Attualità
MIGRANTI - 27 Ong, tra cui Save the Children, lanciano l’allarme fame per i rifugiati e richiedenti asilo in Grecia
26.11.2021 11:35 di Napoli Magazine

I migranti in Grecia rischiano la fame dopo la sospensione dell’assistenza economica ai richiedenti asilo e dell’assistenza alimentare ai rifugiati a cui è stata riconosciuta la protezione e ai richiedenti asilo la cui domanda è stata respinta. Questo l’allarme lanciato ieri da 27 organizzazioni e associazioni, tra cui Save the Children - l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

 

Per quasi due mesi, il 60% delle persone che vivono nei campi profughi sulla terraferma in Grecia non ha avuto accesso ad un’alimentazione sufficiente. Dopo che a ottobre 2021 è entrata in vigore una legge approvata lo scorso anno, il governo greco ha interrotto i servizi ai richiedenti asilo la cui richiesta è stata accolta, di cui uno su 4 è donna e 2 su 5 sono minori.

 

“Le donne del campo di Eleonas continuano a dirci che la notte i loro figli piangono per la fame. Non hanno soldi per il latte e sciolgono i biscotti nell’acqua” ha detto Emily Wilson di Project Elea, mentre un padre afghano di tre bambini affetto da una malattia cronica ha detto: “Se io non mangio non fa niente, ma i miei figli non possono morire di fame”.

 

Inoltre, da due mesi, circa 34.000 richiedenti asilo non ricevono l’aiuto economico che permetteva loro di acquistare cibo, vestiti e altri beni di prima necessità. Il programma di assistenza economica finanziato dall'UE, precedentemente amministrato dall'UNHCR, è stato infatti interrotto dopo che il governo greco ne ha assunto la gestione il 1° ottobre 2021.

 

In seguito alle pressioni delle ONG, lo stesso governo greco aveva assicurato che gli aiuti sarebbero stati ripresi alla fine di ottobre, ma dopo un mese il problema è ancora irrisolto e l’impatto devastante sui richiedenti asilo peggiora di giorno in giorno.

 

“Attraverso le sue azioni da un lato e il suo immobilismo dall’altro, il governo greco sta provocando una crisi alimentare tra i rifugiati e i richiedenti asilo. È illegale, ingiustificato e totalmente inaccettabile che tutto questo accada nell’Unione Europea” ha dichiarato Anita Bay, direttrice di Save the Children Europa.

 

“Queste persone, vulnerabili ed emarginate, sono allo stremo. Le bambine e i bambini vanno a scuola affamati, i malati non possono prendere un autobus per andare dal medico e le famiglie non hanno risorse per affrontare l’inverno” ha detto Martha Roussou dell'International Rescue Committee.

 

La sospensione dell'assistenza finanziaria sta privando i richiedenti asilo della loro dignità e anche dell’unica ancora di salvezza da cui dipendevano. Rifugiati e richiedenti asilo, già emarginati economicamente, sono costretti così a mendicare o sono spinti nell’illegalità pur di sopravvivere.

 

“Tra le persone colpite ci sono anche i richiedenti asilo la cui richiesta è stata respinta e che non hanno accesso a un alloggio, all'assistenza sanitaria e non hanno diritto al lavoro. Tra loro ci sono molti rifugiati afghani e siriani le cui domande sono state respinte sulla base del fatto che la Turchia è considerata un paese sicuro, sebbene il Paese non accetti alcun rimpatrio dalla Grecia” ha detto Ana Liz Chiban di Fenix – Humanitarian Legal Aid.

 

Alcuni richiedenti asilo che vivono fuori dai campi come beneficiari del Programma di Sostegno di Emergenza all'Integrazione e all'Alloggio (ESTIA) sono particolarmente vulnerabili. Anche per loro è stato sospeso l’aiuto finanziario ma, a differenza delle persone che vivono nei campi, non hanno accesso alla distribuzione dei pasti. Così, senza nessun’altra alternativa, sono completamente dipendenti dai servizi sociali locali e dalle organizzazioni – quando presenti.

Le ONG chiedono un'azione urgente per affrontare la crescente crisi e chiedono al governo greco di dare priorità alla ripresa degli aiuti economici; fornire assistenza di emergenza ai richiedenti asilo che prima ricevevano il sostegno economico, attraverso beni di prima necessità o voucher utilizzabili nei negozi o sui mezzi di trasporto; assicurare che il denaro non corrisposto ai richiedenti asilo negli ultimi mesi sia erogato quando il nuovo sistema sarà implementato; distribuire cibo adeguato e nutriente a tutte le persone che vivono nei campi, senza fare distinzione tra rifugiati, richiedenti asilo o persone le cui richieste sono state respinte.

