Momenti di apprensione nel golfo di Napoli per un incendio sviluppatosi nella sala macchine del traghetto Raffaele Rubattino, partito da Palermo e diretto a Napoli con a bordo circa mille passeggeri e numerosi veicoli. Le fiamme, scoppiate mentre la nave si trovava a una quindicina di miglia dal porto partenopeo, sono state domate dall'equipaggio, ma i danni hanno lasciato la nave senza possibilità di navigare autonomamente. Il capitano ha lanciato un mayday via radio, facendo scattare un'immediata operazione di soccorso coordinata dalla Capitaneria di Porto di Napoli. Sul posto sono arrivate due motovedette, mentre in banchina si preparavano squadre antincendio e sanitarie in vista dello sbarco, previsto in serata. Non si segnalano feriti, ma il livello di allerta resta elevato per l'elevato numero di persone a bordo.
Secondo quanto ricostruito dalle prime comunicazioni ufficiali, l'incendio è divampato nella sala macchine del Raffaele Rubattino nel primo pomeriggio. L'imbarcazione, che aveva lasciato il porto di Palermo in mattinata, si trovava a nord-ovest dell'isola di Capri quando il capitano ha lanciato il segnale di emergenza. La priorità è stata mettere in sicurezza i passeggeri, mentre il personale di bordo affrontava le fiamme con le attrezzature antincendio di bordo. La rapida risposta dell'equipaggio ha permesso di circoscrivere il rogo e impedire che si propagasse ad altre aree della nave.
La Capitaneria di Porto di Napoli ha assunto il coordinamento delle operazioni, inviando sul posto due motovedette con squadre pronte a intervenire. In porto, nel frattempo, venivano predisposte aree di accoglienza per i passeggeri e mezzi dei vigili del fuoco portuali. Secondo fonti locali, il rientro in sicurezza della nave è previsto intorno alle ore 19, trainata da rimorchiatori. La presenza di circa mille persone a bordo ha imposto l'adozione di protocolli di massima allerta per garantire uno sbarco ordinato e sicuro.
Dopo l'intervento iniziale dell'equipaggio, le fiamme sono state dichiarate sotto controllo, ma il traghetto è rimasto privo di propulsione e impossibilitato a proseguire la navigazione senza assistenza. A bordo, l'atmosfera è rimasta tesa ma sotto controllo: il personale ha fornito aggiornamenti costanti ai passeggeri e assicurato la distribuzione di acqua e beni di prima necessità. Nonostante l'assenza di feriti, le autorità marittime hanno mantenuto lo stato di emergenza fino al rientro in porto.
di Napoli Magazine
10/08/2025 - 19:33
Momenti di apprensione nel golfo di Napoli per un incendio sviluppatosi nella sala macchine del traghetto Raffaele Rubattino, partito da Palermo e diretto a Napoli con a bordo circa mille passeggeri e numerosi veicoli. Le fiamme, scoppiate mentre la nave si trovava a una quindicina di miglia dal porto partenopeo, sono state domate dall'equipaggio, ma i danni hanno lasciato la nave senza possibilità di navigare autonomamente. Il capitano ha lanciato un mayday via radio, facendo scattare un'immediata operazione di soccorso coordinata dalla Capitaneria di Porto di Napoli. Sul posto sono arrivate due motovedette, mentre in banchina si preparavano squadre antincendio e sanitarie in vista dello sbarco, previsto in serata. Non si segnalano feriti, ma il livello di allerta resta elevato per l'elevato numero di persone a bordo.
Secondo quanto ricostruito dalle prime comunicazioni ufficiali, l'incendio è divampato nella sala macchine del Raffaele Rubattino nel primo pomeriggio. L'imbarcazione, che aveva lasciato il porto di Palermo in mattinata, si trovava a nord-ovest dell'isola di Capri quando il capitano ha lanciato il segnale di emergenza. La priorità è stata mettere in sicurezza i passeggeri, mentre il personale di bordo affrontava le fiamme con le attrezzature antincendio di bordo. La rapida risposta dell'equipaggio ha permesso di circoscrivere il rogo e impedire che si propagasse ad altre aree della nave.
La Capitaneria di Porto di Napoli ha assunto il coordinamento delle operazioni, inviando sul posto due motovedette con squadre pronte a intervenire. In porto, nel frattempo, venivano predisposte aree di accoglienza per i passeggeri e mezzi dei vigili del fuoco portuali. Secondo fonti locali, il rientro in sicurezza della nave è previsto intorno alle ore 19, trainata da rimorchiatori. La presenza di circa mille persone a bordo ha imposto l'adozione di protocolli di massima allerta per garantire uno sbarco ordinato e sicuro.
Dopo l'intervento iniziale dell'equipaggio, le fiamme sono state dichiarate sotto controllo, ma il traghetto è rimasto privo di propulsione e impossibilitato a proseguire la navigazione senza assistenza. A bordo, l'atmosfera è rimasta tesa ma sotto controllo: il personale ha fornito aggiornamenti costanti ai passeggeri e assicurato la distribuzione di acqua e beni di prima necessità. Nonostante l'assenza di feriti, le autorità marittime hanno mantenuto lo stato di emergenza fino al rientro in porto.