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IL SINDACO - Manfredi: "La povertà alimentare è una realtà che riguarda molte famiglie, non possiamo più ignorare lo stato delle cose"
02.12.2025 10:38 di Napoli Magazine
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Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha inviato un messaggio in occasione della presentazione del Rapporto "Atlante della fame in Italia: dati e politiche di contrasto alla povertà alimentare in Italia” promosso da Azione Contro la Fame e svoltosi questa mattina presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Ecco le sue parole: "Buongiorno a tutti e tutte, desidero, intanto, portare i miei saluti alle relatrici e ai relatori intervenuti in quest’occasione, ai presenti e alla stampa. La presentazione del rapporto Atlante della Fame in Italia, alla Camera dei Deputati, è un momento che ci riguarda profondamente. La povertà alimentare, infatti, è una realtà che riguarda molte famiglie, una realtà di difficoltà crescenti. Non possiamo più ignorare lo stato delle cose. Ringrazio, dunque, per l’importante lavoro svolto Azione contro la Fame Italia, le ricercatrici di Percorsi di Secondo Welfare dell’Università degli Studi di Milano, e tutti gli Enti e le persone che, a vario titolo, hanno contribuito alla stesura del rapporto. Molte famiglie sperimentano forme di povertà alimentare, dall’impossibilità di far fronte alle spese necessarie al sostentamento all’impossibilità di seguire una dieta varia, sana ed equilibrata. Queste difficoltà, come si evince dai dati, riguardano in misura maggiore il Sud Italia e le famiglie con tre o più minori. Alla povertà alimentare si intrecciano altri fattori che, nella totalità, contribuiscono a determinare situazioni di grande precarietà. I dati disponibili restituiscono una situazione di povertà e incertezza non soltanto in condizioni di mancata occupazione, ma anche in situazioni in cui lavoratori e lavoratrici, a causa di paghe molto basse, non riescono a sostenere standard di vita adeguati. A questo si aggiungono ulteriori dati di realtà, tra i quali la precarietà lavorativa, il mancato aumento dei salari, l’inflazione e l’aumento dei costi della vita. Lavorare sui dati e sui numeri ci permette di intervenire in maniera più efficace, di individuare le priorità, di avviare percorsi più strutturati sui singoli territori. A Napoli, già nel novembre 2023, abbiamo avviato, in collaborazione con Azione Contro la Fame e alcuni partner locali, come Altra Napoli e Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli, un progetto di contrasto alla povertà alimentare. Il progetto si fondava su alcune semplici linee d’intervento, ma che oggi ci tornano utili per supportare il discorso fondativo del Rapporto. Oltre a prevedere un contributo alla spesa, il progetto Mai più fame favoriva un percorso di educazione alimentare, proprio per promuovere una dieta sana ed equilibrata, e un processo di graduale inserimento lavorativo. Il progetto poteva contare su una rete di aziende partner in grado di attivare nuove competenze per i beneficiari. In questo modo, al sostegno immediato si aggiunge un modello che dura nel tempo. Dopo Milano, anche a Napoli è partita questa sperimentazione che ha avuto un buon successo e che ha visto la collaborazione di tante persone. Non posso poi non menzionare il ruolo degli Enti del Terzo Settore, una risorsa imprescindibile per le misure di sostegno alimentare. In questa grande rete di sostegno, il ruolo delle mense e delle diocesi è importantissimo. La collaborazione tra il Comune e gli ETS è molto proficua, come dimostra il progetto connesso al Reddito Alimentare e che vede il coinvolgimento di nove Enti del Terzo Settore e cinque operatori del settore alimentare per il recupero dei prodotti in eccedenza e la redistribuzione alle famiglie in condizioni di bisogno. Sappiamo che è un inizio di un percorso molto più lungo. Come amministratori pubblici, però, possiamo fare la nostra parte e dimostrare un’attenzione ai territori più puntuale. I comuni, in particolar modo, possono essere interlocutori privilegiati, in quanto enti di maggiore prossimità. Ben vengano i momenti di confronto, ci consentono di mettere sul tavolo potenzialità e criticità e ci permettono, soprattutto, di sviluppare soluzioni condivise e più organiche, tenendo insieme il grande mondo delle politiche pubbliche, l’intervento dei privati e degli Enti del Terzo Settore. Tutti con un unico scopo: creare un sistema di sostegno più adeguato, in grado di rispondere ai bisogni delle comunità, oggi sempre più urgenti, e in grado di superare le difficoltà che, nel corso degli anni, hanno evidenziato le mancanze di un sistema non sempre efficace. Buon prosieguo del confronto a tutti e tutte e grazie. Cari saluti, Gaetano Manfredi".

