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IL MINISTRO - Tajani: "Medio Oriente? Al momento non ci sono rischi gravi per i nostri militari, Ucraina? Sosteniamo Kiev ma non siamo in guerra con la Russia"
20.09.2024 11:35 di Napoli Magazine

"Un pensiero alla popolazione dell'Emilia Romagna, vittime della tremenda alluvione". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24.

Medio Oriente - Libano, Iran contro escalation

"Secondo me c'è ancora uno spiraglio aperto per impedire un'escalation nella regione, bisogna convincere Israele, Libano ma anche Iran a far abbassare la tensione", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Tutte le parti devono impedire che ci sia un'escalation", ha aggiunto.

Medio Oriente - Le parole di Nasrallah dure ma non indicano una immediata reazione

"Le parole di Nasrallah sono dure contro Israele ma non annunciano un'immediata reazione, questo significa che c'è ancora tempo per trovare una soluzione per ridurre la tensione". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che "l'obiettivo finale è il cessate il fuoco in Cisgiordania e a Gaza" . Tajani ha anche spiegato che "dalle parole di Nasrallah emerge il timore di un'escalation perchè anche in Libano la popolazione cristiana non è favorevole a una guerra in Israele. Adesso in Libano è importante arrivare all'elezione di un presidente della Repubblica. C'è uno stallo che dura da tantissimo tempo. Forse questo può permettere di aprire un dialogo con Israele e con le altre parti interessate alla situazione mediorientale".

Medio Oriente - Al momento non ci sono rischi gravi per nostri militari

"Noi abbiamo sconsigliato ormai da settimane qualsiasi viaggio in Libano, qualora dovesse esserci la necessità siamo pronti a far rientrare in Italia tutti i cittadini italiani che sono in Libano non stanziali". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando che "i nostri militari non sono impegnati in operazioni di guerra. Per il momento non ci sono rischi gravi per i nostri militari" al confine Israele-Libano e a Beirut.

Ucraina - Sosteniamo Kiev ma non siamo in guerra con la Russia

"Noi abbiamo una posizione molto chiara come governo, come centro-destra, come Forza Italia: noi vogliamo aiutare Ucraina dal punto di vista militare, finanziario, politico, del sostegno anche infrastrutturale. Ma questo non significa che siamo in guerra con la Russia. Noi difendiamo l'indipendenza dell'Ucraina che è cosa diversa da essere in conflitto con Mosca. Noi diciamo che le nostre armi devono essere usate in territorio ucraino per difendere l'indipendenza dell'Ucraina non per attaccare la Russia perchè non siamo in guerra con la Russia. Questa è una scelta che va nella direzione di costruire la pace, noi siamo favorevoli ad una conferenza di pace che si concluda con l'indipendenza dell'Ucraina e alla quale dovrebbe partecipare anche la Federazione Russa, così come ha detto Zelensky", ha spiegato Tajani.

Ucraina - Non c'è decisione Ue che obblighi sulle armi a Kiev

"Ognuno è libero di trattare con l'Ucraina l'utilizzo delle armi che invia", lo ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24. "Non c'è nessuna decisione a livello europeo di obbligare i paesi dell'Unione a liberare l'utilizzo delle armi sul territorio russo. Ogni paese decide per sè", ha aggiunto. "Ma anche gli Stati Uniti sono molto prudenti. La difesa dell'Ucraina non deve portare ad una guerra mondiale. Dobbiamo essere sempre molto prudenti, chi ha buonsenso deve utilizzarlo", ha concluso.

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IL MINISTRO - Tajani: "Medio Oriente? Al momento non ci sono rischi gravi per i nostri militari, Ucraina? Sosteniamo Kiev ma non siamo in guerra con la Russia"

di Napoli Magazine

20/09/2024 - 11:35

"Un pensiero alla popolazione dell'Emilia Romagna, vittime della tremenda alluvione". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24.

Medio Oriente - Libano, Iran contro escalation

"Secondo me c'è ancora uno spiraglio aperto per impedire un'escalation nella regione, bisogna convincere Israele, Libano ma anche Iran a far abbassare la tensione", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Tutte le parti devono impedire che ci sia un'escalation", ha aggiunto.

Medio Oriente - Le parole di Nasrallah dure ma non indicano una immediata reazione

"Le parole di Nasrallah sono dure contro Israele ma non annunciano un'immediata reazione, questo significa che c'è ancora tempo per trovare una soluzione per ridurre la tensione". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che "l'obiettivo finale è il cessate il fuoco in Cisgiordania e a Gaza" . Tajani ha anche spiegato che "dalle parole di Nasrallah emerge il timore di un'escalation perchè anche in Libano la popolazione cristiana non è favorevole a una guerra in Israele. Adesso in Libano è importante arrivare all'elezione di un presidente della Repubblica. C'è uno stallo che dura da tantissimo tempo. Forse questo può permettere di aprire un dialogo con Israele e con le altre parti interessate alla situazione mediorientale".

Medio Oriente - Al momento non ci sono rischi gravi per nostri militari

"Noi abbiamo sconsigliato ormai da settimane qualsiasi viaggio in Libano, qualora dovesse esserci la necessità siamo pronti a far rientrare in Italia tutti i cittadini italiani che sono in Libano non stanziali". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando che "i nostri militari non sono impegnati in operazioni di guerra. Per il momento non ci sono rischi gravi per i nostri militari" al confine Israele-Libano e a Beirut.

Ucraina - Sosteniamo Kiev ma non siamo in guerra con la Russia

"Noi abbiamo una posizione molto chiara come governo, come centro-destra, come Forza Italia: noi vogliamo aiutare Ucraina dal punto di vista militare, finanziario, politico, del sostegno anche infrastrutturale. Ma questo non significa che siamo in guerra con la Russia. Noi difendiamo l'indipendenza dell'Ucraina che è cosa diversa da essere in conflitto con Mosca. Noi diciamo che le nostre armi devono essere usate in territorio ucraino per difendere l'indipendenza dell'Ucraina non per attaccare la Russia perchè non siamo in guerra con la Russia. Questa è una scelta che va nella direzione di costruire la pace, noi siamo favorevoli ad una conferenza di pace che si concluda con l'indipendenza dell'Ucraina e alla quale dovrebbe partecipare anche la Federazione Russa, così come ha detto Zelensky", ha spiegato Tajani.

Ucraina - Non c'è decisione Ue che obblighi sulle armi a Kiev

"Ognuno è libero di trattare con l'Ucraina l'utilizzo delle armi che invia", lo ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24. "Non c'è nessuna decisione a livello europeo di obbligare i paesi dell'Unione a liberare l'utilizzo delle armi sul territorio russo. Ogni paese decide per sè", ha aggiunto. "Ma anche gli Stati Uniti sono molto prudenti. La difesa dell'Ucraina non deve portare ad una guerra mondiale. Dobbiamo essere sempre molto prudenti, chi ha buonsenso deve utilizzarlo", ha concluso.