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NEWS - Inchiesta Liguria, Giovanni Toti si dimette: "Lascio una Regione in ordine"
26.07.2024 14:14 di Napoli Magazine

Giovanni Toti ha rassegnato le "dimissioni" dall'incarico di presidente della Liguria. La notizia è stata confermata dalla Regione. Toti è agli arresti domiciliari nella sua villa ad Ameglia dal 7 maggio, con l'accusa di presunta corruzione e finanziamento illecito. A depositare la lettera di "dimissioni irrevocabili" l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, su delega dello stesso Toti che scrive: "Lascio una Regione in ordine, ora decidano gli elettori". 

"Dopo tre mesi dall'inizio dei miei arresti domiciliari e la conseguente sospensione dall'incarico che gli elettori mi hanno affidato per ben due volte, ho deciso sia giunto il momento di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da Presidente della Giunta Regionale della Liguria", scrive Toti.

"Mentre viene resa pubblica questa mia lettera che ho pregato il mio difensore, avvocato Stefano Savi, di diffondere, il testo formale delle dimissioni viene consegnato al Presidente facente funzione della Giunta e al Presidente dell'Assemblea Legislativa per tutti gli adempimenti di legge. Mi assumo tutta la responsabilità di richiamare alle urne, anticipatamente, nei prossimi tre mesi, gli elettori del nostro territorio, che dovranno decidere per il proprio futuro". 

"Si apre per tutti una fase nuova: agli elettori il compito di giudicare la Liguria che abbiamo costruito insieme in questi lunghi anni e decidere se andare avanti su questa strada". E poi aggiunge: "Ai partiti della maggioranza la responsabilità valorizzare con orgoglio i risultati raggiunti, non tradire il consenso raccolto, valorizzare la classe dirigente cresciuta sul territorio. Ai tribunali della Repubblica valutare le responsabilità chiamate in causa dall'inchiesta. Al Parlamento nazionale e all'opinione pubblica del Paese il dovere di fare tesoro di questa esperienza e tracciare regole chiare e giuste per la convivenza tra giustizia e politica all'interno del nostro sistema democratico".

"Lascio una Regione in ordine. Ho atteso fino ad oggi per rassegnare le mie dimissioni per consentire al Consiglio Regionale di approvare l'Assestamento di bilancio e il Rendiconto, fondamentali per la gestione dell'Ente. Ed è di soddisfazione - sottolinea - che questo difficilissimo momento coincida con la fine del cantiere e l'apertura della Via dell'Amore, un' opera complessa, a cui abbiamo lavorato anni, che restituisce al mondo uno dei simboli della Liguria".

"Lascio orgoglioso delle tante cose fatte e onorato di aver lavorato con molte persone capaci e coraggiose, che sapranno portare avanti questa esperienza - conclude - Ringrazio gli assessori che si sono succeduti in questi anni, il mio straordinario staff di Presidenza, che mi ha affiancato senza risparmiarsi con vera abnegazione al progetto, quei dirigenti e funzionari che ci hanno affiancato con competenza e passione".

"Ringrazio di cuore tutte le persone, e sono tante, che senza nemmeno conoscermi mi hanno fatto sentire tramite la mia famiglia e il mio avvocato la loro vicinanza e il loro affetto. Da questo momento torno anche io ad essere un semplice, comune cittadino della nostra bellissima Liguria", conclude Toti.

"Le elezioni ci saranno entro 90 giorni perché così prevede il nostro statuto". Lo annuncia l'assessore Giacomo Giampedrone in Regione Liguria.

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NEWS - Inchiesta Liguria, Giovanni Toti si dimette: "Lascio una Regione in ordine"

di Napoli Magazine

26/07/2024 - 14:14

Giovanni Toti ha rassegnato le "dimissioni" dall'incarico di presidente della Liguria. La notizia è stata confermata dalla Regione. Toti è agli arresti domiciliari nella sua villa ad Ameglia dal 7 maggio, con l'accusa di presunta corruzione e finanziamento illecito. A depositare la lettera di "dimissioni irrevocabili" l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, su delega dello stesso Toti che scrive: "Lascio una Regione in ordine, ora decidano gli elettori". 

"Dopo tre mesi dall'inizio dei miei arresti domiciliari e la conseguente sospensione dall'incarico che gli elettori mi hanno affidato per ben due volte, ho deciso sia giunto il momento di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da Presidente della Giunta Regionale della Liguria", scrive Toti.

"Mentre viene resa pubblica questa mia lettera che ho pregato il mio difensore, avvocato Stefano Savi, di diffondere, il testo formale delle dimissioni viene consegnato al Presidente facente funzione della Giunta e al Presidente dell'Assemblea Legislativa per tutti gli adempimenti di legge. Mi assumo tutta la responsabilità di richiamare alle urne, anticipatamente, nei prossimi tre mesi, gli elettori del nostro territorio, che dovranno decidere per il proprio futuro". 

"Si apre per tutti una fase nuova: agli elettori il compito di giudicare la Liguria che abbiamo costruito insieme in questi lunghi anni e decidere se andare avanti su questa strada". E poi aggiunge: "Ai partiti della maggioranza la responsabilità valorizzare con orgoglio i risultati raggiunti, non tradire il consenso raccolto, valorizzare la classe dirigente cresciuta sul territorio. Ai tribunali della Repubblica valutare le responsabilità chiamate in causa dall'inchiesta. Al Parlamento nazionale e all'opinione pubblica del Paese il dovere di fare tesoro di questa esperienza e tracciare regole chiare e giuste per la convivenza tra giustizia e politica all'interno del nostro sistema democratico".

"Lascio una Regione in ordine. Ho atteso fino ad oggi per rassegnare le mie dimissioni per consentire al Consiglio Regionale di approvare l'Assestamento di bilancio e il Rendiconto, fondamentali per la gestione dell'Ente. Ed è di soddisfazione - sottolinea - che questo difficilissimo momento coincida con la fine del cantiere e l'apertura della Via dell'Amore, un' opera complessa, a cui abbiamo lavorato anni, che restituisce al mondo uno dei simboli della Liguria".

"Lascio orgoglioso delle tante cose fatte e onorato di aver lavorato con molte persone capaci e coraggiose, che sapranno portare avanti questa esperienza - conclude - Ringrazio gli assessori che si sono succeduti in questi anni, il mio straordinario staff di Presidenza, che mi ha affiancato senza risparmiarsi con vera abnegazione al progetto, quei dirigenti e funzionari che ci hanno affiancato con competenza e passione".

"Ringrazio di cuore tutte le persone, e sono tante, che senza nemmeno conoscermi mi hanno fatto sentire tramite la mia famiglia e il mio avvocato la loro vicinanza e il loro affetto. Da questo momento torno anche io ad essere un semplice, comune cittadino della nostra bellissima Liguria", conclude Toti.

"Le elezioni ci saranno entro 90 giorni perché così prevede il nostro statuto". Lo annuncia l'assessore Giacomo Giampedrone in Regione Liguria.