper italiano relativo al settore automotive europeo a tutela del lavoro e dell'industria europea, ndr) già da diverso tempo e quindi affrontare la questione della neutralità tecnologica. Non si può puntare solo sull'elettrico, che non tira, che oggi è appannaggio della Cina che ha la tecnologia più avanzata. Dobbiamo utilizzare tutte le altre tecnologie a cominciare dal biocombustibile, che è il carburante più ecologico che esista, occorre investire con risorse adeguate sulle imprese come fanno gli Stati Uniti e nel contempo realizzare un piano europeo che rilanci la domanda delle auto sostenibili omogeneo e duraturo nel tempo”. Lo ha detto Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, a 24 Mattino su Radio 24.
"C'è un problema industriale in Europa. La Germania è in recessione economica, da due anni, ed è il gigante dell'economia europea a cui è collegata la gran parte del nostro sistema industriale. C'è un problema dell'industria in Europa, perché tutti gli altri paesi industriali, sono in affanno. Per quanto riguarda l'Italia, notiamo che nell'ultimo trimestre si segnala una leggera ripresa del sistema industriale. Sappiamo che il problema va risolto laddove è nato, cioè in Europa. Per questo siamo impegnati con tutte le nostre forze a cambiare la politica industriale europea, affinché sia altrettanto assertiva come quella degli Stati Uniti. Una politica industriale che si deve fondare su una politica energetica che punti all'autonomia energetica europea e che sia tutelata da misure commerciali che tutelino le imprese europee dalla concorrenza sleale di altri attori". Lo ha detto Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, a 24 Mattino su Radio 24.
“Per l’Italia la prospettiva è di crescita del PIL nel prossimo anno e di continua crescita dell’occupazione in un contesto molto difficile che dobbiamo tutelare con gli investimenti. Per questo il governo ha messo in campo, per quest’anno, oltre 22 miliardi di euro come incentivi agli investimenti e alla produzione delle imprese, con contratti di sviluppo, piccoli contratti di sviluppo come chiedono le piccole e medie imprese, accordi di innovazione, Transizione 5.0 e Industria 4.0, IRES premiale per chi investe nelle proprie imprese, ZES unica del Mezzogiorno. Insomma, ci sono in campo 22 miliardi per chi vuole crescere nel nostro paese con nuovi investimenti produttivi, ammodernando i propri stabilimenti per renderli più competitivi nella duplice transizione green e digitale”. Lo ha detto Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del Made in Italy, a 24 Mattino su Radio 24.