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NEWS - AVIS e FNOPI rinnovano il protocollo d’intesa Online appelli congiunti a donare d’estate
04.08.2025 14:47 di Napoli Magazine

AVIS (l’Associazione volontari italiani del sangue) e FNOPI (la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche) hanno rinnovato il protocollo d’intesa. La firma dell’accordo, che era già stato sottoscritto negli anni passati, è avvenuta nella sede di AVIS Nazionale a Milano alla presenza dei due presidenti Oscar Bianchi e Barbara Mangiacavalli.

 

Il documento, oltre a ribadire la mission che contraddistingue ciascuna delle due realtà, si propone di promuovere un rafforzamento del ruolo del personale infermieristico all’interno dei centri di raccolta per favorire una gestione ancora più diretta delle relazioni con i donatori. Inoltre, si legge nel testo del protocollo, AVIS e FNOPI “si impegnano a sostenere congiuntamente percorsi e sperimentazioni di innovazione e transizione digitale del sistema sanitario, con specifico riguardo all’ambito della medicina trasfusionale. Nell’ottica di fronteggiare la persistente carenza di personale sanitario, le Parti manifestano un comune interesse all’inclusione del personale infermieristico nelle attività di telemedicina, telemonitoraggio e teleassistenza, con particolare riferimento ai consulti preventivi finalizzati alla valutazione dell’idoneità alla donazione”.

 

Il nuovo protocollo d’intesa avrà durata annuale e impegna AVIS e FNOPI a promuovere le reciproche attività attraverso le proprie reti territoriali. Il rinnovo della collaborazione ha rappresentato anche l’occasione per annunciare l’iniziativa a cui AVIS e FNOPI daranno vita sui rispettivi canali social: una campagna per ricordare come il bisogno di sangue e plasma non cessi mai, tantomeno in estate, e come soprattutto in questo periodo anche grazie all’impegno di migliaia di infermieri sia possibile proseguire regolarmente le attività trasfusionali e garantire scorte di emocomponenti.

 

Come ha dichiarato a margine della firma il presidente di AVIS Nazionale, Oscar Bianchi, «siamo molto soddisfatti di essere riusciti a rinnovare questo accordo e proseguire così una collaborazione che ritengo strategica non solo per la nostra associazione, ma per la stabilità dell’intero settore trasfusionale nazionale. Garantire un impegno sempre maggiore del personale infermieristico significa riuscire ad assicurare il regolare svolgimento della raccolta di emocomponenti e il mantenimento dell’autosufficienza di globuli rossi. L’infermiere rappresenta da sempre un punto di riferimento non solo per il paziente, ma per l’intero reparto ospedaliero in cui opera e lo stesso vale per le unità di raccolta. Ringrazio la FNOPI per aver deciso di proseguire questo percorso con noi e mi auguro che sia solo il primo di una serie di traguardi che potremo tagliare insieme nel prossimo futuro».

 

Per la presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli, «gli infermieri rappresentano la figura cardine nella presa in carico del donatore e del ricevente durante tutto il percorso trasfusionale e sono formati in modo 

specifico per questo. Tale peculiarità non è spesso riconosciuta in termini valoriali e professionali da aziende e istituzioni, laddove l’infermiere specializzato può garantire ai massimi livelli il controllo delle trasfusioni e il buon uso del sangue, così come già avviene negli ospedali. Un ruolo ancora più cruciale si delinea oggi, con l’integrazione dell’e-health nel percorso trasfusionale: strumenti avanzati permettono di introdurre un vero e proprio ‘triage infermieristico’, fisico ed ematologico, capace di migliorare l’efficienza nella selezione dei donatori, ottimizzare i tempi e aumentare la qualità delle informazioni raccolte attraverso il questionario di idoneità».

 

AVIS è stata fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano con l’obiettivo di diffondere i principi della donazione periodica, volontaria, gratuita, responsabile e associata di sangue ed emocomponenti.