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02/12/2025 - 10:38

Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha inviato un messaggio in occasione della presentazione del Rapporto "Atlante della fame in Italia: dati e politiche di contrasto alla povertà alimentare in Italia” promosso da Azione Contro la Fame e svoltosi questa mattina presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Ecco le sue parole: "Buongiorno a tutti e tutte, desidero, intanto, portare i miei saluti alle relatrici e ai relatori intervenuti in quest’occasione, ai presenti e alla stampa. La presentazione del rapporto Atlante della Fame in Italia, alla Camera dei Deputati, è un momento che ci riguarda profondamente. La povertà alimentare, infatti, è una realtà che riguarda molte famiglie, una realtà di difficoltà crescenti. Non possiamo più ignorare lo stato delle cose. Ringrazio, dunque, per l’importante lavoro svolto Azione contro la Fame Italia, le ricercatrici di Percorsi di Secondo Welfare dell’Università degli Studi di Milano, e tutti gli Enti e le persone che, a vario titolo, hanno contribuito alla stesura del rapporto. Molte famiglie sperimentano forme di povertà alimentare, dall’impossibilità di far fronte alle spese necessarie al sostentamento all’impossibilità di seguire una dieta varia, sana ed equilibrata. Queste difficoltà, come si evince dai dati, riguardano in misura maggiore il Sud Italia e le famiglie con tre o più minori. Alla povertà alimentare si intrecciano altri fattori che, nella totalità, contribuiscono a determinare situazioni di grande precarietà. I dati disponibili restituiscono una situazione di povertà e incertezza non soltanto in condizioni di mancata occupazione, ma anche in situazioni in cui lavoratori e lavoratrici, a causa di paghe molto basse, non riescono a sostenere standard di vita adeguati. A questo si aggiungono ulteriori dati di realtà, tra i quali la precarietà lavorativa, il mancato aumento dei salari, l’inflazione e l’aumento dei costi della vita. Lavorare sui dati e sui numeri ci permette di intervenire in maniera più efficace, di individuare le priorità, di avviare percorsi più strutturati sui singoli territori. A Napoli, già nel novembre 2023, abbiamo avviato, in collaborazione con Azione Contro la Fame e alcuni partner locali, come Altra Napoli e Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli, un progetto di contrasto alla povertà alimentare. Il progetto si fondava su alcune semplici linee d’intervento, ma che oggi ci tornano utili per supportare il discorso fondativo del Rapporto. Oltre a prevedere un contributo alla spesa, il progetto Mai più fame favoriva un percorso di educazione alimentare, proprio per promuovere una dieta sana ed equilibrata, e un processo di graduale inserimento lavorativo. Il progetto poteva contare su una rete di aziende partner in grado di attivare nuove competenze per i beneficiari. In questo modo, al sostegno immediato si aggiunge un modello che dura nel tempo. Dopo Milano, anche a Napoli è partita questa sperimentazione che ha avuto un buon successo e che ha visto la collaborazione di tante persone. Non posso poi non menzionare il ruolo degli Enti del Terzo Settore, una risorsa imprescindibile per le misure di sostegno alimentare. In questa grande rete di sostegno, il ruolo delle mense e delle diocesi è importantissimo. La collaborazione tra il Comune e gli ETS è molto proficua, come dimostra il progetto connesso al Reddito Alimentare e che vede il coinvolgimento di nove Enti del Terzo Settore e cinque operatori del settore alimentare per il recupero dei prodotti in eccedenza e la redistribuzione alle famiglie in condizioni di bisogno. Sappiamo che è un inizio di un percorso molto più lungo. Come amministratori pubblici, però, possiamo fare la nostra parte e dimostrare un’attenzione ai territori più puntuale. I comuni, in particolar modo, possono essere interlocutori privilegiati, in quanto enti di maggiore prossimità. Ben vengano i momenti di confronto, ci consentono di mettere sul tavolo potenzialità e criticità e ci permettono, soprattutto, di sviluppare soluzioni condivise e più organiche, tenendo insieme il grande mondo delle politiche pubbliche, l’intervento dei privati e degli Enti del Terzo Settore. Tutti con un unico scopo: creare un sistema di sostegno più adeguato, in grado di rispondere ai bisogni delle comunità, oggi sempre più urgenti, e in grado di superare le difficoltà che, nel corso degli anni, hanno evidenziato le mancanze di un sistema non sempre efficace. Buon prosieguo del confronto a tutti e tutte e grazie. Cari saluti, Gaetano Manfredi".