Su invito del presidente del Consiglio, on. Giorgia Meloni, i componenti della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza potranno indicare profili di esperti da inserire nel gruppo di lavoro che la premier intende istituire a Palazzo Chigi sulla condizione delle generazioni più giovani e in particolare sul disagio di bambini e ragazzi. Lo ha detto oggi, intervenendo alla Conferenza nazionale sull’infanzia e l’adolescenza in corso a Roma, incentrata sul VI Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, la presidente della commissione infanzia, on. Michela Vittoria Brambilla.
“L’iniziativa del Presidente del Consiglio, che ringrazio, è quanto mai opportuna - commenta - e corrisponde alle nuove e pressanti esigenze di ascolto delle giovani generazioni, le prime che devono affrontare un modo radicalmente diverso da quello in cui noi siamo cresciuti. L’attenzione di Palazzo Chigi è il segno forte e nuovo della centralità che la questione dei più giovani assume per il futuro del nostro Paese. Una centralità, bisogna sottolinearlo, non sempre riconosciuta nel passato. La commissione farà la sua parte a fianco del presidente del Consiglio”.
“Ho dato immediato riscontro - spiega nell’intervento l’on. Brambilla - alla lettera che il presidente Meloni mi ha inviato nei giorni scorsi per proporre, riprendendo l’intervento svolto al “premier time” del 14 maggio, l’istituzione a palazzo Chigi di un gruppo di lavoro sulla condizione delle giovani generazioni e il contrasto al disagio e, conseguentemente, per sollecitare dai componenti della commissione “possibili proposte in merito”. La richiesta è stata già trasmessa a tutti i commissari, di cui sono pronta a raccogliere i contributi. Ringrazio il presidente del Consiglio per l’iniziativa tesa ad approfondire i temi sui quali la commissione è istituzionalmente impegnata e a nome di tutti i gruppi assicuro la massima collaborazione. il futuro dei nostri bambini e dei nostri ragazzi è il futuro del Paese, è una materia che, nella sua complessità, riguarda tutti e non può essere ostaggio di interessi partitici”.
L’on. Brambilla ha ringraziato anche la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, per il lavoro che sta svolgendo e per aver riconvocato dopo molti anni di sostanziale abbandono la Conferenza nazionale sull’Infanzia e sull’Adolescenza, subito dopo l’adozione definitiva del VI Piano nazionale. “Del documento - aggiunge - abbiamo tutti apprezzato l’impostazione sussidiaria e partecipativa, la praticabilità, la sostenibilità e la valutabilità, l’attenzione ai tanti fattori che hanno contribuito a determinare il difficile contesto nel quale vivono giovani e giovanissimi: la denatalità, l'indebolimento delle reti parentali e sociali, il venir meno delle principali figure di riferimento, la diffusione pervasiva delle nuove tecnologie digitali, l’intensificarsi del disagio psichico e sociale ed esperienze storiche come la pandemia, il riaccendersi di guerre e conflitti non lontano da casa nostra, l’aggravamento degli squilibri ambientali e della crisi climatica”.
di Napoli Magazine
02/10/2025 - 17:08
Su invito del presidente del Consiglio, on. Giorgia Meloni, i componenti della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza potranno indicare profili di esperti da inserire nel gruppo di lavoro che la premier intende istituire a Palazzo Chigi sulla condizione delle generazioni più giovani e in particolare sul disagio di bambini e ragazzi. Lo ha detto oggi, intervenendo alla Conferenza nazionale sull’infanzia e l’adolescenza in corso a Roma, incentrata sul VI Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, la presidente della commissione infanzia, on. Michela Vittoria Brambilla.
“L’iniziativa del Presidente del Consiglio, che ringrazio, è quanto mai opportuna - commenta - e corrisponde alle nuove e pressanti esigenze di ascolto delle giovani generazioni, le prime che devono affrontare un modo radicalmente diverso da quello in cui noi siamo cresciuti. L’attenzione di Palazzo Chigi è il segno forte e nuovo della centralità che la questione dei più giovani assume per il futuro del nostro Paese. Una centralità, bisogna sottolinearlo, non sempre riconosciuta nel passato. La commissione farà la sua parte a fianco del presidente del Consiglio”.
“Ho dato immediato riscontro - spiega nell’intervento l’on. Brambilla - alla lettera che il presidente Meloni mi ha inviato nei giorni scorsi per proporre, riprendendo l’intervento svolto al “premier time” del 14 maggio, l’istituzione a palazzo Chigi di un gruppo di lavoro sulla condizione delle giovani generazioni e il contrasto al disagio e, conseguentemente, per sollecitare dai componenti della commissione “possibili proposte in merito”. La richiesta è stata già trasmessa a tutti i commissari, di cui sono pronta a raccogliere i contributi. Ringrazio il presidente del Consiglio per l’iniziativa tesa ad approfondire i temi sui quali la commissione è istituzionalmente impegnata e a nome di tutti i gruppi assicuro la massima collaborazione. il futuro dei nostri bambini e dei nostri ragazzi è il futuro del Paese, è una materia che, nella sua complessità, riguarda tutti e non può essere ostaggio di interessi partitici”.
L’on. Brambilla ha ringraziato anche la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, per il lavoro che sta svolgendo e per aver riconvocato dopo molti anni di sostanziale abbandono la Conferenza nazionale sull’Infanzia e sull’Adolescenza, subito dopo l’adozione definitiva del VI Piano nazionale. “Del documento - aggiunge - abbiamo tutti apprezzato l’impostazione sussidiaria e partecipativa, la praticabilità, la sostenibilità e la valutabilità, l’attenzione ai tanti fattori che hanno contribuito a determinare il difficile contesto nel quale vivono giovani e giovanissimi: la denatalità, l'indebolimento delle reti parentali e sociali, il venir meno delle principali figure di riferimento, la diffusione pervasiva delle nuove tecnologie digitali, l’intensificarsi del disagio psichico e sociale ed esperienze storiche come la pandemia, il riaccendersi di guerre e conflitti non lontano da casa nostra, l’aggravamento degli squilibri ambientali e della crisi climatica”.