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NEWS - Sisma di Amatrice, il sindaco di Accumoli condannato per il crollo del campanile
12.11.2025 21:44 di Napoli Magazine
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La Corte d'Appello di Roma ha condannato a otto mesi di reclusione l'ex sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, per il crollo del campanile che nella notte del 24 agosto 2016, durante il terremoto con epicentro nella zona di Amatrice, costò la vita a un'intera famiglia. L'ex primo cittadino è stato ritenuto responsabile di disastro e crollo colposo, mentre l'accusa di omicidio colposo è caduta in prescrizione. I giudici hanno disposto inoltre che Petrucci, insieme al Comune di Accumoli, al Dipartimento della Protezione civile e al ministero dell'Interno, risarcisca i danni alle parti civili.

Il crollo della torre campanaria di Accumoli, già lesionata da precedenti terremoti, provocò la morte di Andrea Tuccio, di sua moglie Graziella Torroni e dei loro due figli, Stefano, di otto anni, e Riccardo, di appena nove mesi. La famiglia, che abitava in un alloggio di proprietà comunale adiacente alla chiesa, fu travolta dalle macerie nel sonno, quando la vela campanaria si abbatté sul tetto dell’edificio. L’impatto fu devastante: la struttura crollò attraversando i solai e distruggendo completamente l'abitazione.

Dopo oltre sei ore di camera di consiglio, la prima sezione della Corte d'Appello di Roma ha riconosciuto la responsabilità dell'ex sindaco Petrucci, confermando invece l'assoluzione per Matteo Buzzi, direttore dei lavori di ristrutturazione del campanile. In primo grado entrambi erano stati assolti, insieme ad altri cinque imputati per i quali la Procura non aveva presentato ricorso. La sentenza ha stabilito che la torre, già danneggiata dai sismi del 1979 e del 2009, non era mai stata messa in sicurezza in modo adeguato.

All'uscita dall'aula, Massimiliano Tuccio, fratello di Andrea, ha commentato la decisione con emozione: "Abbiamo avuto giustizia. Mio fratello è stato ucciso per colpa delle responsabilità di chi doveva intervenire. È stato un percorso lungo dieci anni, ma oggi il bicchiere è mezzo pieno". Le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Bruno Andò e Lapo Becattini, che hanno seguito il procedimento sin dall'apertura dell'inchiesta.

La condanna di Petrucci si inserisce nel quadro più ampio dei processi relativi ai crolli del sisma del Centro Italia del 2016. Nel febbraio 2024 la Corte di Cassazione ha reso definitive le condanne per il crollo delle due palazzine ex Iacp di piazza Sagnotti ad Amatrice, confermando nove anni di reclusione per Ottaviano Boni, all'epoca direttore tecnico dell'impresa costruttrice, e cinque anni per Maurizio Scacchi, geometra della Regione Lazio-Genio Civile.

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NEWS - Sisma di Amatrice, il sindaco di Accumoli condannato per il crollo del campanile

di Napoli Magazine

12/11/2025 - 21:44

La Corte d'Appello di Roma ha condannato a otto mesi di reclusione l'ex sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, per il crollo del campanile che nella notte del 24 agosto 2016, durante il terremoto con epicentro nella zona di Amatrice, costò la vita a un'intera famiglia. L'ex primo cittadino è stato ritenuto responsabile di disastro e crollo colposo, mentre l'accusa di omicidio colposo è caduta in prescrizione. I giudici hanno disposto inoltre che Petrucci, insieme al Comune di Accumoli, al Dipartimento della Protezione civile e al ministero dell'Interno, risarcisca i danni alle parti civili.

Il crollo della torre campanaria di Accumoli, già lesionata da precedenti terremoti, provocò la morte di Andrea Tuccio, di sua moglie Graziella Torroni e dei loro due figli, Stefano, di otto anni, e Riccardo, di appena nove mesi. La famiglia, che abitava in un alloggio di proprietà comunale adiacente alla chiesa, fu travolta dalle macerie nel sonno, quando la vela campanaria si abbatté sul tetto dell’edificio. L’impatto fu devastante: la struttura crollò attraversando i solai e distruggendo completamente l'abitazione.

Dopo oltre sei ore di camera di consiglio, la prima sezione della Corte d'Appello di Roma ha riconosciuto la responsabilità dell'ex sindaco Petrucci, confermando invece l'assoluzione per Matteo Buzzi, direttore dei lavori di ristrutturazione del campanile. In primo grado entrambi erano stati assolti, insieme ad altri cinque imputati per i quali la Procura non aveva presentato ricorso. La sentenza ha stabilito che la torre, già danneggiata dai sismi del 1979 e del 2009, non era mai stata messa in sicurezza in modo adeguato.

All'uscita dall'aula, Massimiliano Tuccio, fratello di Andrea, ha commentato la decisione con emozione: "Abbiamo avuto giustizia. Mio fratello è stato ucciso per colpa delle responsabilità di chi doveva intervenire. È stato un percorso lungo dieci anni, ma oggi il bicchiere è mezzo pieno". Le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Bruno Andò e Lapo Becattini, che hanno seguito il procedimento sin dall'apertura dell'inchiesta.

La condanna di Petrucci si inserisce nel quadro più ampio dei processi relativi ai crolli del sisma del Centro Italia del 2016. Nel febbraio 2024 la Corte di Cassazione ha reso definitive le condanne per il crollo delle due palazzine ex Iacp di piazza Sagnotti ad Amatrice, confermando nove anni di reclusione per Ottaviano Boni, all'epoca direttore tecnico dell'impresa costruttrice, e cinque anni per Maurizio Scacchi, geometra della Regione Lazio-Genio Civile.