"La programmazione è l'elemento base per potere pianificare la prevenzione strutturale. In dieci anni la regione ha avuto circa 600 milioni per mettere in sicurezza il territorio. Se ogni volta che piove in Emilia-Romagna, succede il finimondo è chiaro che qualcosa non torna, allora vogliamo sederci attorno a un tavolo? È questo quello che abbiamo chiesto da un anno alla regione per capire dove è stato speso, dove non si è potuto spendere o potuto progettare, non è un atto di accusa. Si tratta solo di pianificare per evitare che quella regione, assieme ad altre debba diventare ogni volta un campo infernale dopo una pioggia abbondante, che non è più eccezionale. Smettiamola col dire ‘non avevo mai visto tanto’, ormai è diventata ordinarietà. Sappiamo che con il cambiamento climatico ci saranno lunghi periodi di siccità e brevissimi periodi di piogge intense, quindi i danni sono inevitabili. Se poi cementifichiamo il terreno, e in questo l'Emilia-Romagna è una delle regioni che ha consumato maggiore suolo negli ultimi anni, è chiaro che l'acqua diventa ruscello e quando si gonfia e aumenta di volume e passa fa danno. Noi siamo stati accanto alla regione, continuiamo ad esserlo ma non parliamo di costruzione affidata al generale Figliuolo, quella è straordinarietà e non c'entra con la prevenzione ordinaria che va fatta in tempo di pace". Lo ha detto Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, a 24 Mattino su Radio 24.
In arrivo commissario per le ricostruzioni
“In Italia si sa le ricostruzioni sono lente e costosissime ed è per questo che abbiamo varato un disegno di legge appositamente sulle ricostruzioni che andrà in Parlamento proprio nei prossimi giorni, forse la prossima settimana. Per accelerare, per determinare i tempi e per ridurre i soggetti che concorrono al processo di ricostruzione. E’ prevista una cabina di regia guidata da un Commissario straordinario nella quale siano presenti, non possiamo escluderle, le Regioni e gli enti locali, ma naturalmente con tempi contingentati cioè 30 giorni, 45 giorni, 15 giorni, dopodiché il commissario è autorizzato ad andare avanti a prescindere dal parere non espresso dagli enti locali e dalle articolazioni dello Stato”.
Stop fondi alle Regioni senza capire come verranno spesi
“In Italia non siamo fatti per la prevenzione, questo è un dato culturale di cui dobbiamo tristemente prendere atto. Noi siamo bravissimi a guidare la gestione dell’emergenza ma non siamo bravi nel prevenire, eppure non mancano i soldi che preferiamo dirottare verso il centro urbano, verso l’arredo, l’aiuola, qualcosa che si vede e che ti fa tagliare il nastro, le cose che non fanno tagliare il nastro non piacciono ad alcuni politici. In Italia noi abbiamo bisogno di dirottare il massimo delle risorse nella prevenzione, perché gli alluvioni saranno sempre più frequenti, perché siamo esposti al 60% al rischio terremoti, perché l’Italia è vulnerabile al 94% della sue estensione, perché i Campi Flegrei dovrebbero aver insegnato qualcosa, ecco perché noi diciamo alle regioni che non siamo più disposti ad erogare fondi senza capire come e dove verranno spesi”.
Polemiche sull'alluvione? Mancano 2 mesi alle elezioni
"Le polemiche? Mancano 2 mesi alle elezioni. Faccio politica da tempo e capisco che ogni pretesto è buono per puntare il dito contro il governo nazionale. Noi evitiamo di raccogliere le provocazioni. ma qui c'è di mezzo la vita delle persone". Lo ha detto a 24 Mattino su Radio 24 il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, parlando dello scontro sull'alluvione in Emilia Romagna. "Io non ho scatenato alcuna polemica, poi se gli altri si divertono a farla mentre c'e' chi soffre è un problema loro, legato all'etica e al senso di responsabilità" ha concluso.