 

Con più di 3.300 sedi presenti su tutto il territorio nazionale, oggi è la più grande associazione di volontariato del sangue italiana, che ogni anno contribuisce a circa il 70% del fabbisogno nazionale. AVIS può contare su circa 1.300.000 soci, per un totale di quasi 2.000.000 di unità di sangue ed emocomponenti donate.

Molto spazio è riservato alla promozione della solidarietà, della cittadinanza attiva e degli stili di vita sani e corretti, senza dimenticare il sostegno alla ricerca scientifica sulle malattie rare e genetiche. 

Per raggiungere questi obiettivi, AVIS può contare sulla collaborazione delle più importanti e prestigiose istituzioni nazionali e dei principali attori della società civile e del Terzo settore.

 

AVIS è un’associazione con una storia lunga più di novant’anni, con valori che sono validi ancora oggi e per questo motivo non ha paura di sfidare il futuro. Per farlo al meglio ha bisogno anche e soprattutto dei giovani.

 

****

FNOPI è un ente pubblico non economico e agisce quale organo sussidiario dello Stato, istituito con legge 29 ottobre 1954 n. 1049 e regolamentato dal DLCPS 233/1946 come modificato dalla Legge 3/2018. Emana il Codice deontologico e la legge le attribuisce compiti di indirizzo e coordinamento sui 102 Ordini provinciali.

 

La Federazione nazionale e gli Ordini provinciali sono sottoposti alla vigilanza del ministero della Salute.

 

Al 30 giugno 2025 l’Albo unico nazionale registrava 461.313 iscritti. In questo numero sono compresi gli infermieri che lavorano nel Servizio Sanitario Nazionale o nelle strutture private convenzionate, quelli che svolgono attività di libera professione e coloro che non esercitano la professione ma che continuano a restare iscritti all’Albo.  Analizzando i dati si rileva una età media di 46,5 anni, una netta prevalenza femminile, con il 76,42% di donne e il 23,58% di uomini, e 8.901 infermieri pediatrici.

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di Napoli Magazine

04/08/2025 - 14:47

AVIS (l’Associazione volontari italiani del sangue) e FNOPI (la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche) hanno rinnovato il protocollo d’intesa. La firma dell’accordo, che era già stato sottoscritto negli anni passati, è avvenuta nella sede di AVIS Nazionale a Milano alla presenza dei due presidenti Oscar Bianchi e Barbara Mangiacavalli.

 

Il documento, oltre a ribadire la mission che contraddistingue ciascuna delle due realtà, si propone di promuovere un rafforzamento del ruolo del personale infermieristico all’interno dei centri di raccolta per favorire una gestione ancora più diretta delle relazioni con i donatori. Inoltre, si legge nel testo del protocollo, AVIS e FNOPI “si impegnano a sostenere congiuntamente percorsi e sperimentazioni di innovazione e transizione digitale del sistema sanitario, con specifico riguardo all’ambito della medicina trasfusionale. Nell’ottica di fronteggiare la persistente carenza di personale sanitario, le Parti manifestano un comune interesse all’inclusione del personale infermieristico nelle attività di telemedicina, telemonitoraggio e teleassistenza, con particolare riferimento ai consulti preventivi finalizzati alla valutazione dell’idoneità alla donazione”.

 

Il nuovo protocollo d’intesa avrà durata annuale e impegna AVIS e FNOPI a promuovere le reciproche attività attraverso le proprie reti territoriali. Il rinnovo della collaborazione ha rappresentato anche l’occasione per annunciare l’iniziativa a cui AVIS e FNOPI daranno vita sui rispettivi canali social: una campagna per ricordare come il bisogno di sangue e plasma non cessi mai, tantomeno in estate, e come soprattutto in questo periodo anche grazie all’impegno di migliaia di infermieri sia possibile proseguire regolarmente le attività trasfusionali e garantire scorte di emocomponenti.

