Il mondo culturale napoletano è in lutto: se n'è andato a 73 anni Mauro Giancaspro, per diciannove anni direttore della Biblioteca Nazionale, animatore di eventi e dibattiti, autore di libri e raffinato collaboratore per quotidiani e riviste. Ha combattuto, ma non ce l'ha fatta a superare i postumi di un intervento chirurgico. I funerali domani alle 12 nella Chiesa di San Ferdinando. Giancaspro era nato il 25 giugno 1949 a Napoli in zona Mercato da genitori non napoletani: il padre era pugliese, la madre abruzzese. Frequentò il liceo classico Sannazaro e si laureò in lettere classiche con una tesi sulla Napoli grecoromana con l'archeologo Alfonso De Franciscis. Agli inizi del 1978 prese servizio alla Biblioteca universitaria di Napoli; otto anni dopo approdò a Cosenza come direttore della biblioteca Statale. Nel 1995 divenne direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, la terza in Italia come corredo di incunaboli e manoscritti e come numero di opere, dove resterà per 19 anni. Sotto la sua direzione, la biblioteca si è aperta ai dibattiti e alle mostre. Rimasta nella storia l'affollatissima assemblea (con oltre mille persone) dell'associazione bibliofila Aldus Club: presenti Umberto Eco, Mario Scognamiglio, Gianni Cervetti e due big della politica, Oliviero Diliberto e Giulio Andreotti. Dieci anni dopo gli viene assegnato anche l'interim della Biblioteca di Bari. Giancaspro fu protagonista della riapertura al pubblico dell'Emeroteca, nel 2000, dopo undici anni di lavori di ristrutturazione. Nei locali al piano terra che si affacciano sul Cortile delle Carrozze, oltre 600 metri quadri, un patrimonio inestimabile di informazione, storia e cultura: trentamila pezzi tra quotidiani, riviste, microfilm e raccolte di leggi. Tra i suoi libri “Leggere nuoce gravemente alla salute”, “Il morbo di Gutenberg” (L’Ancora del Mediterraneo). “E l’ottavo giorno creò il libro” (Cargo), “L’importanza di essere un libro” (liberilibri). “L’odore dei libri”, “Un libro per piacere” (Grimaldi). “Elogio del filobus”, “Elogio della lettera anonima“, “Elogio del recupero” (Pironti).
di Napoli Magazine
18/04/2023 - 12:18
Il mondo culturale napoletano è in lutto: se n'è andato a 73 anni Mauro Giancaspro, per diciannove anni direttore della Biblioteca Nazionale, animatore di eventi e dibattiti, autore di libri e raffinato collaboratore per quotidiani e riviste. Ha combattuto, ma non ce l'ha fatta a superare i postumi di un intervento chirurgico. I funerali domani alle 12 nella Chiesa di San Ferdinando. Giancaspro era nato il 25 giugno 1949 a Napoli in zona Mercato da genitori non napoletani: il padre era pugliese, la madre abruzzese. Frequentò il liceo classico Sannazaro e si laureò in lettere classiche con una tesi sulla Napoli grecoromana con l'archeologo Alfonso De Franciscis. Agli inizi del 1978 prese servizio alla Biblioteca universitaria di Napoli; otto anni dopo approdò a Cosenza come direttore della biblioteca Statale. Nel 1995 divenne direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, la terza in Italia come corredo di incunaboli e manoscritti e come numero di opere, dove resterà per 19 anni. Sotto la sua direzione, la biblioteca si è aperta ai dibattiti e alle mostre. Rimasta nella storia l'affollatissima assemblea (con oltre mille persone) dell'associazione bibliofila Aldus Club: presenti Umberto Eco, Mario Scognamiglio, Gianni Cervetti e due big della politica, Oliviero Diliberto e Giulio Andreotti. Dieci anni dopo gli viene assegnato anche l'interim della Biblioteca di Bari. Giancaspro fu protagonista della riapertura al pubblico dell'Emeroteca, nel 2000, dopo undici anni di lavori di ristrutturazione. Nei locali al piano terra che si affacciano sul Cortile delle Carrozze, oltre 600 metri quadri, un patrimonio inestimabile di informazione, storia e cultura: trentamila pezzi tra quotidiani, riviste, microfilm e raccolte di leggi. Tra i suoi libri “Leggere nuoce gravemente alla salute”, “Il morbo di Gutenberg” (L’Ancora del Mediterraneo). “E l’ottavo giorno creò il libro” (Cargo), “L’importanza di essere un libro” (liberilibri). “L’odore dei libri”, “Un libro per piacere” (Grimaldi). “Elogio del filobus”, “Elogio della lettera anonima“, “Elogio del recupero” (Pironti).