 

Informazioni di background

 

- Ad ottobre 2021, ONG e organizzazioni di società civile hanno diffuso un comunicato stampa e una lettera aperta per lanciare l'allarme per l’interruzione dell'assistenza economica per i rifugiati e i richiedenti asilo in Grecia.

 

- In risposta al comunicato stampa, il Ministero per l'Asilo e la Migrazione ha categoricamente affermato che i richiedenti asilo avrebbero avuto accesso all'assistenza finanziaria a fine ottobre 2021.

 

- Ai sensi della normativa europea e della normativa greca (Articolo 17 della Direttiva 2013/33/UE e Articolo 55 della legge 4636/2019), la Grecia deve garantire condizioni materiali minime di accoglienza ai richiedenti asilo.

 

- Nel 2020, il governo della Grecia ha adottato una nuova normativa, in base alla quale ai beneficiari di protezione internazionale, con poche eccezioni, viene sospeso tutto il supporto materiale di accoglienza entro 30 giorni dal responso positivo (Articolo 114 della legge 4636/2019 modificata dall'articolo 111 della Legge 4674/2020). Nell'ottobre 2021, il governo greco ha iniziato a escludere i titolari di status di protezione dalla distribuzione di cibo e acqua come attuazione della normativa. L'esclusione dalla distribuzione di cibo e acqua include anche i richiedenti asilo la cui richiesta non è stata accolta, nonostante molti di loro abbiano diritto a un riesame della loro domanda di asilo.

 

Organizzazioni firmatarie

 

Action for Education
Arsis - Association for the Social Support of Youth 
Babel Day Center
Better Days
Changemakers Lab
ECHO100PLUS
Equal Rights Beyond Borders
Europe Must Act
Fenix - Humanitarian Legal Aid
Greek Council for Refugees (GCR)
HIAS Greece
HumanRights360
INTERSOS
INTERSOS Hellas
I HAVE RIGHTS
International Rescue Committee
Jesuit Refugee Service Greece (JRS Greece)
Lighthouse Relief (LHR)
Mobile Info Team (MIT) 
Refugee Legal Support
Refugees International
Safe Passage International 
Save the Children
Still I Rise 
SolidarityNow
Symbiosis-School of Political Studies in Greece, Council of Europe Network
Terre des hommes Hellas

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MIGRANTI - 27 Ong, tra cui Save the Children, lanciano l’allarme fame per i rifugiati e richiedenti asilo in Grecia

di Napoli Magazine

26/11/2024 - 11:35

I migranti in Grecia rischiano la fame dopo la sospensione dell’assistenza economica ai richiedenti asilo e dell’assistenza alimentare ai rifugiati a cui è stata riconosciuta la protezione e ai richiedenti asilo la cui domanda è stata respinta. Questo l’allarme lanciato ieri da 27 organizzazioni e associazioni, tra cui Save the Children - l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

 

Per quasi due mesi, il 60% delle persone che vivono nei campi profughi sulla terraferma in Grecia non ha avuto accesso ad un’alimentazione sufficiente. Dopo che a ottobre 2021 è entrata in vigore una legge approvata lo scorso anno, il governo greco ha interrotto i servizi ai richiedenti asilo la cui richiesta è stata accolta, di cui uno su 4 è donna e 2 su 5 sono minori.

 

“Le donne del campo di Eleonas continuano a dirci che la notte i loro figli piangono per la fame. Non hanno soldi per il latte e sciolgono i biscotti nell’acqua” ha detto Emily Wilson di Project Elea, mentre un padre afghano di tre bambini affetto da una malattia cronica ha detto: “Se io non mangio non fa niente, ma i miei figli non possono morire di fame”.

 

Inoltre, da due mesi, circa 34.000 richiedenti asilo non ricevono l’aiuto economico che permetteva loro di acquistare cibo, vestiti e altri beni di prima necessità. Il programma di assistenza economica finanziato dall'UE, precedentemente amministrato dall'UNHCR, è stato infatti interrotto dopo che il governo greco ne ha assunto la gestione il 1° ottobre 2021.