 

Come ha dichiarato a margine della firma il presidente di AVIS Nazionale, Oscar Bianchi, «siamo molto soddisfatti di essere riusciti a rinnovare questo accordo e proseguire così una collaborazione che ritengo strategica non solo per la nostra associazione, ma per la stabilità dell’intero settore trasfusionale nazionale. Garantire un impegno sempre maggiore del personale infermieristico significa riuscire ad assicurare il regolare svolgimento della raccolta di emocomponenti e il mantenimento dell’autosufficienza di globuli rossi. L’infermiere rappresenta da sempre un punto di riferimento non solo per il paziente, ma per l’intero reparto ospedaliero in cui opera e lo stesso vale per le unità di raccolta. Ringrazio la FNOPI per aver deciso di proseguire questo percorso con noi e mi auguro che sia solo il primo di una serie di traguardi che potremo tagliare insieme nel prossimo futuro».

 

Per la presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli, «gli infermieri rappresentano la figura cardine nella presa in carico del donatore e del ricevente durante tutto il percorso trasfusionale e sono formati in modo 

specifico per questo. Tale peculiarità non è spesso riconosciuta in termini valoriali e professionali da aziende e istituzioni, laddove l’infermiere specializzato può garantire ai massimi livelli il controllo delle trasfusioni e il buon uso del sangue, così come già avviene negli ospedali. Un ruolo ancora più cruciale si delinea oggi, con l’integrazione dell’e-health nel percorso trasfusionale: strumenti avanzati permettono di introdurre un vero e proprio ‘triage infermieristico’, fisico ed ematologico, capace di migliorare l’efficienza nella selezione dei donatori, ottimizzare i tempi e aumentare la qualità delle informazioni raccolte attraverso il questionario di idoneità».

 

AVIS è stata fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano con l’obiettivo di diffondere i principi della donazione periodica, volontaria, gratuita, responsabile e associata di sangue ed emocomponenti.

 

Con più di 3.300 sedi presenti su tutto il territorio nazionale, oggi è la più grande associazione di volontariato del sangue italiana, che ogni anno contribuisce a circa il 70% del fabbisogno nazionale. AVIS può contare su circa 1.300.000 soci, per un totale di quasi 2.000.000 di unità di sangue ed emocomponenti donate.

Molto spazio è riservato alla promozione della solidarietà, della cittadinanza attiva e degli stili di vita sani e corretti, senza dimenticare il sostegno alla ricerca scientifica sulle malattie rare e genetiche. 

Per raggiungere questi obiettivi, AVIS può contare sulla collaborazione delle più importanti e prestigiose istituzioni nazionali e dei principali attori della società civile e del Terzo settore.

 

AVIS è un’associazione con una storia lunga più di novant’anni, con valori che sono validi ancora oggi e per questo motivo non ha paura di sfidare il futuro. Per farlo al meglio ha bisogno anche e soprattutto dei giovani.

 

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FNOPI è un ente pubblico non economico e agisce quale organo sussidiario dello Stato, istituito con legge 29 ottobre 1954 n. 1049 e regolamentato dal DLCPS 233/1946 come modificato dalla Legge 3/2018. Emana il Codice deontologico e la legge le attribuisce compiti di indirizzo e coordinamento sui 102 Ordini provinciali.

 

La Federazione nazionale e gli Ordini provinciali sono sottoposti alla vigilanza del ministero della Salute.

 

Al 30 giugno 2025 l’Albo unico nazionale registrava 461.313 iscritti. In questo numero sono compresi gli infermieri che lavorano nel Servizio Sanitario Nazionale o nelle strutture private convenzionate, quelli che svolgono attività di libera professione e coloro che non esercitano la professione ma che continuano a restare iscritti all’Albo.  Analizzando i dati si rileva una età media di 46,5 anni, una netta prevalenza femminile, con il 76,42% di donne e il 23,58% di uomini, e 8.901 infermieri pediatrici.