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IL PROGETTO - Cogestione degli spazi pubblici urbani in Piazza Garibaldi, Manfredi: "Sperimentazione unica in Italia"
08.10.2024 16:26 di Napoli Magazine

Pubblico e privati si alleano per realizzare una gestione condivisa degli spazi urbani. Si chiama “La bella piazza” il primo esempio di questa sinergia che prende corpo in città.


Il progetto vede insieme il Comune e una rete di associazioni, cooperative sociali ed enti del terzo settore con l’obiettivo di rigenerare l’area nord di piazza Garibaldi.


Il programma degli interventi da realizzare e le soluzioni di cogestione individuate sono confluiti nella convenzione firmata questa mattina dal sindaco Gaetano Manfredi e dai rappresentanti delle associazioni coinvolte, nel corso di un incontro che si è svolto presso la cavea di piazza Garibaldi alla presenza del prefetto Michele di Bari, della vicesindaca Laura Lieto, degli assessori Teresa Armato, Pier Paolo Baretta, Antonio De Iesu, Vincenzo Santagada, Maura Striano e Luca Fella Trapanese, dei consiglieri comunali Luigi Musto, Massimo Pepe e Gennaro Rispoli e dei presidenti della seconda e quarta Municipalità Roberto Marino e Maria Caniglia.  

Per realizzare un progetto di rigenerazione non solo urbana, ma anche sociale, culturale ed economica che vuole fare di piazza Garibaldi un luogo più curato, accogliente e inclusivo, si punta sul coinvolgendo diretto di cittadini ed operatori commerciali che vivono quello spazio. L’idea è dell’associazione Est(ra)Moenia ed ha incassato l’adesione e il sostegno di altri attori sociali e istituzionali. La novità rispetto a precedenti esperienze di partenariato è che con “La bella piazza” non si delega l’intera gestione ai privati, ma si realizza una forma di governo condiviso fin dalla parte iniziale che è quella della coprogettazione.


Prima tappa di questo percorso è la riapertura di due degli otto chioschi che ci sono nella piazza, che saranno utilizzati dalla Polizia locale e per l’apertura di una “Portineria di quartiere”.

Realizziamo una sperimentazione unica in Italia che vede una compartecipazione del Comune con tanti soggetti privati che mettono insieme le risorse non solo per riqualificare, ma anche per far fronte a situazioni di marginalità attraverso specifiche professionalità -ha affermato il sindaco Gaetano Manfredi-. Solo con la collaborazione tra pubblico e privato sociale si riesce a dare una risposta alle complessità che caratterizzano le grandi città e i luoghi più difficili. Sono fiducioso che funzionerà bene e pensiamo di estendere questa formula anche ad altre aree di Napoli”.

Sperimentiamo un nuovo modo di provare a risolvere i problemi: qui le associazioni, insieme agli enti locali, agli albergatori, ai commercianti e ai cittadini, provano a fare di un’area non curata uno spazio presidiato, pulito, in cui il verde è curato, il parco giochi è a disposizione dei bambini e i chioschi oggi usati in maniera impropria diventano dei presidi, con negozietti e una portineria sociale che può dare risposte alle famiglie che abitano in questa zona”, ha spiegato il presidente della fondazione "Con il Sud" Stefano Consiglio, che sostiene il progetto.

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IL PROGETTO - Cogestione degli spazi pubblici urbani in Piazza Garibaldi, Manfredi: "Sperimentazione unica in Italia"

di Napoli Magazine

08/10/2024 - 16:26

Pubblico e privati si alleano per realizzare una gestione condivisa degli spazi urbani. Si chiama “La bella piazza” il primo esempio di questa sinergia che prende corpo in città.


Il progetto vede insieme il Comune e una rete di associazioni, cooperative sociali ed enti del terzo settore con l’obiettivo di rigenerare l’area nord di piazza Garibaldi.


Il programma degli interventi da realizzare e le soluzioni di cogestione individuate sono confluiti nella convenzione firmata questa mattina dal sindaco Gaetano Manfredi e dai rappresentanti delle associazioni coinvolte, nel corso di un incontro che si è svolto presso la cavea di piazza Garibaldi alla presenza del prefetto Michele di Bari, della vicesindaca Laura Lieto, degli assessori Teresa Armato, Pier Paolo Baretta, Antonio De Iesu, Vincenzo Santagada, Maura Striano e Luca Fella Trapanese, dei consiglieri comunali Luigi Musto, Massimo Pepe e Gennaro Rispoli e dei presidenti della seconda e quarta Municipalità Roberto Marino e Maria Caniglia.  

Per realizzare un progetto di rigenerazione non solo urbana, ma anche sociale, culturale ed economica che vuole fare di piazza Garibaldi un luogo più curato, accogliente e inclusivo, si punta sul coinvolgendo diretto di cittadini ed operatori commerciali che vivono quello spazio. L’idea è dell’associazione Est(ra)Moenia ed ha incassato l’adesione e il sostegno di altri attori sociali e istituzionali. La novità rispetto a precedenti esperienze di partenariato è che con “La bella piazza” non si delega l’intera gestione ai privati, ma si realizza una forma di governo condiviso fin dalla parte iniziale che è quella della coprogettazione.


Prima tappa di questo percorso è la riapertura di due degli otto chioschi che ci sono nella piazza, che saranno utilizzati dalla Polizia locale e per l’apertura di una “Portineria di quartiere”.

Realizziamo una sperimentazione unica in Italia che vede una compartecipazione del Comune con tanti soggetti privati che mettono insieme le risorse non solo per riqualificare, ma anche per far fronte a situazioni di marginalità attraverso specifiche professionalità -ha affermato il sindaco Gaetano Manfredi-. Solo con la collaborazione tra pubblico e privato sociale si riesce a dare una risposta alle complessità che caratterizzano le grandi città e i luoghi più difficili. Sono fiducioso che funzionerà bene e pensiamo di estendere questa formula anche ad altre aree di Napoli”.

Sperimentiamo un nuovo modo di provare a risolvere i problemi: qui le associazioni, insieme agli enti locali, agli albergatori, ai commercianti e ai cittadini, provano a fare di un’area non curata uno spazio presidiato, pulito, in cui il verde è curato, il parco giochi è a disposizione dei bambini e i chioschi oggi usati in maniera impropria diventano dei presidi, con negozietti e una portineria sociale che può dare risposte alle famiglie che abitano in questa zona”, ha spiegato il presidente della fondazione "Con il Sud" Stefano Consiglio, che sostiene il progetto.