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CTCF - Burioni: "Il virus che causa il vaiolo delle scimmie è vecchissimo, è meno pericoloso del vaiolo"
22.05.2022 23:36 di Napoli Magazine

Il virologo Roberto Burioni ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Che tempo che fa" su Rai3: "Il virus che causa il vaiolo delle scimmie è vecchissimo: il primo caso umano si è registrato nel 1970. Questo virus, per come lo conosciamo finora, possiamo considerarlo il cugino molto più buono del vaiolo. Infatti è di gran lunga meno pericoloso. Il vaccino contro il vaiolo vero protegge anche contro il vaiolo delle scimmie. Siccome il vaiolo è sparito e dal 1981 nessuno viene più vaccinato, il virus del vaiolo delle scimmie si è trovato davanti un gran numero di esseri umani infettabili... Questa ipotesi  è possibile ma alla luce delle nostre conoscenze non è molto probabile. Il virus del vaiolo delle scimmie appartiene a una famiglia di virus che muta molto poco, niente a che vedere con COVID o il virus dell’influenza. I casi sono certamente ben di più di quelli contati fino ad ora ed i numeri potrebbero aumentare nelle prossime settimane, specie se non si interrompe in maniera efficace con il tracciamento la catena del contagio che non avviene solo per via sessuale. Il virus che sta circolando è quello del 1958 o è mutato diventando più infettivo?Ancora non abbiamo elementi per escludere questa possibilità, anche se proprio ieri  sono stati resi pubblici dei dati che sembrano andare nella direzione di una stabilità".

 

 

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CTCF - Burioni: "Il virus che causa il vaiolo delle scimmie è vecchissimo, è meno pericoloso del vaiolo"

di Napoli Magazine

22/05/2024 - 23:36

Il virologo Roberto Burioni ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Che tempo che fa" su Rai3: "Il virus che causa il vaiolo delle scimmie è vecchissimo: il primo caso umano si è registrato nel 1970. Questo virus, per come lo conosciamo finora, possiamo considerarlo il cugino molto più buono del vaiolo. Infatti è di gran lunga meno pericoloso. Il vaccino contro il vaiolo vero protegge anche contro il vaiolo delle scimmie. Siccome il vaiolo è sparito e dal 1981 nessuno viene più vaccinato, il virus del vaiolo delle scimmie si è trovato davanti un gran numero di esseri umani infettabili... Questa ipotesi  è possibile ma alla luce delle nostre conoscenze non è molto probabile. Il virus del vaiolo delle scimmie appartiene a una famiglia di virus che muta molto poco, niente a che vedere con COVID o il virus dell’influenza. I casi sono certamente ben di più di quelli contati fino ad ora ed i numeri potrebbero aumentare nelle prossime settimane, specie se non si interrompe in maniera efficace con il tracciamento la catena del contagio che non avviene solo per via sessuale. Il virus che sta circolando è quello del 1958 o è mutato diventando più infettivo?Ancora non abbiamo elementi per escludere questa possibilità, anche se proprio ieri  sono stati resi pubblici dei dati che sembrano andare nella direzione di una stabilità".