Dimostrare come l’intelligenza artificiale, la partecipazione attiva e il supporto delle istituzioni possano ridisegnare il concetto di casa e comunità. È con questo obiettivo che debutta oggi alla 19ª Biennale Architettura di Venezia l’installazione “Vela Celeste: Reimagining Home” curata da CRA – Carlo Ratti Associati in collaborazione con il Comune di Napoli. Il progetto è stato presentato oggi durante il workshop “Diaspore Urbane e Partecipazione: un esperimento sostenuto da strumenti AI a Napoli” che dopo i saluti istituzionali di Maria Grazia Falciatore, Capo Gabinetto del Sindaco di Napoli, ha visto la partecipazione di Alberto Martinelli, Professore Emerito di Scienze Politiche e Sociologia dell’Università degli Studi di Milano, Laura Lieto, Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica della città di Napoli, Catherine De Wolf, Director of the Chair of Circular Engineering for Architecture – CEA at ETH Zurich, e di Carlo Ratti, co-fondatore di CRA e Curator of the Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Grazie all’approccio teorico di N. John Habraken, che distingue il “supporto” strutturale dal “riempimento” ludico e partecipato, la Vela Celeste si trasforma da monolite periferico in un archivio narrativo. L’obiettivo è quello di restituire dignità e speranza a un quartiere simbolo del disagio urbano, dimostrando come la vera rigenerazione parta dalle persone e dal loro potere di co-progettare lo spazio in cui vivono. Un gruppo selezionato di 15–20 ex-residenti ha elaborato decine di messaggi che, processati da modelli avanzati di IA, sono diventati immagini capaci di restituire memoria, desideri e visioni di rinascita urbana. Non si tratta solo di un esercizio artistico, ogni contributo infatti confluisce in una piattaforma web interattiva, accessibile a cittadini e operatori, dove le illustrazioni possono essere commentate e saranno aggiornate in tempo reale nei prossimi mesi, tracciando così un percorso collettivo che proseguirà anche oltre la chiusura della Biennale.
"Il progetto di riqualificazione delle Vele di Scampia è un lavoro collettivo costruito col territorio ed è quindi un modello nazionale. La costruzione di nuovi edifici e l’insediamento di spazi di comunità contribuirà alla rinascita di un quartiere che, per lungo tempo, ha sofferto l’assenza delle Istituzioni. Portare a Venezia un esempio di questa rinascita, la Vela Celeste, è una grande soddisfazione per Napoli e per la nostra Amministrazione. Il coinvolgimento degli abitanti è stato essenziale per dar vita a un’infrastruttura in grado di contenere aspirazioni e desideri comuni. Il supporto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale ha completato quest’esperienza di co-progettazione. La Vela Celeste non è solo un simbolo, né un ricordo statico del passato, ma un archivio di immaginari in grado di ripensare il futuro della città. Insieme possiamo farlo, anzi lo stiamo facendo" commenta il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“Con questo progetto portiamo alla Biennale di Venezia una narrazione di rinascita urbana che parte dalle persone: è il frutto di un percorso in cui memoria, tecnologia e creatività si fondono per restituire dignità a un quartiere che ha saputo resistere. La Vela Celeste non deve più essere un simbolo di degrado, ma un laboratorio della cittadinanza. Un luogo dove ognuno può contribuire a un cambiamento positivo. Questo debutto in Laguna è un riconoscimento internazionale al valore delle nostre periferie e al potenziale trasformativo della partecipazione collettiva” le parole di Laura Lieto, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica di Napoli.
"Le Vele rappresentano un caso emblematico dei limiti strutturali e sociali di una certa architettura del Novecento. Ma, al tempo stesso, offrono l'opportunità di immaginare futuri diversi, tramite un’architettura più flessibile, “opera aperta” capace di accogliere molteplici contributi. Il progetto per la Vele Celeste si ispira al lavoro dell'urbanista olandese John Habraken che, mezzo secolo fa, teorizzava una separazione tra struttura edilizia (calata dall’alto) e unità abitative (immaginate dal basso). Ma preso quello come punto di partenza, prova ad andare oltre, sfruttando le possibilità dell'intelligenza artificiale generativa, per sperimentare con grammatiche nuove, aperte a tutti" afferma Carlo Ratti, co-fondatore di CRA e Curator of the Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
La Vela Celeste, parte del Padiglione Italia curato da Carlo Ratti sul tema Intelligens. Natural. Artificial. Collective., rimarrà visibile fino al 23 novembre 2025, offrendo a cittadini e visitatori uno sguardo continuo sull’evoluzione di un processo di co-design reale e partecipato.
