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IN BOLIVIA - Fallito il golpe, l'esercito e il generale Zuniga si ritirano: il presidente Arce nomina nuovi vertici militari
27.06.2024 00:12 di Napoli Magazine

In Bolivia è fallito il colpo di Stato tentato dall'ex comandante dell'Esercito boliviano, Juan Josè Zuniga. Un centinaio di soldati ha fatto irruzione nel palazzo del governo dove si trovavav riunito il presidente Luis Arce con l'intero gabinetto. Il presidente Arce ha prima lanciato un appello alla popolazione, poi ha immediatamente nominato i nuovi vertici dell'esercito che hanno richiamato all'ordine i soldati. I militari e lo stesso Zuniga hanno poi liberato piazza Murillo che è stata invasa da boliviani in festa.

"Abbiamo bisogno che il popolo boliviano si organizzi e si mobiliti contro il colpo di stato e in favore della democrazia. Non possiamo permettere che i tentativi di colpo di stato causino ancora una volta la morte dei boliviani".  Lo ha detto il presidente della Bolivia, Luis Arce, dopo che i militari hanno fatto irruzione nel palazzo del governo. "Esortiamo tutti a difendere la democrazia. Invitiamo le organizzazioni sociali a mostrare ancora una volta al popolo boliviano la via della democrazia", ha aggiunto.

I militari dispiegati nella piazza Murillo, dove si affacciano i principali palazzi della democrazia boliviana, hanno iniziato a smobilitare dopo la nomina del nuovo comandante dell'esercito, che ha chiesto a tutti di rientrare nelle caserme. "Salutiamo i militari che portano l'uniforme con orgoglio" diversi da quelli "che ripetono la storia cercando di fare un colpo di stato quando il popolo boliviano è sempre stato democratico", ha affermato il presidente boliviano, Luis Arce. "La nuova nomina dovrebbe placare gli appetiti incostituzionali", ha evidenziato, invitando la popolazione a mantenere la calma". Arce ha nominato Josè Wilson Sánchez Velásquez comandante generale dell'Esercito, Gerardo Zabala comandante dell'Aeronautica Militare e Renán Guardia Ramírez comandante della Marina. Nel suo primo intervento come comandante generale Sánchez Velazquez ha ordinato a tutte le forze militari di ritirarsi nelle proprie unità.

Il generale Zuniga, l'ex comandante dell'Esercito, che ha guidato un tentativo di golpe in Bolivia, ha lasciato la piazza Murillo, dove si concentrano i palazzi della democrazia. La gente, nel primo pomeriggio allontanata con lacrimogeni e spari, si è riappropriata della piazza e canta l'inno nazionale. Zuniga poco prima aveva dichiarato che sarebbe stato nominato un nuovo governo perché "il Paese non può andare avanti così". Il generale è stato intervistato dalla stampa boliviana dopo che un centinaio di militari da lui guidati hanno fatto irruzione nella sede del governo.

La segreteria generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) "condanna nella forma più energica l'azione dell'esercito Boliviano" che deve immediatamente "sottomettersi all'autorità civile come previsto dalla carta democratica interamericana". Lo ha detto il presidente dell'Osa, Luis Almagro, intervenendo nel corso dell'Assemblea generale dell'organizzazione, in corso ad Assuncion in Paraguay. Almagro ha preso la parola immediatamente dopo esser stato informato della denuncia del presidente Luis Alberto Arce Catacora. La comunità internazionale, l'Osa e la segreteria generale dell'Osa non tollereranno nessuna forma di rottura dell'ordine costituzionale legittimo in Bolivia e in nessun altro luogo", ha concluso Almagro.

"L'Unione europea condanna qualsiasi tentativo di sconvolgere l'ordine costituzionale in Bolivia e di rovesciare i governi democraticamente eletti, ed esprime la propria solidarietà al governo e al popolo boliviano". Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell.

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IN BOLIVIA - Fallito il golpe, l'esercito e il generale Zuniga si ritirano: il presidente Arce nomina nuovi vertici militari

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27/06/2024 - 00:12

In Bolivia è fallito il colpo di Stato tentato dall'ex comandante dell'Esercito boliviano, Juan Josè Zuniga. Un centinaio di soldati ha fatto irruzione nel palazzo del governo dove si trovavav riunito il presidente Luis Arce con l'intero gabinetto. Il presidente Arce ha prima lanciato un appello alla popolazione, poi ha immediatamente nominato i nuovi vertici dell'esercito che hanno richiamato all'ordine i soldati. I militari e lo stesso Zuniga hanno poi liberato piazza Murillo che è stata invasa da boliviani in festa.

"Abbiamo bisogno che il popolo boliviano si organizzi e si mobiliti contro il colpo di stato e in favore della democrazia. Non possiamo permettere che i tentativi di colpo di stato causino ancora una volta la morte dei boliviani".  Lo ha detto il presidente della Bolivia, Luis Arce, dopo che i militari hanno fatto irruzione nel palazzo del governo. "Esortiamo tutti a difendere la democrazia. Invitiamo le organizzazioni sociali a mostrare ancora una volta al popolo boliviano la via della democrazia", ha aggiunto.

I militari dispiegati nella piazza Murillo, dove si affacciano i principali palazzi della democrazia boliviana, hanno iniziato a smobilitare dopo la nomina del nuovo comandante dell'esercito, che ha chiesto a tutti di rientrare nelle caserme. "Salutiamo i militari che portano l'uniforme con orgoglio" diversi da quelli "che ripetono la storia cercando di fare un colpo di stato quando il popolo boliviano è sempre stato democratico", ha affermato il presidente boliviano, Luis Arce. "La nuova nomina dovrebbe placare gli appetiti incostituzionali", ha evidenziato, invitando la popolazione a mantenere la calma". Arce ha nominato Josè Wilson Sánchez Velásquez comandante generale dell'Esercito, Gerardo Zabala comandante dell'Aeronautica Militare e Renán Guardia Ramírez comandante della Marina. Nel suo primo intervento come comandante generale Sánchez Velazquez ha ordinato a tutte le forze militari di ritirarsi nelle proprie unità.

Il generale Zuniga, l'ex comandante dell'Esercito, che ha guidato un tentativo di golpe in Bolivia, ha lasciato la piazza Murillo, dove si concentrano i palazzi della democrazia. La gente, nel primo pomeriggio allontanata con lacrimogeni e spari, si è riappropriata della piazza e canta l'inno nazionale. Zuniga poco prima aveva dichiarato che sarebbe stato nominato un nuovo governo perché "il Paese non può andare avanti così". Il generale è stato intervistato dalla stampa boliviana dopo che un centinaio di militari da lui guidati hanno fatto irruzione nella sede del governo.

La segreteria generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) "condanna nella forma più energica l'azione dell'esercito Boliviano" che deve immediatamente "sottomettersi all'autorità civile come previsto dalla carta democratica interamericana". Lo ha detto il presidente dell'Osa, Luis Almagro, intervenendo nel corso dell'Assemblea generale dell'organizzazione, in corso ad Assuncion in Paraguay. Almagro ha preso la parola immediatamente dopo esser stato informato della denuncia del presidente Luis Alberto Arce Catacora. La comunità internazionale, l'Osa e la segreteria generale dell'Osa non tollereranno nessuna forma di rottura dell'ordine costituzionale legittimo in Bolivia e in nessun altro luogo", ha concluso Almagro.

"L'Unione europea condanna qualsiasi tentativo di sconvolgere l'ordine costituzionale in Bolivia e di rovesciare i governi democraticamente eletti, ed esprime la propria solidarietà al governo e al popolo boliviano". Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell.