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IL PROGETTO - Successo a Napoli, Catania e Palermo per nuova strada per i neet, 90 giovani formati dalle associazioni coordinate dall’Avsi
02.07.2024 18:20 di Napoli Magazine

Sono 90 le ragazze e i ragazzi neet dai 16 anni che a Napoli, Palermo e Catania hanno lasciato la scuola e sono stati recuperati dalle associazioni dei territori per corsi che hanno insegnato loro dei mestieri. E' questo il bilancio che è stato fatto oggi a Napoli della prima metà del progetto "Oltre la Pandemia", sostenuto dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo e da Fondazione con il sud, e organizzato nelle tre città da AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) insieme all’Associazione Quartieri Spagnoli ONLUS e CONSVIP, per presentare i risultati raggiunti.

"Siamo soddisfatti - spiega  Franco Argelli, coordinatore del progetto oltre la pandemia per Fondazione AFSI - di come sta andando il progetto che ha due elementi fondamentali. Uno è che questo percorso aiuta davvero i giovani a riscoprire se stessi, il proprio valore, le proprie risorse, le proprie potenzialità e quindi a riattivarsi. Secondo aspetto è che il progetto ha insegnato competenze, tecniche, mestieri creando artigiani, guantai, lavoratori in pizzerie o in bar. Questo vuol dire dare ai giovani chance di trovare poi un'opportunità effettiva di lavoro. Tutto passa per la parte pratica, perché i ragazzi hanno potuto sperimentare queste cose attraverso i tirocini e qui dobbiamo fare un ringraziamento anche alle aziende". Un modello che le associazioni portano avanti e che mostrano alle istituzioni, stimolando la nascita di grandi progetti nazionali: "Crediamo fermamente - ha aggiunto Argelli - che occorra partire dalla sperimentazione pilota sul campo e una volta che si vede che funziona si possa anche ampliare di scala, porre l'attenzione delle istituzioni pubbliche sia locali che nazionali, partendo dalla metodologia applicata".

A Napoli Alessandro Pezzella per l'Associazione Quartieri Spagnoli ha lavorato con la sua squadra sul progetto "Oltre la pandemia" che "è partito - spiega Pezzella - da marzo 2023 e ha coinvolto nella fase di aggancio, accoglienza e formazione circa 15-20 ragazzi. Poi sul primo gruppo abbiamo avuto un finanziamento per attivare 6-10 tirocini, della durata di 6 mesi ognuno, pagando ai ragazzi 500 euro al mese. Lo abbiamo applicato nell'ambito della ristorazione, dell'estetista, del parrucchiere e al termine di questa prima fase 7 ragazzi hanno ricevuto un'offerta del lavoro che avevano imparato dalle imprese in cui hanno svolto il tirocinio. Quindi si sono formati bene. Adesso è finito il primo ciclo, abbiamo iniziato con un secondo gruppo di ragazzi che da settembre-ottobre inizierà". Tra le aziende in campo per la formazione anche il bar ristorante della Fondazione Foqus ai Quartieri Spagnoli di Napoli: "La Fondazione Focus - spiega Francesco Frascione , responsabile del bar che ha coordinato il progetto - vive nel cuore dei Quartieri e ha adottato questa strategia di formazione dei ragazzi. I due ragazzi da noi inizialmente erano un po' titubanti, ma al termine del tirocinio sono formati: uno al bar e l'altro in cucina e al termine della loro prima esperienza hanno dimostrato di aver imparato bene e verranno assunti da settembre. Per loro è un grande passo avanti e noi siamo orgogliosi".

A Catania, spiega la responsabile di "Oltre la pandemia" Domenica Sapienza della coop sociale "Centro orizzonte lavoro": "Abbiamo fatto formazione - spiega - di 11 ragazze come baby sitter e assistenza negli asili nido. Ci siamo impegnati sulle ragazze su questo progetto in una Sicilia in cui molte persone ancora dicono alle ragazze che non vale la pena studiare e prepararsi. Il progetto è andato bene, è cominciato insegnando subito il pronto soccorso dei bambini e poi il lavoro quotidiano. Alla fine delle 11 scelte 10 hanno fatto tirocinio, 9 lo hanno terminato imparando e hanno tutte avuto contratti di lavoro ora. A settembre parte la seconda fase del progetto a Palermo, cominciamo con 5 ragazze in corsi di baby sitting".

