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DDL ZAN - La risposta di Draghi alla Chiesa: "Il nostro è uno Stato laico, rispettiamo i patti internazionali"
23.06.2021 18:17 di Napoli Magazine Fonte: Tgcom24

"Il nostro è uno Stato laico". Così il premier Mario Draghi intervenendo al Senato sul ddl Zan e sulla bocciatura del Vaticano che ha chiesto alcune modifiche al testo. "Il Parlamento è sempre libero di discutere e non solo. Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per rispettare gli impegni internazionali tra cui il Concordato. Ci sono controlli preventivi nelle commissioni parlamentari e successivi nella Corte costituzionale", precisa.

 

"Voglio precisare una cosa, che si ritrova in una sentenza della Corte Costituzionale del 1989 - spiega il presidente del Consiglio -: la laicità non è indifferenza dello Stato rispetto al fenomeno religioso, la laicità è tutela del pluralismo e delle diversità culturali". "Infine, per completare l'informazione, ieri l'Italia ha sottoscritto con altri 16 Paesi europei una dichiarazione comune in cui si esprime preoccupazione sugli articoli di legge in Ungheria che discriminano in base all'orientamento sessuale. Queste sono le dichiarazioni che oggi mi sento di fare, senza entrare ovviamente nel merito della discussione parlamentare. Come vedete, il governo la sta seguendo ma questo è il momento del Parlamento, non è il momento dell'esecutivo", conclude il premier.

 

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DDL ZAN - La risposta di Draghi alla Chiesa: "Il nostro è uno Stato laico, rispettiamo i patti internazionali"

di Napoli Magazine

23/06/2024 - 18:17

"Il nostro è uno Stato laico". Così il premier Mario Draghi intervenendo al Senato sul ddl Zan e sulla bocciatura del Vaticano che ha chiesto alcune modifiche al testo. "Il Parlamento è sempre libero di discutere e non solo. Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per rispettare gli impegni internazionali tra cui il Concordato. Ci sono controlli preventivi nelle commissioni parlamentari e successivi nella Corte costituzionale", precisa.

 

"Voglio precisare una cosa, che si ritrova in una sentenza della Corte Costituzionale del 1989 - spiega il presidente del Consiglio -: la laicità non è indifferenza dello Stato rispetto al fenomeno religioso, la laicità è tutela del pluralismo e delle diversità culturali". "Infine, per completare l'informazione, ieri l'Italia ha sottoscritto con altri 16 Paesi europei una dichiarazione comune in cui si esprime preoccupazione sugli articoli di legge in Ungheria che discriminano in base all'orientamento sessuale. Queste sono le dichiarazioni che oggi mi sento di fare, senza entrare ovviamente nel merito della discussione parlamentare. Come vedete, il governo la sta seguendo ma questo è il momento del Parlamento, non è il momento dell'esecutivo", conclude il premier.

 

Fonte: Tgcom24