di Napoli Magazine
10/05/2025 - 15:54
Dimostrare come l’intelligenza artificiale, la partecipazione attiva e il supporto delle istituzioni possano ridisegnare il concetto di casa e comunità. È con questo obiettivo che debutta oggi alla 19ª Biennale Architettura di Venezia l’installazione “Vela Celeste: Reimagining Home” curata da CRA – Carlo Ratti Associati in collaborazione con il Comune di Napoli. Il progetto è stato presentato oggi durante il workshop “Diaspore Urbane e Partecipazione: un esperimento sostenuto da strumenti AI a Napoli” che dopo i saluti istituzionali di Maria Grazia Falciatore, Capo Gabinetto del Sindaco di Napoli, ha visto la partecipazione di Alberto Martinelli, Professore Emerito di Scienze Politiche e Sociologia dell’Università degli Studi di Milano, Laura Lieto, Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica della città di Napoli, Catherine De Wolf, Director of the Chair of Circular Engineering for Architecture – CEA at ETH Zurich, e di Carlo Ratti, co-fondatore di CRA e Curator of the Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Grazie all’approccio teorico di N. John Habraken, che distingue il “supporto” strutturale dal “riempimento” ludico e partecipato, la Vela Celeste si trasforma da monolite periferico in un archivio narrativo. L’obiettivo è quello di restituire dignità e speranza a un quartiere simbolo del disagio urbano, dimostrando come la vera rigenerazione parta dalle persone e dal loro potere di co-progettare lo spazio in cui vivono. Un gruppo selezionato di 15–20 ex-residenti ha elaborato decine di messaggi che, processati da modelli avanzati di IA, sono diventati immagini capaci di restituire memoria, desideri e visioni di rinascita urbana. Non si tratta solo di un esercizio artistico, ogni contributo infatti confluisce in una piattaforma web interattiva, accessibile a cittadini e operatori, dove le illustrazioni possono essere commentate e saranno aggiornate in tempo reale nei prossimi mesi, tracciando così un percorso collettivo che proseguirà anche oltre la chiusura della Biennale.
"Il progetto di riqualificazione delle Vele di Scampia è un lavoro collettivo costruito col territorio ed è quindi un modello nazionale. La costruzione di nuovi edifici e l’insediamento di spazi di comunità contribuirà alla rinascita di un quartiere che, per lungo tempo, ha sofferto l’assenza delle Istituzioni. Portare a Venezia un esempio di questa rinascita, la Vela Celeste, è una grande soddisfazione per Napoli e per la nostra Amministrazione. Il coinvolgimento degli abitanti è stato essenziale per dar vita a un’infrastruttura in grado di contenere aspirazioni e desideri comuni. Il supporto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale ha completato quest’esperienza di co-progettazione. La Vela Celeste non è solo un simbolo, né un ricordo statico del passato, ma un archivio di immaginari in grado di ripensare il futuro della città. Insieme possiamo farlo, anzi lo stiamo facendo" commenta il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“Con questo progetto portiamo alla Biennale di Venezia una narrazione di rinascita urbana che parte dalle persone: è il frutto di un percorso in cui memoria, tecnologia e creatività si fondono per restituire dignità a un quartiere che ha saputo resistere. La Vela Celeste non deve più essere un simbolo di degrado, ma un laboratorio della cittadinanza. Un luogo dove ognuno può contribuire a un cambiamento positivo. Questo debutto in Laguna è un riconoscimento internazionale al valore delle nostre periferie e al potenziale trasformativo della partecipazione collettiva” le parole di Laura Lieto, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica di Napoli.
"Le Vele rappresentano un caso emblematico dei limiti strutturali e sociali di una certa architettura del Novecento. Ma, al tempo stesso, offrono l'opportunità di immaginare futuri diversi, tramite un’architettura più flessibile, “opera aperta” capace di accogliere molteplici contributi. Il progetto per la Vele Celeste si ispira al lavoro dell'urbanista olandese John Habraken che, mezzo secolo fa, teorizzava una separazione tra struttura edilizia (calata dall’alto) e unità abitative (immaginate dal basso). Ma preso quello come punto di partenza, prova ad andare oltre, sfruttando le possibilità dell'intelligenza artificiale generativa, per sperimentare con grammatiche nuove, aperte a tutti" afferma Carlo Ratti, co-fondatore di CRA e Curator of the Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
La Vela Celeste, parte del Padiglione Italia curato da Carlo Ratti sul tema Intelligens. Natural. Artificial. Collective., rimarrà visibile fino al 23 novembre 2025, offrendo a cittadini e visitatori uno sguardo continuo sull’evoluzione di un processo di co-design reale e partecipato.