Attualità
NEWS - Bolivia, l'esercito irrompe nel palazzo del Governo: si teme il colpo di Stato
26.06.2024 22:17 di Napoli Magazine

In Bolivia si teme il colpo di Stato. Truppe militari guidate dell'ex comandante dell'Esercito boliviano, Juan Josè Zuniga, hanno fatto irruzione nel palazzo del governo dove si trova riunito il presidente Luis Arce con l'intero gabinetto. In tv vengono mostrate le Immagini di un blindato che sfonda il portone principale del palazzo e lo stesso Zuniga  che entra all'interno dell'edificio accompagnato da soldati armati e con il volto coperto. Prima del blitz Zuniga aveva rilasciato una dichiarazione nella piazza Murillo dove ha chiesto le dimissioni del presidente Luis Arce e di tutto il governo.

Il presidente della Bolivia, Luis Arce, aveva poco prima denunciato su X movimenti non autorizzati di truppe dell'esercito nella capitale La Paz. "La democrazia si deve rispettare", ha scritto. A guidare quello che sembra un tentativo di golpe è l'ex capo dell'Esercito, Juan Josè Zuniga, destituito martedì dopo aver minacciato pubblicamente l'ex presidente Evo Morales. I militari - circa un centinaio, fortemente armati e scortati da alcuni blindati - si sono posizionati di fronte al palazzo del governo, nella piazza Murillo della capitale boliviana.

La segreteria generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) "condanna nella forma più energica l'azione dell'esercito Boliviano" che deve immediatamente "sottomettersi all'autorità civile come previsto dalla carta democratica interamericana". Lo ha detto il presidente dell'Osa, Luis Almagro, intervenendo nel corso dell'Assemblea generale dell'organizzazione, in corso ad Assuncion in Paraguay. Almagro ha preso la parola immediatamente dopo esser stato informato della denuncia del presidente Luis Alberto Arce Catacora. La comunità internazionale, l'Osa e la segreteria generale dell'Osa non tollereranno nessuna forma di rottura dell'ordine costituzionale legittimo in Bolivia e in nessun altro luogo", ha concluso Almagro.

ULTIMISSIME ATTUALITÀ
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
NEWS - Bolivia, l'esercito irrompe nel palazzo del Governo: si teme il colpo di Stato

di Napoli Magazine

26/06/2024 - 22:17

In Bolivia si teme il colpo di Stato. Truppe militari guidate dell'ex comandante dell'Esercito boliviano, Juan Josè Zuniga, hanno fatto irruzione nel palazzo del governo dove si trova riunito il presidente Luis Arce con l'intero gabinetto. In tv vengono mostrate le Immagini di un blindato che sfonda il portone principale del palazzo e lo stesso Zuniga  che entra all'interno dell'edificio accompagnato da soldati armati e con il volto coperto. Prima del blitz Zuniga aveva rilasciato una dichiarazione nella piazza Murillo dove ha chiesto le dimissioni del presidente Luis Arce e di tutto il governo.

Il presidente della Bolivia, Luis Arce, aveva poco prima denunciato su X movimenti non autorizzati di truppe dell'esercito nella capitale La Paz. "La democrazia si deve rispettare", ha scritto. A guidare quello che sembra un tentativo di golpe è l'ex capo dell'Esercito, Juan Josè Zuniga, destituito martedì dopo aver minacciato pubblicamente l'ex presidente Evo Morales. I militari - circa un centinaio, fortemente armati e scortati da alcuni blindati - si sono posizionati di fronte al palazzo del governo, nella piazza Murillo della capitale boliviana.

La segreteria generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) "condanna nella forma più energica l'azione dell'esercito Boliviano" che deve immediatamente "sottomettersi all'autorità civile come previsto dalla carta democratica interamericana". Lo ha detto il presidente dell'Osa, Luis Almagro, intervenendo nel corso dell'Assemblea generale dell'organizzazione, in corso ad Assuncion in Paraguay. Almagro ha preso la parola immediatamente dopo esser stato informato della denuncia del presidente Luis Alberto Arce Catacora. La comunità internazionale, l'Osa e la segreteria generale dell'Osa non tollereranno nessuna forma di rottura dell'ordine costituzionale legittimo in Bolivia e in nessun altro luogo", ha concluso Almagro.