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NEWS - La Premier Meloni chiama Mattarella per fare il punto sulla situazione internazionale
22.06.2025 22:07 di Napoli Magazine

Una telefonata per informare il presidente della Repubblica sulla situazione nell'area mediorentale e per fare con il Capo dello Stato un punto generale della situazione dopo il vertice di governo sull'Iran e i contatti con i leader europei e della penisola arabica. Giorgia Meloni si è attivata immediatamente in nottata, appena appresa la notizia dell'attacco Usa all'Iran, per avviare una serie di contatti ad amplissimo raggio sul tema, anche se l'Italia non sta giocando un ruolo in prima battuta sulla vicenda specifica come invece accade in altri scacchieri. Ma la complessità della situazione e le potenziali ricadute sul nostro paese richiedono massima attenzione e anche partecipazione, è la convinzione nel governo. Uno degli obiettivi è consentire ai nostri connazionali di lasciare in sicurezza i luoghi vicini al conflitto (una quarantina di carabinieri italiani hanno già lasciato Baghdad). Ma serve anche organizzarsi velocemente per reggere i possibili impatti sull'economia - in particolare gli effetti sui costi dell'energia per la possibile chiusura dello stretto di Horumuz - e la sicurezza. Un fronte delicato, quest'ultimo, tenendo anche conto delle presenze Usa e israeliane sul nostro territorio, come consolati, ambasciate, luoghi di culto. Temi che la premier avrebbe affrontato facendo l'analisi della situazione insieme al presidente. La strategia su cui Roma sta spingendo, condividendola con gli alleati europei e tanti altri leader, che punta sulla diplomazia e la partita negoziale facendo tornare l'Iran al tavolo delle trattative, non può che essere stata condivisa dal presidente della Repubblica, si ragiona in ambienti politici.Così come il Capo dello Stato, che è anche capo delle forze armate, avrebbe seguito con attenzione tutte le problematiche legate allo spostamento dei militari italiani dall'area di Crisi e ragionato con il presidente del Consiglio su tutte le possibili implicazioni che potrebbero riguardare la sicurezza nel nostro Paese.

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22/06/2025 - 22:07

Una telefonata per informare il presidente della Repubblica sulla situazione nell'area mediorentale e per fare con il Capo dello Stato un punto generale della situazione dopo il vertice di governo sull'Iran e i contatti con i leader europei e della penisola arabica. Giorgia Meloni si è attivata immediatamente in nottata, appena appresa la notizia dell'attacco Usa all'Iran, per avviare una serie di contatti ad amplissimo raggio sul tema, anche se l'Italia non sta giocando un ruolo in prima battuta sulla vicenda specifica come invece accade in altri scacchieri. Ma la complessità della situazione e le potenziali ricadute sul nostro paese richiedono massima attenzione e anche partecipazione, è la convinzione nel governo. Uno degli obiettivi è consentire ai nostri connazionali di lasciare in sicurezza i luoghi vicini al conflitto (una quarantina di carabinieri italiani hanno già lasciato Baghdad). Ma serve anche organizzarsi velocemente per reggere i possibili impatti sull'economia - in particolare gli effetti sui costi dell'energia per la possibile chiusura dello stretto di Horumuz - e la sicurezza. Un fronte delicato, quest'ultimo, tenendo anche conto delle presenze Usa e israeliane sul nostro territorio, come consolati, ambasciate, luoghi di culto. Temi che la premier avrebbe affrontato facendo l'analisi della situazione insieme al presidente. La strategia su cui Roma sta spingendo, condividendola con gli alleati europei e tanti altri leader, che punta sulla diplomazia e la partita negoziale facendo tornare l'Iran al tavolo delle trattative, non può che essere stata condivisa dal presidente della Repubblica, si ragiona in ambienti politici.Così come il Capo dello Stato, che è anche capo delle forze armate, avrebbe seguito con attenzione tutte le problematiche legate allo spostamento dei militari italiani dall'area di Crisi e ragionato con il presidente del Consiglio su tutte le possibili implicazioni che potrebbero riguardare la sicurezza nel nostro Paese.