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02/07/2024 - 18:20

Sono 90 le ragazze e i ragazzi neet dai 16 anni che a Napoli, Palermo e Catania hanno lasciato la scuola e sono stati recuperati dalle associazioni dei territori per corsi che hanno insegnato loro dei mestieri. E' questo il bilancio che è stato fatto oggi a Napoli della prima metà del progetto "Oltre la Pandemia", sostenuto dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo e da Fondazione con il sud, e organizzato nelle tre città da AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale) insieme all’Associazione Quartieri Spagnoli ONLUS e CONSVIP, per presentare i risultati raggiunti.

"Siamo soddisfatti - spiega  Franco Argelli, coordinatore del progetto oltre la pandemia per Fondazione AFSI - di come sta andando il progetto che ha due elementi fondamentali. Uno è che questo percorso aiuta davvero i giovani a riscoprire se stessi, il proprio valore, le proprie risorse, le proprie potenzialità e quindi a riattivarsi. Secondo aspetto è che il progetto ha insegnato competenze, tecniche, mestieri creando artigiani, guantai, lavoratori in pizzerie o in bar. Questo vuol dire dare ai giovani chance di trovare poi un'opportunità effettiva di lavoro. Tutto passa per la parte pratica, perché i ragazzi hanno potuto sperimentare queste cose attraverso i tirocini e qui dobbiamo fare un ringraziamento anche alle aziende". Un modello che le associazioni portano avanti e che mostrano alle istituzioni, stimolando la nascita di grandi progetti nazionali: "Crediamo fermamente - ha aggiunto Argelli - che occorra partire dalla sperimentazione pilota sul campo e una volta che si vede che funziona si possa anche ampliare di scala, porre l'attenzione delle istituzioni pubbliche sia locali che nazionali, partendo dalla metodologia applicata".

A Napoli Alessandro Pezzella per l'Associazione Quartieri Spagnoli ha lavorato con la sua squadra sul progetto "Oltre la pandemia" che "è partito - spiega Pezzella - da marzo 2023 e ha coinvolto nella fase di aggancio, accoglienza e formazione circa 15-20 ragazzi. Poi sul primo gruppo abbiamo avuto un finanziamento per attivare 6-10 tirocini, della durata di 6 mesi ognuno, pagando ai ragazzi 500 euro al mese. Lo abbiamo applicato nell'ambito della ristorazione, dell'estetista, del parrucchiere e al termine di questa prima fase 7 ragazzi hanno ricevuto un'offerta del lavoro che avevano imparato dalle imprese in cui hanno svolto il tirocinio. Quindi si sono formati bene. Adesso è finito il primo ciclo, abbiamo iniziato con un secondo gruppo di ragazzi che da settembre-ottobre inizierà". Tra le aziende in campo per la formazione anche il bar ristorante della Fondazione Foqus ai Quartieri Spagnoli di Napoli: "La Fondazione Focus - spiega Francesco Frascione , responsabile del bar che ha coordinato il progetto - vive nel cuore dei Quartieri e ha adottato questa strategia di formazione dei ragazzi. I due ragazzi da noi inizialmente erano un po' titubanti, ma al termine del tirocinio sono formati: uno al bar e l'altro in cucina e al termine della loro prima esperienza hanno dimostrato di aver imparato bene e verranno assunti da settembre. Per loro è un grande passo avanti e noi siamo orgogliosi".

A Catania, spiega la responsabile di "Oltre la pandemia" Domenica Sapienza della coop sociale "Centro orizzonte lavoro": "Abbiamo fatto formazione - spiega - di 11 ragazze come baby sitter e assistenza negli asili nido. Ci siamo impegnati sulle ragazze su questo progetto in una Sicilia in cui molte persone ancora dicono alle ragazze che non vale la pena studiare e prepararsi. Il progetto è andato bene, è cominciato insegnando subito il pronto soccorso dei bambini e poi il lavoro quotidiano. Alla fine delle 11 scelte 10 hanno fatto tirocinio, 9 lo hanno terminato imparando e hanno tutte avuto contratti di lavoro ora. A settembre parte la seconda fase del progetto a Palermo, cominciamo con 5 ragazze in corsi di baby sitting".