Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha affermato, durante il suo consueto appuntamento settimanale sui social, a proposito della questione del terzo mandato elettorale su cui è intervenuto il Governo appellandosi alla Consulta contro la legge approvata dal Consiglio regionale campano: "E' stata una settimana molto impegnativa per quello che ci riguarda. Si è aperto un grande dibattito politico nel nostro paese in relazione alla legge regionale impugnata dal Governo Meloni - ha detto De Luca, come evidenziato da "Napoli Magazine" -. La vicenda è all'attenzione della Corte Costituzionale. Abbiamo sottolineato in questi giorni due aspetti del problema cosiddetto 'terzo mandato'. Il primo è la violazione da parte del Governo nazionale di una legge fondamentale in uno Stato di diritto e cioè: la legge è uguale per tutti. E' un principio che dovrebbe valere per tutti in un Paese democratico e invece in Italia non è stato così. Il Veneto sta completando con il collega Zaia il terzo mandato, la regione Piemonte ha approvato la stessa legge della regione Campania un anno e mezzo fa senza che il Governo la impugnasse. E' incredibile, ma è cosi: tre regioni approvano la stessa legge, per due regioni il Governo non dice niente e per una ricorre alla Corte Costituzionale Aspetteremo con grande serenità il giudizio della Corte. Il secondo elemento che vorrei sottolineare e che mi pare il più importante dal punto di vista sostanziale è questo: il futuro di un territorio chi deve deciderlo? I cittadini o i burocrati di partito che stanno a Roma, i cacicchi veri, quelli che non hanno mai rapporti con i territori? Il dilemma, la scelta che a mio parere deve essere proposta ai cittadini è questa. Il futuro di un territorio lo decidono i cittadini, gli elettori. Mi pare un principio democratico, irrinunciabile. Quando bisogna prendere decisioni che riguardano il futuro delle famiglie, delle imprese, della sanità, del trasporto pubblico, del territorio in generale, devono avere la parola gli elettori, non le burocrazie di partito. Saranno i temi all'ordine del giorno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, ma mi fermo qui perchè abbiamo deciso di concentrarci sulle opere da realizzare, sulle cose che riguardano lo sviluppo della nostra Regione".
di Napoli Magazine
17/01/2025 - 18:16
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha affermato, durante il suo consueto appuntamento settimanale sui social, a proposito della questione del terzo mandato elettorale su cui è intervenuto il Governo appellandosi alla Consulta contro la legge approvata dal Consiglio regionale campano: "E' stata una settimana molto impegnativa per quello che ci riguarda. Si è aperto un grande dibattito politico nel nostro paese in relazione alla legge regionale impugnata dal Governo Meloni - ha detto De Luca, come evidenziato da "Napoli Magazine" -. La vicenda è all'attenzione della Corte Costituzionale. Abbiamo sottolineato in questi giorni due aspetti del problema cosiddetto 'terzo mandato'. Il primo è la violazione da parte del Governo nazionale di una legge fondamentale in uno Stato di diritto e cioè: la legge è uguale per tutti. E' un principio che dovrebbe valere per tutti in un Paese democratico e invece in Italia non è stato così. Il Veneto sta completando con il collega Zaia il terzo mandato, la regione Piemonte ha approvato la stessa legge della regione Campania un anno e mezzo fa senza che il Governo la impugnasse. E' incredibile, ma è cosi: tre regioni approvano la stessa legge, per due regioni il Governo non dice niente e per una ricorre alla Corte Costituzionale Aspetteremo con grande serenità il giudizio della Corte. Il secondo elemento che vorrei sottolineare e che mi pare il più importante dal punto di vista sostanziale è questo: il futuro di un territorio chi deve deciderlo? I cittadini o i burocrati di partito che stanno a Roma, i cacicchi veri, quelli che non hanno mai rapporti con i territori? Il dilemma, la scelta che a mio parere deve essere proposta ai cittadini è questa. Il futuro di un territorio lo decidono i cittadini, gli elettori. Mi pare un principio democratico, irrinunciabile. Quando bisogna prendere decisioni che riguardano il futuro delle famiglie, delle imprese, della sanità, del trasporto pubblico, del territorio in generale, devono avere la parola gli elettori, non le burocrazie di partito. Saranno i temi all'ordine del giorno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, ma mi fermo qui perchè abbiamo deciso di concentrarci sulle opere da realizzare, sulle cose che riguardano lo sviluppo della nostra Regione".