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CERVI IN ABRUZZO - I Vip a fianco della Lega Italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente: "No allo sterminio"
05.11.2024 16:08 di Napoli Magazine

Fermare lo sterminio di 469 cervi considerati “in soprannumero” deciso dalla giunta regionale dell’Abruzzo e dal presidente Marco Marsilio. È quanto chiedono, con un accorato appello, importanti personalità del mondo dello spettacolo, impegnate a fianco della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente che, dall’inizio di questa vicenda, si sta battendo contro la deliberazione regionale. Tra di loro il cantante Al Bano, la conduttrice Alba Parietti, il giornalista Igor Righetti, la cantautrice Grazia Di Michele, la giornalista e conduttrice Alda d’Eusanio, la cantante Fiordaliso, gli attori Andrea Roncato ed Enzo Salvi.

“Dobbiamo convivere con gli animali selvatici, eliminando i disagi: evviva i cervi, evviva gli umani e l’intelligenza”, ha detto Al Bano. “La decisione di abbattere i cervi trasmette disprezzo per la vita e il regno animale che deve essere salvato. Aiutiamo questi cervi, trasferiamoli ma preserviamo la loro vita”, ha aggiunto Parietti. “L’Abruzzo è una regione meravigliosa frequentata da chi come me ama gli animali. Una regione verde che nessuno deve sporcare di rosso sangue”, ha precisato Righetti. “La Regione Abruzzo inserisce un ignobile tariffario all’interno di una delibera per uccidere 500 cervi, in una terra che da sempre ha protetto la fauna”, ha aggiunto Di Michele. “Per favore, ve lo chiedo con il cuore in mano, non uccidete i cervi. La loro mattanza è crudele, pensate che ci sono anche i cuccioli. Siate buoni, siate umani”, dice d’Eusanio. “Vi prego trovate altre soluzioni”, le fa eco Fiordaliso. “Mi rivolgo al presidente della Regione Abruzzo: per favore non fatelo, non uccidete 469 piccoli innocenti”, dice Roncato. Ancor più energico Salvi: “Questo messaggio è per la Regione Abruzzo, volevo porvi una domanda: se il vostro cuore sia andato in ferie in qualche paese sconosciuto. Penso che la decisione di uccidere cinquecento cervi sia inaudita! Tutti gli animali hanno il diritto di vivere”.

Il 14 ottobre la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente ha ottenuto dal Consiglio di Stato una sospensiva della deliberazione regionale, che però non è stata annullata dal presidente. “La sorte dei cervi d’Abruzzo - ricorda l’associazione animalista - è appesa alla decisione del CdS nel merito. Mentre i cacciatori non vedono l’ora di dare il via alla mattanza, tutti gli italiani che amano il patrimonio naturale dell’Abruzzo e la società civile si mobilitano per la salvezza di questi animali. Al coro delle voci in dissenso si aggiungono ora quelle di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, a dimostrazione che quella per i selvatici è una battaglia che interessa tutti. Ancora una volta - conclude la nota della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente - chiediamo a Marsilio di riflettere almeno sul danno d’immagine che il massacro infliggerà a una Regione che, finora, è servita da esempio per la capacità di convivere con gli animali dei boschi e delle campagne”.

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CERVI IN ABRUZZO - I Vip a fianco della Lega Italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente: "No allo sterminio"

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05/11/2024 - 16:08

Fermare lo sterminio di 469 cervi considerati “in soprannumero” deciso dalla giunta regionale dell’Abruzzo e dal presidente Marco Marsilio. È quanto chiedono, con un accorato appello, importanti personalità del mondo dello spettacolo, impegnate a fianco della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente che, dall’inizio di questa vicenda, si sta battendo contro la deliberazione regionale. Tra di loro il cantante Al Bano, la conduttrice Alba Parietti, il giornalista Igor Righetti, la cantautrice Grazia Di Michele, la giornalista e conduttrice Alda d’Eusanio, la cantante Fiordaliso, gli attori Andrea Roncato ed Enzo Salvi.

“Dobbiamo convivere con gli animali selvatici, eliminando i disagi: evviva i cervi, evviva gli umani e l’intelligenza”, ha detto Al Bano. “La decisione di abbattere i cervi trasmette disprezzo per la vita e il regno animale che deve essere salvato. Aiutiamo questi cervi, trasferiamoli ma preserviamo la loro vita”, ha aggiunto Parietti. “L’Abruzzo è una regione meravigliosa frequentata da chi come me ama gli animali. Una regione verde che nessuno deve sporcare di rosso sangue”, ha precisato Righetti. “La Regione Abruzzo inserisce un ignobile tariffario all’interno di una delibera per uccidere 500 cervi, in una terra che da sempre ha protetto la fauna”, ha aggiunto Di Michele. “Per favore, ve lo chiedo con il cuore in mano, non uccidete i cervi. La loro mattanza è crudele, pensate che ci sono anche i cuccioli. Siate buoni, siate umani”, dice d’Eusanio. “Vi prego trovate altre soluzioni”, le fa eco Fiordaliso. “Mi rivolgo al presidente della Regione Abruzzo: per favore non fatelo, non uccidete 469 piccoli innocenti”, dice Roncato. Ancor più energico Salvi: “Questo messaggio è per la Regione Abruzzo, volevo porvi una domanda: se il vostro cuore sia andato in ferie in qualche paese sconosciuto. Penso che la decisione di uccidere cinquecento cervi sia inaudita! Tutti gli animali hanno il diritto di vivere”.

Il 14 ottobre la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente ha ottenuto dal Consiglio di Stato una sospensiva della deliberazione regionale, che però non è stata annullata dal presidente. “La sorte dei cervi d’Abruzzo - ricorda l’associazione animalista - è appesa alla decisione del CdS nel merito. Mentre i cacciatori non vedono l’ora di dare il via alla mattanza, tutti gli italiani che amano il patrimonio naturale dell’Abruzzo e la società civile si mobilitano per la salvezza di questi animali. Al coro delle voci in dissenso si aggiungono ora quelle di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, a dimostrazione che quella per i selvatici è una battaglia che interessa tutti. Ancora una volta - conclude la nota della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente - chiediamo a Marsilio di riflettere almeno sul danno d’immagine che il massacro infliggerà a una Regione che, finora, è servita da esempio per la capacità di convivere con gli animali dei boschi e delle campagne”.