 

In seguito alle pressioni delle ONG, lo stesso governo greco aveva assicurato che gli aiuti sarebbero stati ripresi alla fine di ottobre, ma dopo un mese il problema è ancora irrisolto e l’impatto devastante sui richiedenti asilo peggiora di giorno in giorno.

 

“Attraverso le sue azioni da un lato e il suo immobilismo dall’altro, il governo greco sta provocando una crisi alimentare tra i rifugiati e i richiedenti asilo. È illegale, ingiustificato e totalmente inaccettabile che tutto questo accada nell’Unione Europea” ha dichiarato Anita Bay, direttrice di Save the Children Europa.

 

“Queste persone, vulnerabili ed emarginate, sono allo stremo. Le bambine e i bambini vanno a scuola affamati, i malati non possono prendere un autobus per andare dal medico e le famiglie non hanno risorse per affrontare l’inverno” ha detto Martha Roussou dell'International Rescue Committee.

 

La sospensione dell'assistenza finanziaria sta privando i richiedenti asilo della loro dignità e anche dell’unica ancora di salvezza da cui dipendevano. Rifugiati e richiedenti asilo, già emarginati economicamente, sono costretti così a mendicare o sono spinti nell’illegalità pur di sopravvivere.

 

“Tra le persone colpite ci sono anche i richiedenti asilo la cui richiesta è stata respinta e che non hanno accesso a un alloggio, all'assistenza sanitaria e non hanno diritto al lavoro. Tra loro ci sono molti rifugiati afghani e siriani le cui domande sono state respinte sulla base del fatto che la Turchia è considerata un paese sicuro, sebbene il Paese non accetti alcun rimpatrio dalla Grecia” ha detto Ana Liz Chiban di Fenix – Humanitarian Legal Aid.

 

Alcuni richiedenti asilo che vivono fuori dai campi come beneficiari del Programma di Sostegno di Emergenza all'Integrazione e all'Alloggio (ESTIA) sono particolarmente vulnerabili. Anche per loro è stato sospeso l’aiuto finanziario ma, a differenza delle persone che vivono nei campi, non hanno accesso alla distribuzione dei pasti. Così, senza nessun’altra alternativa, sono completamente dipendenti dai servizi sociali locali e dalle organizzazioni – quando presenti.

Le ONG chiedono un'azione urgente per affrontare la crescente crisi e chiedono al governo greco di dare priorità alla ripresa degli aiuti economici; fornire assistenza di emergenza ai richiedenti asilo che prima ricevevano il sostegno economico, attraverso beni di prima necessità o voucher utilizzabili nei negozi o sui mezzi di trasporto; assicurare che il denaro non corrisposto ai richiedenti asilo negli ultimi mesi sia erogato quando il nuovo sistema sarà implementato; distribuire cibo adeguato e nutriente a tutte le persone che vivono nei campi, senza fare distinzione tra rifugiati, richiedenti asilo o persone le cui richieste sono state respinte.

 

Informazioni di background

 

- Ad ottobre 2021, ONG e organizzazioni di società civile hanno diffuso un comunicato stampa e una lettera aperta per lanciare l'allarme per l’interruzione dell'assistenza economica per i rifugiati e i richiedenti asilo in Grecia.

 

- In risposta al comunicato stampa, il Ministero per l'Asilo e la Migrazione ha categoricamente affermato che i richiedenti asilo avrebbero avuto accesso all'assistenza finanziaria a fine ottobre 2021.

 

- Ai sensi della normativa europea e della normativa greca (Articolo 17 della Direttiva 2013/33/UE e Articolo 55 della legge 4636/2019), la Grecia deve garantire condizioni materiali minime di accoglienza ai richiedenti asilo.

 

- Nel 2020, il governo della Grecia ha adottato una nuova normativa, in base alla quale ai beneficiari di protezione internazionale, con poche eccezioni, viene sospeso tutto il supporto materiale di accoglienza entro 30 giorni dal responso positivo (Articolo 114 della legge 4636/2019 modificata dall'articolo 111 della Legge 4674/2020). Nell'ottobre 2021, il governo greco ha iniziato a escludere i titolari di status di protezione dalla distribuzione di cibo e acqua come attuazione della normativa. L'esclusione dalla distribuzione di cibo e acqua include anche i richiedenti asilo la cui richiesta non è stata accolta, nonostante molti di loro abbiano diritto a un riesame della loro domanda di asilo.

 

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