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ON AIR - La ristoratrice Nives Monda: "Sono stata esposta alla gogna mediatica per aver difeso le mie idee"
07.05.2025 14:28 di Napoli Magazine

Nel corso di "A Pranzo con Umberto Chiariello" è intervenuta su Radio CRC la ristoratrice Nives Monda: "Noi siamo un ristorante innanzitutto, ma da sabato scorso ci ha travolto una situazione incredibile. Da mesi siamo impegnati in sostegno della Palestina: abbiamo aderito ad una campagna internazionale "Spazi liberi dall'apartheid isrealiano", che è sostenuta da tante strutture ed altri esercenti. Mi dicono che in Campania siamo diventati 400, quindi non sono l'unica. In questo manifesto si condanna il genocidio ai danni del popolo palestinese.

Cosa è successo? Si è sviluppata una conversazione libera ed inizialmente pacifica tra i clienti ai tavoli. Questa signora, dopo aver consumato, ha iniziato a conversare con questi signori presentandosi come una cittadina di Tel Aviv e parlando del suo paese. Mi sono avvicinata ad entrambe le signore ed indicandole il cartello le ho spiegato che noi abbiamo preso questa posizione: da lì sono partiti i video. Quando lei si è detta sionista, io le ho detto che i sionisti non erano benvenuti: non ho mai parlato di Israele o di ebrei. I signori hanno consumato il proprio pranzo, quando la signora ha iniziato a gridare le ho chiesto di abbandonare il locale.

Voglio aggiungere solo una cosa sulla questione del Comune. Al di là dell'episodio, bisogna analizzare come scatta una campagna sistematica di odio contro una persona che esprime le sue idee, in questo caso che dice che è contro il genocidio palestinese. Sono giorni che ricevo minacce di morte e di stupro da israeliani e in generale da persone da tutto il mondo.

Il Sindaco e l'Assessore Armato non possono ignorare che il tema dell'antisemitismo è molto delicato e mettere in prima pagina la loro solidarietà nei confronti della cittadina israeliana mi ha messo nelle condizioni di ricevere minacce. Non so se il Sindaco e l'Assessore hanno capito qual è la responsabilità: non aver considerato che i sistemi degli odiatori seriali sul web sono sofisticati e potenti. Non è corretto essere consegnata alla gogna mediatica: è un sistema di odio che fa male e porta problemi nella vita della gente".

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ON AIR - La ristoratrice Nives Monda: "Sono stata esposta alla gogna mediatica per aver difeso le mie idee"

di Napoli Magazine

07/05/2025 - 14:28

Nel corso di "A Pranzo con Umberto Chiariello" è intervenuta su Radio CRC la ristoratrice Nives Monda: "Noi siamo un ristorante innanzitutto, ma da sabato scorso ci ha travolto una situazione incredibile. Da mesi siamo impegnati in sostegno della Palestina: abbiamo aderito ad una campagna internazionale "Spazi liberi dall'apartheid isrealiano", che è sostenuta da tante strutture ed altri esercenti. Mi dicono che in Campania siamo diventati 400, quindi non sono l'unica. In questo manifesto si condanna il genocidio ai danni del popolo palestinese.

Cosa è successo? Si è sviluppata una conversazione libera ed inizialmente pacifica tra i clienti ai tavoli. Questa signora, dopo aver consumato, ha iniziato a conversare con questi signori presentandosi come una cittadina di Tel Aviv e parlando del suo paese. Mi sono avvicinata ad entrambe le signore ed indicandole il cartello le ho spiegato che noi abbiamo preso questa posizione: da lì sono partiti i video. Quando lei si è detta sionista, io le ho detto che i sionisti non erano benvenuti: non ho mai parlato di Israele o di ebrei. I signori hanno consumato il proprio pranzo, quando la signora ha iniziato a gridare le ho chiesto di abbandonare il locale.

Voglio aggiungere solo una cosa sulla questione del Comune. Al di là dell'episodio, bisogna analizzare come scatta una campagna sistematica di odio contro una persona che esprime le sue idee, in questo caso che dice che è contro il genocidio palestinese. Sono giorni che ricevo minacce di morte e di stupro da israeliani e in generale da persone da tutto il mondo.

Il Sindaco e l'Assessore Armato non possono ignorare che il tema dell'antisemitismo è molto delicato e mettere in prima pagina la loro solidarietà nei confronti della cittadina israeliana mi ha messo nelle condizioni di ricevere minacce. Non so se il Sindaco e l'Assessore hanno capito qual è la responsabilità: non aver considerato che i sistemi degli odiatori seriali sul web sono sofisticati e potenti. Non è corretto essere consegnata alla gogna mediatica: è un sistema di odio che fa male e porta problemi nella vita della gente".