di Napoli Magazine
20/09/2024 - 11:24
"La programmazione è l'elemento base per potere pianificare la prevenzione strutturale. In dieci anni la regione ha avuto circa 600 milioni per mettere in sicurezza il territorio. Se ogni volta che piove in Emilia-Romagna, succede il finimondo è chiaro che qualcosa non torna, allora vogliamo sederci attorno a un tavolo? È questo quello che abbiamo chiesto da un anno alla regione per capire dove è stato speso, dove non si è potuto spendere o potuto progettare, non è un atto di accusa. Si tratta solo di pianificare per evitare che quella regione, assieme ad altre debba diventare ogni volta un campo infernale dopo una pioggia abbondante, che non è più eccezionale. Smettiamola col dire ‘non avevo mai visto tanto’, ormai è diventata ordinarietà. Sappiamo che con il cambiamento climatico ci saranno lunghi periodi di siccità e brevissimi periodi di piogge intense, quindi i danni sono inevitabili. Se poi cementifichiamo il terreno, e in questo l'Emilia-Romagna è una delle regioni che ha consumato maggiore suolo negli ultimi anni, è chiaro che l'acqua diventa ruscello e quando si gonfia e aumenta di volume e passa fa danno. Noi siamo stati accanto alla regione, continuiamo ad esserlo ma non parliamo di costruzione affidata al generale Figliuolo, quella è straordinarietà e non c'entra con la prevenzione ordinaria che va fatta in tempo di pace". Lo ha detto Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, a 24 Mattino su Radio 24.
In arrivo commissario per le ricostruzioni
“In Italia si sa le ricostruzioni sono lente e costosissime ed è per questo che abbiamo varato un disegno di legge appositamente sulle ricostruzioni che andrà in Parlamento proprio nei prossimi giorni, forse la prossima settimana. Per accelerare, per determinare i tempi e per ridurre i soggetti che concorrono al processo di ricostruzione. E’ prevista una cabina di regia guidata da un Commissario straordinario nella quale siano presenti, non possiamo escluderle, le Regioni e gli enti locali, ma naturalmente con tempi contingentati cioè 30 giorni, 45 giorni, 15 giorni, dopodiché il commissario è autorizzato ad andare avanti a prescindere dal parere non espresso dagli enti locali e dalle articolazioni dello Stato”.
Stop fondi alle Regioni senza capire come verranno spesi
“In Italia non siamo fatti per la prevenzione, questo è un dato culturale di cui dobbiamo tristemente prendere atto. Noi siamo bravissimi a guidare la gestione dell’emergenza ma non siamo bravi nel prevenire, eppure non mancano i soldi che preferiamo dirottare verso il centro urbano, verso l’arredo, l’aiuola, qualcosa che si vede e che ti fa tagliare il nastro, le cose che non fanno tagliare il nastro non piacciono ad alcuni politici. In Italia noi abbiamo bisogno di dirottare il massimo delle risorse nella prevenzione, perché gli alluvioni saranno sempre più frequenti, perché siamo esposti al 60% al rischio terremoti, perché l’Italia è vulnerabile al 94% della sue estensione, perché i Campi Flegrei dovrebbero aver insegnato qualcosa, ecco perché noi diciamo alle regioni che non siamo più disposti ad erogare fondi senza capire come e dove verranno spesi”.
Polemiche sull'alluvione? Mancano 2 mesi alle elezioni
"Le polemiche? Mancano 2 mesi alle elezioni. Faccio politica da tempo e capisco che ogni pretesto è buono per puntare il dito contro il governo nazionale. Noi evitiamo di raccogliere le provocazioni. ma qui c'è di mezzo la vita delle persone". Lo ha detto a 24 Mattino su Radio 24 il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, parlando dello scontro sull'alluvione in Emilia Romagna. "Io non ho scatenato alcuna polemica, poi se gli altri si divertono a farla mentre c'e' chi soffre è un problema loro, legato all'etica e al senso di responsabilità" ha concluso.